Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] "testamento" dato ai Gentili, parallelamente al "testamento" dato agli Ebrei), sia per l'ampia esposizione dell'ideale "gnostico" della vita cristiana: a questa superiore conoscenza solo le menti formate alla cultura e alla filosofia possono giungere ...
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gnòsi Forma di conoscenza religiosa, spesso raggiunta per mezzo di procedimenti misterici. La g. sottolinea (a discapito della fede e delle opere) l'elemento conoscitivo nella ricerca di Dio, come processo [...] (induismo, buddismo, talune tradizioni ebraiche e islamiche) e in alcune correnti vicine o interne al cristianesimo primitivo (fino al 3° sec.) dette appunto, nel loro insieme, gnosticismo, contro le quali polemizzarono diversi Padri della Chiesa. ...
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TAZIANO (Τατιανός)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque, come egli stesso si vanta, di là dal Tigri, nel territorio degli Assiri, nella prima metà del II sec.; probabilmente tra il 120 e il 130. Studiò [...] Giustino, lasciò Roma e ritornò in Oriente, abbandonando la Chiesa e fondando la setta degli Encratiti, continentes, un miscuglio di gnosticismo e di docetismo. Condannò il matrimonio e proibì l'uso delle carni e del vino.
T. fu uno scrittore molto ...
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Voegelin, Eric Hermann Wilhelm
Filosofo politico tedesco, naturalizzato statunitense (Colonia 1901 - Palo Alto 1985). Prof. nell’univ. di Vienna (1936-38), in seguito all’Anschluss emigrò negli Stati [...] una forma di «paradiso terrestre» nella storia, inteso come un «paradiso senza Dio», dato che secondo i fondamenti gnostici è affidata allo spirito umano l’instaurazione di tale «paradiso». Si ha qui quella che V. definisce «immanentizzazione dell ...
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. Questo nome designa per sé soltanto coloro (cristiani) che praticano la continenza (gr. ἐγκράτεια); Ireneo parla infatti di "continenti) (ἐγκρατεῖς) ma Clemente Alessandrino, Ippolito Romano ed Eusebio [...] , II, Lipsia 1890, p. 628 segg.; H. Strathmann, Geschichte der frühchristliche Askese, I, Lipsia 1914; M. Zappalà, Taziano e lo gnosticismo, in Riv. trim. di studi filos. e relig., III (1922), p. 307 segg.; id., L'encratismo di Giulio Cassiano ecc ...
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MARCOSIANI
Mario Niccoli
. Con questo nome sono designati dalla tradizione eresiologica i discepoli di Marco lo gnostico, discepolo, a sua volta, di Valentino. Gli scrittori ecclesiastici ripartiscono [...] l'origine remota dell'eresia priscillianista. Ai tempi d'Ireneo alcuni discepoli di Marco, la dottrina del quale non differisce gran che da quella di Valentino (v. questa voce e gnosticismo), predicavano in Gallia lungo la valle del Rodano. ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] che dovevano marcare l'identità della nuova religione di Cristo sia rispetto al giudaismo, sia nei confronti delle nuove correnti dello gnosticismo, non erano del tutto chiari sino almeno alla prima metà del II secolo d.C. Non esisteva ancora né una ...
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luce
Elemento simbolico fondamentale di differenti dottrine filosofiche e religiose. È soprattutto il neoplatonismo che ha assunto in sede filosofica la tematica della l. (già presente nella tradizione [...] e nel Nuovo Testamento e nell’ambiente religioso ellenistico; e ancora si ricorderà l’ampio sviluppo della simbologia della l. nello gnosticismo), come pure più tardi nella cultura musulmana: anche qui la l. svolge un ruolo di simbolo e di reale ...
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Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] lasciò Roma e ritornò in Oriente, abbandonando la Chiesa e fondando, sembra, la setta degli encratiti, continentes, un miscuglio di gnosticismo e di docetismo.
Opere
Tra le sue opere giunte sino a noi spicca il Discorso ai Greci: opera in difesa del ...
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In ambito filosofico e religioso, si dicono e. le dottrine e gli insegnamenti segreti, che non devono essere divulgati perché destinati a pochi.
Nella storia delle religioni e delle filosofie, il termine [...] di un gruppo o di una casta), come in forme religiose di raffinata cultura (per es., religioni di mistero, gnosticismo). Motivi e. sono anche presenti nelle teorie alchemiche e magiche, in certe correnti della cabala, in varie forme di moderno ...
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gnosticismo
s. m. [der. di gnostico]. – Nella storia delle religioni, il complesso di dottrine e di movimenti spirituali sviluppatosi in età ellenistico-romana, coevo al cristianesimo antico e talora in stretto contatto con questo, che considera...
gnostico
gnòstico agg. e s. m. [dal gr. γνωστικός, der. del tema di γιγνώσκω «conoscere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla conoscenza, e più precisamente a quella speciale forma di conoscenza religiosa che è detta gnosi. 2. agg. e s....