OGIVA (d'incerta etimologia)
Guido Zucchini
Per quasi tutto l'Ottocento si è chiamato "ogiva" l'arco a sesto acuto (l'arc brisé dei Francesi) e "ogitale" l'architettura gotica, che di quell'arco ha fatto [...] ormai, per le più moderne storie dell'architettura, l'ogiva o l'"arco di ogiva" non è che l'organo di rinforzo posto nelle vòlte gotiche nel senso delle diagonali della vòlta medesima, chiamato più propriamente costola o costolone (v. e v. anche arco ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] 61, 1963, pp. 129-146; W. Braunfels, Der Dom von Florenz, Olten-Lausanne-Freiburg im Brsg. 1964; A.M. Romanini, L'architettura gotica in Lombardia, Milano 1964, I, pp. 351-414; H. Saalman, Santa Maria del Fiore 1294-1418, ArtB 46, 1964, pp. 471-500 ...
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(L'Aia; lat. Haga Comitis; olandese den Haag, 's-Gravenhage)
Città dei Paesi Bassi, capoluogo della prov. dell'Olanda meridionale. L'A. non è mai stata una città con mura e fossati; l'unica parte fortificata [...] fu distrutta nel 1861 e sostituita poi con una struttura in ferro. Lo stile di questa sala è legato al primo Gotico delle Fiandre e della Schelda. La porta principale del complesso, la Gevangenpoort, costruzione che risale al 1296, nel sec. 15° fu ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] Mittelalters, Frankfurt a.M. 1989; W. Sauerländer, Le siècle des cathédrales 1140-1260, Paris 1989 (trad. it. Le cattedrali gotiche 1140-1260, Milano 1991); X. Barral i Altet, Organisation du travail et production en série: les marques de montage du ...
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NICOPOLIS ad Istrum (Νικόπολις πρὸς ῎Ιστρῳ, πρὸς ῎Ιστρον)
A. Frova
Città romana fondata da Traiano presso lo Jantra, affluente del Danubio, non lontano da Tărnovo in Bulgaria, ai piedi dell'Haemus (Balcani). [...] e poi alla Mesia Inferiore e fiorì specialmente sotto Settimio Severo ma, già alla fine del III sec., con le invasioni gotiche è una città morta. Greca di lingua e di costituzione, con molti abitanti stranieri e un gran numero di culti religiosi ...
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Scultore (n. Siviglia - m. prima del 1526). Fu attivo tra il 1487 e il 1506; ancora nel 1506 riceveva pagamento per sculture nell'arco della cupola della cattedrale di Siviglia. Eseguì nella stessa cattedrale, [...] timpani, una Madonna del Pilar (terracotta policroma) per la cappella di detto titolo, ecc. In queste opere le forme tardo-gotiche, derivate dalla tradizione fiamminga e borgognona e trattate con larghezza, mostrano una viva ricerca naturalistica. ...
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. Termine inglese, che indica un elemento costruttivo-decorativo delle facciate di case e palazzi. È determinato dalla chiusura e copertura permanente, ottenuta con materiali resistenti, di balconi o terrazze [...] abbiano balconi in colonna. Storicamente il bow window ebbe origine, nell'architettura delle case di legno romaniche e gotiche dell'Europa centrale, per l'opportunità pratica di ampliare la superficie illuminante delle stanze, facendo sporgere sulle ...
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ZENONE imperatore romano d'Oriente
Angelo Pernice
Nacque probabilmente intorno al 430, nell'Isauria, regione dell'Asia Minore. Entrato da giovane nella milizia, si elevò ai più alti gradi e nel 468, [...] della guardia imperiale e dell'esercito di Oriente. La sua elevazione provocò un vivo risentimento in Aspar, capo delle milizie gotiche, che da qualche tempo dominava sulla corte orientale e al cui appoggio doveva in parte la corona Leone I. Nella ...
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Pittore francese (Noyelles-sur-Sambre 1892 - Parigi 1971). Autodidatta, si formò a Parigi, frequentando l'ambiente di Montparnasse e l'Académie de La Palette. Viaggiò in Inghilterra, in Belgio, nei Paesi [...] di Sèvres per l'Esposizione internazionale di Parigi. La sua pittura, che rievoca dapprima la tensione delle forme gotiche fiamminghe, si rinnova, attraverso l'esperienza espressionista, in immagini di grande incisività tratte dalla vita urbana e ...
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Pittore olandese, nato all'Aia il 18 febbraio 1817, ivi morto il 14 settembre 1891. Fu scolaro di Bart van Hove. Dal 1837 al 1842 lavorò molto anche in Belgio. Dipingeva vedute di città, ma specialmente [...] si fece sempre più semplice e austero. Le variazioni di luce sotto le sacre volte, il chiarore mistico delle navate gotiche dorate da un pallido raggio di sole, sono resi ammirabilmente. Belli anche i suoi numerosi acquerelli e disegni. Sposò nel ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...