BELBELLO, Luchino
Renata Cipriani
Dai documenti pubblicati per la prima volta dal Carta, poi con qualche aggiunta dal Pacchioni, quindi da Samek Ludovici (1954) si apprende che questo miniatore originario [...] , in Boll. d'arte, s. 4, XXXVIII (1953), pp. 21-24; Id., Miniature di B. da Pavia della Bibl. Vatic. e dal Messale Gonzaga di Mantova, Milano 1954; M. Salmi, La pitt. e la miniat. gotiche, in Storia di Milano, VI, Milano 1955, pp. 822-826; Expos. de ...
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BECCIO (Becci), Francesco
Fernanda Torcellan Ginolino
Nato ad Occimiano (Alessandria) nei pressi di Casale Monferrato nel febbraio 1519, da Giovanni Antonio, apparteneva ad una antica famiglia monferrina [...] d'Asburgo e del cardinal Borromeo. Dopo la liberazione, lasciò Casale e si trasferì a Milano, finché la morte di Guglielmo Gonzaga non gli permise il ritorno nella sua città natale nel 1587, dove Vincenzo I lo reintegrò nel suo ufficio. Morì a Casale ...
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Medico, nato a Bologna nel 1576. Studiò medicina e filosofia ed ebbe nel 1613 la cattedra di logica e nel 1616 quella di chirurgia e anatomia, nel 1626 fu chiamato da Ferdinando Gonzaga a Mantova ove fondò [...] una scuola anatomica. A lui si deve la scoperta dello zucchero di latte che chiamò mana e nitrum seri lactis. Mentre si accingeva a tornare in patria morì a Lendinara nel 1630.
Scrisse: Anatomica humani ...
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Scultore italiano (Brembate di Sotto, Bergamo, 1859 - Milano 1908). Seguì la via di un verismo eclettico e umanitario, conforme alla moda dei tempi. Fra le opere sue più note: Lavoro notturno (Milano, [...] Galleria d'arte moderna), S. Luigi Gonzaga che soccorre gli appestati (Milano, S. Satiro), sculture sepolcrali, busti, ecc. ...
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Nacque a Vicenza da illustre famiglia verso la metà del sec. XVI. Si fece monaca; tuttavia coltivò con amore gli studî letterarî e la poesia. Della sua attività poetica rimangono dei sonetti, l'egloga [...] che il Tasso antepose al suo Aminta. Vi abbondano elementi platonici, insieme con allusioni adulatorie ad Isabella Pallavicino e a Curzio Gonzaga, i cui nomi sono fermati in un acrostico finale. Morì nel 1595.
Bibl.: B. Morsolin, C. M., in Atti dell ...
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BONACOLSI, Guido, detto Bottesella
Ingeborg Walter
Nacque da Giovannino (Zoanino), figlio di Pinamonte, signore di Mantova, che negli anni tra il 1274 e il 1288 aveva ricoperto diverse volte la carica [...] si sarebbe potuta concludere la pace con il marchese.
Dopo le prime schermaglie (il B. aveva fatto un tentativo contro Gonzaga), nel gerinaio del 1306 si venne alla costituzione di una vasta coalizione contro Azzone d'Este, della quale facevano parte ...
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PLATINA
Aldo ROMANO
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. Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, nacque nel 1421 a Piadena o Platina presso Cremona, morì nel 1481 a Roma. Seguì dapprima la carriera militare, studiò poi a Mantova con [...] anni in quella città in cordiale amicizia con Cosimo e Piero de' Medici, fino a quando non fu fatto cardinale Francesco Gonzaga (1457), che lo nominò suo segretario e sempre benevolmente lo incoraggiò e protesse. A Roma Pio II lo nominò abbreviatore ...
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PRENDILACQUA, Francesco
Paolo Pellegrini
PRENDILACQUA, Francesco. – Figlio di Niccolò e di una ignota sorella del cambiatore Luigi Accordi, entrambi veronesi, nacque intorno agli anni Venti del Quattrocento [...] , p. 177), per cui si deve presumere che a quell’epoca Francesco fosse poco più che quarantenne, forse coetaneo di Alessandro Gonzaga, nato nel 1427 e suo compagno di studi alla scuola di Vittorino.
Del periodo giovanile alla Ca’ Gioiosa resta una Ad ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] che aveva detto contro i Medici e quella città; di nuovo a Roma (1590), quindi a Mantova (dove compose la Genealogia di casa Gonzaga); ancora per un breve periodo a Roma, fu poi a Napoli, ospite di G. B. Manso, che sarà il suo primo biografo. Qui ...
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MAGINI, Giovanni Antonio
Roberto ALMAGIA
Astronomo, matematico e geografo, nato a Padova il 14 giugno 1555, da famiglia stabilita da gran tempo in quella città. Laureatosi in filosofia a Bologna il [...] mantenne in seguito anche quando fu chiamato a Mantova (1599) per istruire nelle matematiche i figli del duca Vincenzo Gonzaga, poiché lo Studio bolognese, che gli aveva rinnovato l'insegnamento nel 1592 e nel 1597 sempre con aumentato stipendio ...
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barbarina
s. f. [dalla figura di s. Barbara in essa impressa]. – Moneta d’argento del valore di 10 soldi fatta coniare a Mantova dal duca Guglielmo Gonzaga (1550-87). B. del girasole, altra moneta di Mantova del valore di 6 soldi, emessa sotto...
solino2
solino2 s. m. [der. di sole, con riferimento al tipo del sole raggiante]. – In numismatica: 1. Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (dal 1444 al 1478), che ha per tipo il sole...