La cristianità di Colosse (v.) non era stata direttamente fondata dall'apostolo Paolo, giacché nella nostra lettera i Colossesi, insieme con i fedeli di Laodicea, sono enumerati fra quelli che non avevano [...] dei sabbati e delle neomenie, l'astinenza da alcuni cibi); come si dovrà dunque definirle? il Baur e il Lipsius le affermavano gnostiche, il Mayeroff e ìl Neander cerintiane, il Maugod esseniane, il Hag derivanti dai magi e caldei, il Loisy le crede ...
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Costantino e la legislazione antiereticale
La costruzione della figura dell’eretico
María Victoria Escribano Paño
I compilatori del Codex Theodosianus inclusero 66 constitutiones sotto il titolo de [...] 343.
102 H. Inglebert, L’histoire des hérésies, cit., pp. 105-125.
103 Valentiniani e marcioniti, vincolati allo gnosticismo, avevano iniziato la loro attività nel II secolo, erano antecedenti rispetto al pieno emergere del sistema cattolico. Anche i ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] delle quali ha la sua giustificazione. Questa concezione è abbastanza vicina all'altra, di cui si hanno esempî nello gnosticismo orientale, nel manicheismo e nello stesso Islām, cioè che la verità si sia rivelata in forme diverse ai varî popoli ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] sotto Traiano i grandi corifei della gnosi alessandrina: Basilide, Carpocrate e Valentino, quest'ultimo vissuto anche in Roma (v. gnosticismo). I caratteri peculiari della sua predicazione fanno di Marcione un isolato, secondo alcuni, dai sistemi ...
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. Se la specialissima condizione in cui gli ebrei si trovano fin dall'inizio della loro dispersione nel mondo (v. diaspora) ha provocato ovunque e in tutti i tempi l'avversione, manifestatasi in forme [...] il cristianesimo ripudiò con S. Paolo le prescrizioni della legge mosaica, o respinse questa del tutto (correnti eterodosse: Marcione, gnosticismo). L'idea della "cecità" di Israele, che non ascolta i profeti e crocifigge il Figlio dell'Uomo, ispira ...
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RESURREZIONE (dal lat. resurrectio; ted. Auferstehung)
Alberto PINCHERLE
Pietro TOESCA
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È propriamente il "rialzarsi" (gr. ἀνάστασις) dei morti, il loro ritorno in vita, o piuttosto, secondo le concezioni [...] del millenarismo (v.), o i seguaci del montanismo (v.). Anche S. Ireneo ne fa un caposaldo della sua confutazione dello gnosticismo. Un argomento comune (anche in Tertulliano e, d'altronde, negli scritti rabbinici) in difesa di essa fu che è giusto ...
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È l'autore d'un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei cosiddetti Padri apostolici (v.).
Contenuto e carattere. [...] . La Chiesa creata "prima fra tutte le cose" (V. II, 4, 1; cfr. V. I, 1, 6; 314) somiglia a un eone gnostico (p. es., nel sistema di Valentino).
Manoscritti e ediz.: Il Pastore è contenuto, non intero, in due codici greci: quello dell'Athos (G; fino ...
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NAǦ῾ ḤAMMĀDĪ
Tito Orlandi
(App. IV, II, p. 542)
I codici di Naǧ῾ Ḥammādī . − Per quanto concerne l'originario ritrovamento dei manoscritti (1945), è probabile che comprendesse anche altri codici, di [...] , in quel periodo e in quella regione, alla produzione in lingua copta.
La commistione di origenismo tardivo e di gnosticismo sembra la chiave per comprendere l'ambiente in cui collocare i testi copti gnosticizzanti. Un'importante testimonianza dell ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] mondo inferiore, schiava del fato (εἱμαρμένη) e delle leggi fisiche che in esso dominano. La conversione pertanto nello gnosticismo era considerata come risveglio da uno stato di ubriachezza o di sonno alla chiara visione della propria origine divina ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] la nuova religione nel 240-41, con viaggi in regioni diverse, e specialmente in India. La dottrina manichea risente dello gnosticismo di Bartesane, di Marcione, nel sentimento cupo della natura umana, inscindibilmente mista di bene e di male. Il ...
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gnosticismo
s. m. [der. di gnostico]. – Nella storia delle religioni, il complesso di dottrine e di movimenti spirituali sviluppatosi in età ellenistico-romana, coevo al cristianesimo antico e talora in stretto contatto con questo, che considera...
gnostico
gnòstico agg. e s. m. [dal gr. γνωστικός, der. del tema di γιγνώσκω «conoscere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla conoscenza, e più precisamente a quella speciale forma di conoscenza religiosa che è detta gnosi. 2. agg. e s....