Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] fin verso il 144 elaborando le sue tesi religiose con originalità di vedute (ebbe però rapporti con Cerdone e col mondo gnostico, cui, a torto, secondo la più comune opinione, fu più tardi accomunato), quando espose alla comunità le sue tesi sull ...
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sophìa Nella Grecia antica, la personificazione della sapienza; acquistò particolare significato teologico-mistico nel giudaismo ellenizzante.
Nei libri sapienziali del tardo ebraismo si configura, a volte [...] 22-36). Nel giudaismo alessandrino, s. si fonde con il logos platonico-stoico, quale essere intermedio tra Dio e mondo; nello gnosticismo di Valentino s. è l’ultimo dei 12 eoni che, per desiderio di imitare il Padre, finisce per lacerare l’unità del ...
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PUECH, Henri-Joseph-Charles
Tullio Gregory
(App. III, II, p. 529)
Storico delle religioni francese, morto a Parigi l'11 gennaio 1986. Membro dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, ha ricoperto [...] luce e delle tenebre) e con la polemica contro le cosmologie ellenistiche e contro il Dio della tradizione giudaica. Lo gnosticismo è per P. un fenomeno per sé estraneo al cristianesimo (di cui assorbirà alcune figure e dottrine), in cui confluiscono ...
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eone
Dal lat. tardo aeon -onis, gr. αἰών -ῶνος, propr. «età, periodo», dalla stessa radice da cui il lat. aevum. Presso gli antichi Greci, indicava il tempo, in senso assoluto, in contrapposizione a [...] entro l’E., ora definito πλήρωμα («pienezza»); la soluzione gerarchica fu la soluzione preferita, e in tutti i sistemi gnostici è dato incontrare ora una scala di e. che procede dal Padre Supremo (chiamato variamente) per coppie maschio-femmina ...
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ORIGENE ('Ωριγένης, Origĕnes)
Alberto Pincherle
La vita. - Nacque, probabilmente in Alessandria ove fu educato, secondo una tradizione nel 185 d. C.; secondo un'altra, che pare meno attendibile e lo [...] , privo di mezzi; fu assistito da una dama, ch'egli tuttavia abbandonò, per sottrarsi all'influsso di un Paolo, maestro gnostico, che la frequentava. Ripresi gli studî, e noto già come il migliore fra i discepoli di elemente, si diede a insegnare ...
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SINESIO (Συνέσιος, Synesius), di Cirene
Nicola Terzaghi
Nato a Cirene, doveva essere verso il 400 d. C. nella sua piena maturità, perché fu allora inviato dai suoi concittadini come ambasciatore ad [...] , ma sempre mostrando una intelligente facoltà assimilativa. In Alessandria si avvicinò anche al movimento gnostico, e, date le interferenze fra gnosticismo e neoplatonismo, si trova in qualche opera sua (particolarmente negl'Inni) un tentativo di ...
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Millenarismo
Luciano Pellicani
Millenarismo e utopismo
Il termine 'millenarismo' è stato coniato per designare la credenza, diffusasi fra le prime comunità cristiane, nell'imminente avvento del Regno [...] conteneva una diagnosi-terapia dell'alienazione centrata sullo schema del rovesciamento del mondo rovesciato. Accadde così che l'eresia gnostico-manichea, che la Chiesa cattolica aveva creduto di aver estirpato una volta per sempre, riemerse in forme ...
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demiurgo
Artefice dell’Universo, principio dell’ordine cosmico: con questo significato, nel quale convergono sia quello di ‘artigiano’ sia quello di ‘magistrato che provvede a governare il popolo’ (entrambi [...] secondo dio intermedio tra l’Essere, uno e incorporeo, e il mondo sensibile, inteso come terzo dio, di cui è artefice. Lo gnostico Valentino (2° sec.) chiamò d. l’ultimo eone, divinità emanata, il più lontano da Dio e perciò il meno perfetto, dal cui ...
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vangelo Nome comune ai quattro primi libri del Nuovo Testamento (V. di Matteo, V. di Marco, V. di Luca, V. di Giovanni; ➔ Bibbia) e, secondariamente, ad altre composizioni antiche che hanno per contenuto [...] , e applicano all’argomento cristiano schemi del romanzo religioso ellenistico; infine alcune sette di carattere gnostico, encratita, apocalittico, elaborano narrazioni a sostegno delle loro interpretazioni del messaggio evangelico.
Un gruppo nutrito ...
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Nome di una setta gnostica (v. gnosticismo) fiorita nel sec. II-III. La sua speculazione moveva da un grande Eone femminile, quem Barbelon nominant (Ireneo, Adv. haer., I, 29 segg.; Plutarco, De Is. et [...] ) che rappresenta la passione femminile del Pleroma, e che è un'altra forma di Barbelon (secondo il costante motivo gnostico dell'identità fondamentale del redentore e del redento), decade dal Pleroma, e genera un demiurgo malign0 creatore del mondo ...
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gnostico
gnòstico agg. e s. m. [dal gr. γνωστικός, der. del tema di γιγνώσκω «conoscere»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Relativo alla conoscenza, e più precisamente a quella speciale forma di conoscenza religiosa che è detta gnosi. 2. agg. e s....
gnosticismo
s. m. [der. di gnostico]. – Nella storia delle religioni, il complesso di dottrine e di movimenti spirituali sviluppatosi in età ellenistico-romana, coevo al cristianesimo antico e talora in stretto contatto con questo, che considera...