Filosofo statunitense (Somerville 1906 - Needham, Massachusetts, 1998). Prof. in varie univ. e, dal 1968 al 1977, alla Harvard University. Tra i più autorevoli rappresentanti della filosofia analitica [...] inoltre la sua attenzione sullo studio dei sistemi fenomenisti. G. tuttavia non aderì mai al fenomenismo quale dottrina gnoseologica di tipo fondazionale, considerando piuttosto il fenomenismo come uno tra i tanti possibili sistemi di descrizione (o ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento il genere storiografico si caratterizza per una metodologia innovativa, [...] dalla letteratura medievale. Flavio Biondo si distingue per l’acribia critica, Lorenzo Valla per la rivalutazione gnoseologica della storia. I cancellieri della Repubblica fiorentina, Leonardo Bruni e Poggio Bracciolini, riprendono il modello liviano ...
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RAGIONE
Guido Calogero
. Il termine filosofico di "ragione" ha una storia assai complessa, tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello concettuale. Etimologicamente, esso proviene dal latino [...] esso si distingue tipicamente da tutti gli altri animali. Λόγος e ratio non designano cioè alcuna particolare funzione gnoseologica, ma l'universale opera del pensare e ragionare: così anche Platone, che concepisce il λογιστικόν, il "razionale", come ...
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. Nella sua accezione più generale, il termine designa la conoscenza diretta, personalmente acquisita e consolidata, d'una certa sfera di realtà, o anche della realtà pratica considerata nel suo complesso: [...] ne determini i 11ecessarî presupposti. Tale è il concetto dell'esperienza che viene assunto come punto di partenza dalla gnoseologia empiristica (la quale pensa che ad essa risalga, in ultima analisi, ogni nostra possibilità conoscitiva) e che resta ...
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GIOVANNI di Mirecourt (Iohannes de Mirecuria)
Guido Calogero
Cisterciense (e dal colore dell'abito detto quindi monachus albus) del sec. XIV, seguace dell'occamismo e, insieme con Nicola di Autrecourt, [...] quali dal 1345 egli faceva lezione come baccalaureus theologiae.
I motivi critici e scettici sono notevoli tanto nella dottrina gnoseologica quanto in quella etica. Nella prima, caratteristica è la distinzione di una conoscenza di prim'ordine da una ...
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ISACCO di Stella
Guido Calogero
Monaco cisterciense del sec. XII, seguace della corrente mistica capeggiata da Bernardo di Clairvaux. Dal 1147 al 1169 fu abate di Stella (Poitiers). Il suo scritto più [...] è la tripartizione dell'anima nelle attività rationalis, concupiscibilis e irascibilis; e sostanzialmente aristotelica è la concezione gnoseologica per la quale la conoscenza passa per i cinque gradi del sensus corporeus (che percepisce i corpi ...
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Filosofo, nato a Borgoricco (Padova) nel 1861, morto a Messina (nella cui università insegnava dal 1899) nel terremoto del 28 dicembre 1908.
Scolaro dell'Ardigò, ne professò fedelmente il positivismo, [...] , Padova 1900; La memoria, Messina 1903; Intorno al valore della scienza, Padova 1907; oltre agli Studî di psicologia gnoseologica, pubbl. nella Rivista di filosofia e scienze affini, 1905-1907. In questi scritti, i problemi che più interessavano il ...
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Termine che nell'idealismo moderno, specie nell'attualismo di G. Gentile, vale a designare l'idea con cui vien portata a più profonda soddisfazione la esigenza già spinoziana del conceptus sui. In ogni [...] il pensiero si determina universalmente come concetto, autoconcetto. Non solo, quindi, l'auto concetto non è una funzione gnoseologica particolare, ma neppure la totalità del pensiero opposta all'oggetto che essa debba investire; è bensì l'assoluta ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue [...] le condizioni di validità della scienza in generale (e delle singole scienze).
Nella filosofia successiva i vari elementi della soluzione gnoseologica kantiana sono stati variamente sottolineati e sviluppati dando origine a diversi esiti speculativi. ...
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VOLKELT, Johannes Immanuel
Heinrich LEVY
Filosofo, nato a Lipnik (Galizia) il 21 luglio 1848, morto a Lipsia l'8 maggio 1930. Insegnò filosofia all'università di Jena dal 1876, a Basilea dal 1883, a [...] e connessione conformi alle leggi in seno a un unico mondo trascendente. Il V. ha elaborato tale gnoseologia in scritti posteriori, tra cui vanno menzionati: Die Quellen der menschlichen Gewissheit (Monaco 1906); Die Gefühlsgeicissheit (ivi ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...