(ted. Illuminatenorden) Società segreta a base etico-religiosa fondata da A. Weishaupt nel 1776 a Ingolstadt (Baviera) e di cui furono membri J.W. Goethe e J.G. Herder. Si proponeva come fine la perfezione [...] spirituale dell’uomo sulla base di una dottrina religiosa puramente naturale e di una dottrina politica imperniata sulla rivendicazione dei diritti naturali dell’individuo. Nel 1784 Carlo Teodoro elettore ...
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Teologo evangelico (Triebsees, Pomerania, 1714 - Berlino 1804). Predicatore, dal 1749 parroco di Lassahn, poi di Barth (presso di lui studiò teologia J. K. Lavater, l'amico e corrispondente di Goethe). [...] Prevosto e primo consigliere concistoriale a Berlino (1764), vi costituì, con A. F. W. Sack, W. A. Teller, A. F. Büsching e altri, il centro di un misurato illuminismo teologico-religioso. Collegando gli ...
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Pietista (Francoforte sul Meno 1723 - ivi 1774). Sul modello dei salterî pietisti, compose dei canti religiosi intonati a notevole sincerità e confessioni spirituali (raccolti nelle postume Reliquien, [...] 1849). Negli ultimi anni ebbe caro il giovane Goethe, che trovò in lei un'iniziatrice alla mistica e alla filosofia naturale e che ne tratteggiò amorevolmente l'immagine nei Bekenntnisse einer schönen Seele dei Wilhelm Meisters Lehrjahre. ...
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Dottore ebreo (2º sec. d. C.), maestro di Rabbī Mē'īr; abbandonò poi l'ebraismo, attratto forse dalle idee greche e gnostiche. Mē'īr Letteris (1807-1871) ha fatto di E. il protagonista del suo rifacimento [...] ebraico del Faust di Goethe. ...
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Teologo ed educatore (Osnabrück 1709 - Brunswick 1789), predicatore e precettore presso il duca Carlo di Brunswick, dal quale fece istituire (1745), in conformità alle riforme scolastiche che egli elaborò, [...] scuola tedesca d'ingegneria. n Suo figlio Karl Wilhelm (Wolfenbüttel 1747 - Wetzlar 1772) è noto per il suo suicidio, che ispirò il Werther (1774) di Goethe. Lessing curò l'ed. post. (1776) dei suoi Philosophische Aufsätze, sottolineando, contro ...
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GIOVINAZZI, Domenico Antonio
Franco Pignatti
Nacque a Castellaneta (presso Taranto), da Andrea e da Felice Antonia Mazaracchio, poco prima del 14 apr. 1693, data alla quale il suo nome figura nel registro [...] è segnata per il G. una spesa di 10 fiorini per semestre, passati a undici dopo il 1760. In Poesia e verità Goethe ricorda il "vecchio sorridente maestro d'italiano", che si faceva apprezzare per le sue doti canore: "il vecchio cantava anche non male ...
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Prelato (Monaco 1679 - Salisburgo 1744); studiò al Collegio germanico di Roma; vescovo di Lavant (1718), di Seckau (1724) e di Lubiana (1727), principe arcivescovo di Salisburgo (1727). Di fronte alla [...] alla conversione al cattolicesimo, pubblicò (1731) un editto d'emigrazione, in seguito al quale circa 17.000 protestanti salisburghesi furono costretti a lasciare l'arcivescovato. Un episodio di tale espulsione ispirò al Goethe l'Ermanno e Dorotea. ...
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Scrittore religioso svizzero (Zurigo 1741 - ivi 1801). Il suo pensiero fa centro nella visione di Cristo, vincitore della morte e del fato, nel quale l'umanità, compendio del creato, celebra la sua unione [...] L. I. Bodmer e subì una forte influenza dalle letture di Leibniz, Ch. Bonnet, Rousseau. Fu all'inizio amico di Goethe e di Herder, che poi si staccarono da lui per la sua fede nel trascendente. Particolarmente famose sono le ricerche psicologiche ...
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Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, [...] concezioni del pensiero indiano e della filosofia di Nietzsche e, nel suo primo periodo, della filosofia della natura di Goethe. Si fece inoltre attivo propugnatore delle sue idee in campo pedagogico, dando vita a un'istituzione scolastica privata ...
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goethiano
‹ġeti̯àno› agg. – Relativo al poeta ted. Johann Wolfgang von Goethe ‹gö′öte› (1749-1832), alle sue opere e alla sua tematica: la poesia g.; i romanzi g.; la tragedia g. del «Faust»; bibliografia della critica goethiana.
goethite
‹ġetìte› (o göthite) s. f. [dal nome del poeta ted. J. W. von Goethe (v. la voce prec.)]. – Minerale rombico, sesquiossido idrato di ferro, verde bruno, di lucentezza simile al diamante; si rinviene, per lo più in masse compatte o...