sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] ) e di qui alla cultura italiana del Settecento e del primo Ottocento. R. Ardigò sviluppò minutamente il s., quale base della gnoseologia del positivismo e del materialismo, mentre l’empirismo più moderno (J.S. Mill, E. Mach, R. Avenarius) non è più ...
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Dottrina gnoseologica che limita ai fenomeni l’ambito della conoscenza umana. È un atteggiamento che può farsi risalire ad alcune correnti della filosofia greca: ai sofisti e, in particolare, agli scettici, [...] al suo essere percepita. Per questo motivo, quello di Berkeley è comunemente definito f. ontologico, in contrapposizione al f. gnoseologico di Kant; sulla base della distinzione tra fenomeno (ciò che appare ed è conoscibile) e noumeno (la cosa in sé ...
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. Nel suo significato più proprio è la dottrina gnoseologica e metafisica della scolastica che, nella questione degli universali, cercava di mediare tra le posizioni estreme del realismo (che asseriva [...] la realtà oggettiva dei predicati universali) e del nominalismo (che li considerava come meri flatus vocis). Per il concettualismo (che s'intende quindi come sia stato propugnato per primo da Abelardo, ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] solo se empiricamente verificabile, almeno in linea di principio −, i neopositivisti avevano trasformato i tradizionali problemi gnoseologici ed epistemologici in problemi da risolvere mediante l'analisi del linguaggio. Sotto l'influenza di Mach e ...
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Filosofo greco, nato, secondo la datazione di Apollodoro, nel 341 a. C. a Samo, dove il padre Neocle, ateniese, era cleruco, e morto tra il 271 e il 270 ad Atene. Già in Samo, ancora ragazzo, poté ascoltare [...] , allo stesso modo che non vi si trova la giustificazione della retorica, considerata come inutile: una gnoseologia strettamente empiristico-materialistica non poteva ripor fiducia nel potere del logos, comunque considerato. Caratteristico è che vi ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] per giungere, attraverso motivi della tradizione agostiniana, a delineare una metafisica dell'"essere" che trova il proprio fondamento in Dio. Il pensiero di R. suscitò una lunga controversia teologica, ...
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intellettualismo
Ogni concezione che dia particolare valore all’attività conoscitiva dell’intelletto, o subordinando a esso le altre funzioni spirituali, o comunque basando precipuamente su di esso la [...] conquista gnoseologica della verità. In seguito alla svalutazione della funzione dell’intelletto, operata da vari punti di vista durante il 19° sec. (per es., dall’idealismo dialettico, o dalle diverse forme di irrazionalismo, di intuizionismo, di ...
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sensazionismo
Dottrina metafisica (sostenuta in partic. da Mach, Avenarius, J. Petzold) secondo cui gli elementi originari della realtà sono le sensazioni: colori, suoni, calore, pressione, spazio, tempo, [...] ecc. Pertanto il s. si distingue dal sensismo (➔), cioè dalla dottrina gnoseologica che pone nella sensazione l’unica fonte della conoscenza. ...
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sensibili comuni
Cesare Vasoli
comuni D. allude alla dottrina dei s. comuni nei due passi di Cv III IX 6 e IV VIII 6, e in Pg XXIX 46-48. Il primo testo del Convivio espone, con notevole chiarezza, [...] tale concezione gnoseologica, secondo la linea comune della tradizione peripatetica e scolastica: Dove è da sapere che, propriamente, è visibile lo colore e la luce, sì come Aristotile vuole nel secondo de l'Anima, e nel libro del Senso e Sensato. ...
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TIMONE (Τίμων, Timon) di Fliunte
Guido Calogero
Poeta e filosofo greco, nato intorno al 320, morto intorno al 230 a. C. Scolaro prima di Stilpone di Megara e poi di Pirrone di Elide, divenne seguace [...] quest'ultimo, entrando così nel novero dei rappresentanti dello scetticismo più antico. Riprese e approfondì la critica gnoseologica del maestro (si sa che scrisse un'opera Περὶ αἰσϑήσεων, "Sulle sensazioni"), accentuando il motivo dell'indifferenza ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...