Scrittore tedesco (Hirschberg, Slesia, 1767 - Liebenthal, Slesia, 1825). Dopo aver tentato il romanzo esotico e il dramma storico si diede alla novellistica (Drei Erzählungen, 1823). Compose un romanzo [...] interesse politico. n Il fratello Karl Wilhelm (Hirschberg 1777 - Berlino 1825) compose atti unici, tra cui, Das Rätsel, accolto da Goethe nel suo teatro, ebbe successo. A Berlino strinse amicizia con E. Th. Hoffmann, F. H. K. Fouqué, A. Chamisso, e ...
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Filosofo e critico (Ludwigsburg 1807 - Gmunden 1887). Abbandonata la carriera ecclesiastica, fu nominato (1837) prof. di estetica a Tubinga, ma (1845) per gli intrighi degli ecclesiastici fu sospeso per [...] nota è l'Aesthetik oder Wissenschaft des Schönen (1846-57), di diretta derivazione hegeliana. Studiò Shakespeare e il Faust di Goethe (Goethe's Faust. Neue Beiträge zur Kritik des Gedichts, 1875), e compose in uno stile studiatamente barocco il lungo ...
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Pseudonimo del poeta lettone Jānis Pliekšāns (Tadenava, Zemgale, 1865 - Riga 1929). Redattore capo (1891-95) del giornale Dienas Lapa ("Il quotidiano"), fondato nel 1886 come organo del movimento Jaunā [...] un indirizzo sempre più apertamente marxista, fu arrestato (1897) dai Russi. In prigione e in esilio tradusse il Faust di Goethe, opere di Puškin, Schiller, Lessing, Shakespeare, ecc., e compose la sua prima raccolta di versi, Tālās nuoskaņas zilā ...
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Poeta e moralista tedesco (Heinichem, Sassonia, 1715 - Lipsia 1769), figura preminente nella letteratura tedesca nel periodo 1740-50. Studiò teologia a Lipsia, ove si legò strettamente a J. C. Gottsched, [...] altri. Dal 1745 insegnò morale, poetica e retorica nella stessa università di Lipsia, annoverando tra i suoi uditori anche Goethe. La sua fama fu dovuta soprattutto alle Fabeln und Erzählungen (1746-48), diffusamente comprensibili nel limpido tono ed ...
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Critico e storico della letteratura tedesca italiano (Dogliani, Cuneo, 1886 - Roma 1948). Prof. dal 1915 nell'univ. di Genova, dal 1919 in quella di Roma. Scritti principali, caratterizzati da una calorosa [...] e da una vivace ricostruzione psico logica di alcune figure della cultura romantica: G. Prati (1912), Le affinità elettive del Goethe (1914), A. Platen e la bellezza come ideale morale (1915), Il dramma di Z. Werner (1916), La poesia di Mörike ...
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Poeta e filologo tedesco (Sommersdorf, Meclemburgo, 1751 - Heidelberg 1826). Di umili origini, ebbe spirito accesamente democratico e carattere impetuoso, che lo coinvolse in molte polemiche. Ammiratore [...] l'amicizia, la patria, la libertà. Nel 1781 apparve la sua traduzione dell'Odissea. Il suo capolavoro (che influenzò anche Goethe) fu la Luise (1782-84), un complesso di tre idillî in esametri, già indipendenti e pubblicati uniti nel 1795, in ...
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Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] natura come ideale nostalgico di un'unità perduta. Nel 1799 S. si trasferì a Weimar, rinsaldando l'amicizia con Goethe già sancita dalla pubblicazione in comune delle Xenien (1797), serie di epigrammi di aspra censura ai letterati contemporanei, e ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1874 - Seeheim, Costanza, 1969). Prossimo inizialmente a P. Ernst, ebbe sempre vivo un senso rigoroso della forma, in vista di una poesia di restauro classico. A vivo contrasto, [...] dentro la sfera dell'occulto e del mistico. Fra le varie raccolte di liriche, significativamente orientate sui modelli di Goethe e di C. F. Meyer: Frühlingsfahrt (1896), il ciclo di ballate Hohenklingen (1898), Der Spiegel (1902), Neue Gedichte (1913 ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] data della sua morte.
Fonti e Bibl.: V. Monti, Epistolario, a cura di A. Bertoldi, I-II, Firenze 1928, ad Indicem; J. Goethe, Philipp Hackert, in Schriften zur Kunst, Zürich 1954, p. 483; Id., Elegie romane, a cura di F. Fertonani, Milano 1989, p. 81 ...
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Una delle più diffuse leggende del Medioevo, che ha avuto numerose elaborazioni in tutte le letterature europee: narra di un ebreo che schernì Gesù sulla via del Calvario e per castigo fu condannato a [...] mondo, con pochi soldi per vivere.
I poeti moderni si impadronirono di questa figura leggendaria, a cominciare da W. Goethe, che in un frammento poetico (1774) vagheggiò un e. ( Aasvero) spettatore mordace delle umane miserie. Nel periodo romantico ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...