TONDELLI, Leone
Semitista e storico delle religioni, nato l'8 maggio 1883 a Reggio Emilia, dove dal 1905 insegna ebraico e S. Scrittura nel Seminario, è parroco della cattedrale dal 1930 e presidente [...] particolare competenza alla critica e alla storia del Nuovo Testamento e delle origini cristiane, in relazione anche con la gnosi e con il manicheismo, di cui ha investigato gli influssi, tornando così al Medioevo in suggestivi e alquanto discussi ...
Leggi Tutto
SCHAEDER, Hans Heinrich
Orientalista e storico delle religioni, nato a Gottinga il 31 gennaio 1896, professore nelle università di Königsberg, Lipsia, e dal 1931, di iranistica, all'università di Berlino.
Dedicatosi [...] , in collab. con R. Reitzenstein), ricordiamo la profonda e suggestiva interpretazione del manicheismo, come fenomeno di gnosi ellenistico-orientale, che è stata sostanzialmente confermata dai più recenti ritrovamenti di testi (Urform und Fortbildung ...
Leggi Tutto
Orientalista (Parigi 1758 - ivi 1838), prof. di arabo nella École des langues orientales vivantes e (dal 1806) di persiano al Collège de France. Emerse soprattutto nell'arabistica: pubblicò, tradusse e [...] lavoro, Exposé de la religion des Druzes (1838), ha inaugurato le ricerche nel campo arduo e interessantissimo della gnosi islamica. Anche alla filologia persiana diede importanti contributi. Formò i più insigni arabisti francesi (É.-M. Quatremère, J ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico delle religioni tedesco (Mönchengladbach 1903 - New York 1993). Allievo di R. Bultmann, con cui si laureò, di E. Husserl e di M. Heidegger, lasciò la Germania nel 1933 in seguito alle [...] alla New school for social research in New York. Come sociologo e storico delle religioni si occupò soprattutto della gnosi e della sua posteriore influenza sul cristianesimo e sulla filosofia moderna (Gnosis und spaetantiker Geist, I, 1934; II, 1954 ...
Leggi Tutto
Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] diventar dio allo stesso modo in cui lo sarebbe divenuto chi le avesse seguite. Loro concezione fondamentale è quella di una gnosi, che rivelando all'uomo il divino l'identifica con esso: di qui la valutazione del concetto del νοῦς (intelletto) o del ...
Leggi Tutto
Gnostico, se si può chiamare tale un discepolo di Marcione. Sulle orme delle Antitesi di questo scrisse dei "Ragionamenti" (συλλογισμοί), negando l'origine divina dei libri di Mosè (S. Ambrogio, De Parad., [...] Genes, II, 2; C. Celsum, V, 54; in Tit., III, 10, 11; Epifanio, Panarion, haer. 44; A. Harnack, De Apellis gnosi monarchica, Lipsia 1874; id., Sieben neue Bruchstücke der Syllogismen des A. (Texte u. Untersuchungen, VI, 3), Lipsia 1890; id., Marcion ...
Leggi Tutto
Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] , un Dio di secondo grado, ché il padre solo è αὐτόϑεος. Incarnatosi in Gesù Cristo, il logos conduce gli esseri ragionevoli alla contemplazione e alla conoscenza superiore o "gnosi", che permette la piena comprensione del vero senso delle Scritture. ...
Leggi Tutto
Scritti filosofici e teologici del tardo ellenismo (2°-3° sec. d.C.), attribuiti al dio Ermes, identificato con l’egizio Thoth, dio dell’astrologia e della scienza, inventore della scrittura, e perciò [...] nella cultura religiosa e filosofica dell’ellenismo, più o meno inglobate, in seguito, in un tessuto cristiano o di gnosi cristiana o cristiano-orientale. La Patristica – e il Medioevo dal 12° sec. – conobbero e altamente stimarono l’Asclepio; ma ...
Leggi Tutto
Eretico gnostico (2º sec.), che sappiamo presente a Roma sotto Igino, Pio e Aniceto. Conosciamo le sue dottrine per alcuni frammenti citati da Clemente Alessandrino e le testimonianze di altri polemisti [...] il Padre inconoscibile provoca la degradazione dell'elemento divino nel mondo. Se questi motivi collegano direttamente V. con la gnosi, per altri elementi del sistema si deve probabilmente risalire a fonti giudaiche (angelologia, posizione di Adamo e ...
Leggi Tutto
pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] nel buddismo a partire da due ambiti diversi, ossia da una parte la successione delle tre prajñā («conoscenza, gnosi», ➔ Pramāṇavāda) nel cammino soteriologico, dall’altra l’uso dei dibattiti, responsabile anche del delinearsi della logica nella ...
Leggi Tutto
gnosi
gnòṡi s. f. [dal gr. γνῶσις «conoscenza», der. del tema di γιγνώσκω «conoscere»]. – Nello gnosticismo, la conoscenza rivelata delle cose divine; anche, l’intera corrente di pensiero religioso dello gnosticismo.
-gnosia
-gnoṡìa [dal gr. -γνωσία, der. di γνῶσις «conoscenza»]. – Secondo elemento di composti dotti (come biognosia, ezoognosia, farmacognosia), in cui significa «conoscenza». ◆ In psicologia e neurologia, è talvolta usato come s. f. per...