SOGGETTIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivante dal significato che il vocabolo "soggetto" acquista nell'età moderna, quando viene riferito essenzialmente all'attività pensante (v. per [...] con un'esigenza universale e necessaria di ogni pensabile volontà.
Nel pensiero antico, essenzialmente orientato verso l'oggettivismo gnoseologico ed etico, il soggettivismo si presenta soltanto come fenomeno di eccezione, e in ultima analisi come ...
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SIMMEL, Georg
Heinrich Levy
Filosofo e sociologo, nato il 1° marzo 1858 a Berlino, morto il 26 ottobre 1918 a Strasburgo. Fu libero docente all'università di Berlino dal 1892 e dal 1914 professore di [...] , dei Probleme der Geschichtsphilosophie (Lipsia 1905; 1ª ed., ivi 1892; 4ª ediz., 1921) il S. professa un idealismo gnoseologico, che vuol liberare lo spirito dal realismo storico estendendo il senso delle categorie, che per lui significano attività ...
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Logica come scienza del concetto puro
Michele Maggi
Il concetto
La Logica come scienza del concetto puro (d’ora in poi Logica) esce nel 1909 quale seconda parte della Filosofia come scienza dello spirito, [...] del conoscere e dei limiti del conoscere, che, tra gli altri nomi, prese quello di “Teoria della conoscenza” e di “Gnoseologia” (Il pensiero che non si può pensare, in Discorsi di varia filosofia, cit., p. 537).
Nel superamento dei dualismi – la ...
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Esegeta evangelico, nato a Wiefelstede (Oldemburgo) il 20 agosto 1884. Insegnò nelle univ. di Marburgo (1912), Breslavia (1916), Giessen (1920), Marburgo (1921). È uno dei più notevoli rappresentanti della [...] . propone la demitologizzazione del Nuovo Testamento (il principio luterano della giustificazione per fede applicato al campo gnoseologico), cioè l'interpretazione del suo linguaggio mitico, rinunciando tuttavia a una integrale eliminazione di questo ...
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PEIRCE, Charles (Santiago) Sanders
Guido Calogero
Pensatore americano, figlio dell'astronomo Benjamin Peirce. Nato a Cambridge (Massachusetts) il 10 settembre 1839, morì a Milford (Pennsylvania) il [...] la risoluzione della verità in utilità, è più chiara e decisa, nel P. essa mantiene tuttavia un aspetto prevalentemente gnoseologico: non tanto è valutata la teoria in funzione unica del servigio che essa rende alla pratica, quanto è considerata la ...
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GALLUPPI, Pasquale
Mario Di Napoli
Nacque a Tropea il 2 apr. 1770 dal matrimonio fra i cugini Vincenzo e Lucrezia Galluppi, appartenenti rispettivamente al ramo siciliano e al ramo calabrese della famiglia, [...] lettura delle cui opere si dedicò in seguito fino al 1815, che il G. prese coscienza della centralità del problema gnoseologico e cercò di darne una soluzione personale. La prima traccia di tale ricerca è rinvenibile nel discorso per la celebrazione ...
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etternità (etternitade; etternitate)
Carlo Chirico
Ha appena quattro presenze, di cui tre nel Convivio e una nel Paradiso.
Nel suo significato specifico l'e. è carattere che appartiene solo a Dio, anzi [...] tra quelle cose che soverchian lo nostro intelletto (III Amor che ne la mente 59), secondo un criterio gnoseologico di chiara derivazione scolastica. Per s. Tommaso infatti le creature terrene non possono partecipare dell'e.: ne partecipano ...
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REID, Thomas
Carlo Mazzantini
Filosofo, nato a Strachan (Scozia) il 26 aprile 1710, morto a Glasgow il 7 ottobre 1796. Insegnò nelle università di Aberdeen (1725-1764) e di Glasgow (1764-1780). Con [...] da cui tutti questi pensatori erano partiti.
Premesse che sostanzialmente fanno tutte capo a una premessa fondamentale, di carattere gnoseologico: che cioè l'oggetto immediato della conoscenza sia sempre un'idea, nel senso che a questo termine davano ...
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Costituzione
Vezio Crisafulli
Aldo M. Sandulli
di Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli
COSTITUZIONE
Costituzione di Vezio Crisafulli
sommario: 1. Molteplicità di significati. 2. La costituzione in senso [...] della varietà (subiettiva) delle concezioni che ne sono state elaborate nella dottrina e dei relativi presupposti, anche di ordine gnoseologico e metodologico; molto, però, e soprattutto, per la ben più profonda ragione che, dietro la parola, non c'è ...
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demondanizzato
p. pass. e agg. Privato dei caratteri mondani.
• Secondo [Joseph] Ratzinger, anche per reagire alla «diminuzione della pratica religiosa», al «crescente distanziarsi di una parte notevole [...] , ed anche alla trasformazione etica degli uomini, come quello del mondo greco, al pensiero moderno, di carattere gnoseologico e oggettivo, è ormai irreversibile. A dividerli è proprio quell’esperienza cristiana, rivolta alla sfera trascendente e ...
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gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...