GOODMAN, Nelson
Antonio Rainone
Filosofo della scienza e logico statunitense, nato a Somerville (Massachusetts) il 7 agosto 1906. Dopo aver conseguito il Ph.D. alla Harvard University nel 1941, ha insegnato [...] La prima fase della sua riflessione è stata comunque caratterizzata dall'interesse per il fenomenismo: sotto le suggestioni delle indagini gnoseologiche di C.I. Lewis, B. Russell e, soprattutto, del Logische Aufbau der Welt di R. Carnap, G. dedica la ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] è l'opera teoretica più importante del B., I principi di una teoria della ragione (Milano-Torino 1926).
La problematica gnoseologica, che già nel libro precedente era stata esaminata, qui viene condotta più a fondo e ottiene il risultato di definire ...
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PEZZA ROSSA, Giuseppe.
Luca Carotti
– Nacque a Formigosa, nei pressi di Mantova, il 10 luglio 1811 da Angelo e Maria Pedretti.
Dopo aver seguito la sua vocazione religiosa ed essere stato ordinato [...] dell’umanità e non un vuoto primato della teologia e promuovendo un pensiero fondamentalmente ‘eclettico’, basato su una gnoseologia che conferisse il giusto rilievo all’apporto offerto dalla sensibilità.
Questi saggi, lungi dal porre Pezza Rossa in ...
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Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] settecentesca e poi soprattutto in quella idealistica e romantica l’i. assume un’importanza rilevante non solo in ambito gnoseologico ma anche in quello estetico, nel senso che in essa viene identificata la facoltà a cui va riportata la produzione ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] le conclusioni scettiche di D. Hume affermò la capacità degli uomini di percepire, mediante l’i., verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale. Nel 20° sec., invece, l’intuizionismo di Bergson non si limita a riconoscere un posto ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] disuguale. Tranne pochissimi lavori che hanno tentato di ricostruire l'intero arco di attività del filosofo (M. Rossi, G. D.: dalla gnoseologia critica alla logica stori . ca, in Critica marxista, VI [1968], 4-5, pp. 165-201; 6, pp. 89-124, J. Fraser ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] , se D. Hume è un fenomenista ontologico poiché riduce la realtà a impressioni e idee nella mente, I. Kant è un fenomenista gnoseologico, in quanto esclude la conoscibilità di ciò che va al di là dei f., la ‘cosa in sé’, pur ammettendone l’esistenza ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] 2 "siate santi perché Io sono santo", illustra che la santità si basa sull'imitatio Dei.
Riguardo al processo gnoseologico J. ribadisce la necessità di procedere per gradi nell'acquisizione della sapienza. Prima si studieranno le cose più semplici ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] tutto il XVI sec. ‒ quando non furono travisati o mal assimilati ‒ furono in genere inseriti nel sistema gnoseologico acquisito, dando talora luogo, ma raramente, a elaborazioni originali o che in qualche modo modificassero significativamente quelle ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] , fasc. I, pp. 43-89, poi in Opere, IV, pp. 191-235) furono rivolti all'indagine del problema gnoseologico, letto alla luce dell'insegnamento gentiliano.
Nei primi scritti storiografici (ma è una caratteristica destinata a perdurare nella produzione ...
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gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...