SPAZIO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
. La questione della natura dello spazio è una tra le più dibattute attraverso tutto lo sviluppo della speculazione umana, cosicché la storia [...] risultato speculativamente più rigoroso a cui, procedendo in questo senso, perviene, tanto sul piano psicologico quanto su quello gnoseologico, la considerazione empiristica, è d'altronde quello che la nozione di spazio non solo non corrisponde a una ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Virginia Cappelletti
Nacque a Firenze il 7 luglio 1844. Conseguita la laurea, si dedicò all'insegnamento della filosofia. Ancor prima aveva cominciato a pubblicare saggi di argomento [...] F. Fiorentino, F. Tocco, A. Chiappelli e F. Masci, rivendicava l'esigenza di porre in primo piano il problema gnoseologico e rappresentava una sorta di compromesso tra il positivismo e lo spiritualismo.
Nell'opera La morale nella filosofia positiva ...
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teoria
Dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός, termine che nell’antica Grecia indicava una persona inviata, di solito come parte di una delegazione (detta ϑεωρία), a consultare un oracolo o ad assistere a una [...] ai quali, nell’utopia della polis, dovrebbe essere ispirato il governo. Il tema platonico del primato etico-gnoseologico della «vita contemplativa (βίος ϑεωρητικός)» rispetto alla vita pratica fu modificato da Aristotele; nella sua gerarchia delle ...
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apprensione
Alfonso Maierú
Ricorre solo in Cv III XIII 4, dove ha valore di " conoscenza ". D. afferma che gli uomini in gran parte vivono più secondo lo senso che secondo ragione; e quelli che secondo [...] famiglia di termini sembra rinviare, per la sua origine culturale, alla tradizione medica; per il significato gnoseologico, invece, soprattutto alla terminologia degli stoici (Stoicorum veterum fragmenta, ed. Von Arnim, IV, ad indicem; Cicerone ...
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PIETRO Peregrino (Petrus Peregrinus e anche Petrus de Maharncuria, Pietro di Maricourt)
Guido Calogero
Naturalista del sec. XIII, di cui si sa che nel 1269 partecipò all'assedio di Lucera e che l'8 agosto [...] edizioni e sulla tradizione manoscritta dell'Epistola v. E. Schlund, nello scritto sotto citato). Dal punto di vista gnoseologico l'Epistola è notevole per la decisa affermazione della necessità dell'esperimento ai fini della scienza della natura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] e ha come esito quello di recidere, ovvero di capovolgere, il vincolo di dipendenza tra ordine ontologico e ordine gnoseologico. Due esiti – recidere o capovolgere – che non si implicano né si escludono necessariamente e che prendono consistenza nel ...
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altruismo/egoismo
Il termine altruismo fu coniato da Comte per indicare la morale propria del positivismo, ispirata alla massima «vivere per gli altri» (Catechismo positivista, 1852). La nuova parola, [...] personale è il fine supremo della condotta). Kant parlava anche di un e. metafisico, riferendosi all’idealismo gnoseologico, o solipsismo (➔), ossia alla convinzione che soltanto le rappresentazioni del soggetto siano reali, ragion per cui la ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] nel processo mentale, delle cose fa idee, perché, insieme, delle idee fa, in certo modo, cose.
Non si dimentichi che il problema gnoseologico non era fine a sé medesimo per il B., come dalle opere e dalla sua vita stessa venne sempre più in chiaro ...
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intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] ossia proprio dell’anima umana immortale che trova nell’attualizzazione il proprio orizzonte ultimo, non soltanto sul piano gnoseologico, ma anche su quello etico e infine escatologico. Anche Averroè fa dell’i. a. una sostanza separata, ma ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] , Crizia, Antifonte, Antimero, Eveno, Seniade, Polisseno), la quale manifesta e perfino accentua quella tendenza negativa, in campo gnoseologico e più ancora in quello etico-politico-giuridico, che già aveva determinato la reazione di Socrate, e che ...
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gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...