Architetto spagnolo (secc. 15º-16º). Poche sono le notizie sulla sua vita: lavorò (dal 1489) per incarico del cardinale Pedro González de Mendoza alla costruzione del Colegio de Santa Cruz a Valladolid, [...] che era stata iniziata (1487) in stile gotico da altri, introducendovi, specie nella facciata, elementi decorativi di schietta impronta rinascimentale. La larga assimilazione di forme toscane del Rinascimento è anche presente nel palazzo a Cogolludo, ...
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Architetto, nato il 16 dicembre 1863 a Hampton Falss (New Hampshire, Stati Uniti). Cominciò la carriera come fervente discepolo del Ruskin e del Morris, e più di ogni altro architetto americano fu fedele [...] modelli di stile inglese primitivo, ma in questo come in altri casi egli si è talmente impadronito dello spirito intimo del gotico che non è risultata una copia senz'anima in un linguaggio straniero, ma una creazione viva e originale. Sono opera sua ...
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Goto ariano (n. 311 circa - m. Costantinopoli 383). Nato da genitori cristiani provenienti dalla Cappadocia, fu consacrato vescovo (341 circa) da Eusebio di Nicomedia; esercitò il suo vescovato prima in [...] Mesia, convertendo al cristianesimo ariano i Visigoti. Scrisse trattati e commenti in greco e latino, inventò l'alfabeto gotico, e tradusse, in mezzo a un popolo analfabeta, gran parte della Sacra Scrittura. Parte della traduzione ci è pervenuta ...
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Paternò Comune della prov. di Catania (144 km2 con 49.331 ab. nel 2008). È centro agricolo di notevole importanza. Oltre il grande castello normanno, pregevoli varie chiese fra cui S. Maria dell’Alto [...] e S. Francesco (in stile gotico francese del 15° sec.).
Il nucleo primitivo di P. sorse sulla rupe basaltica preetnea, succedendo nel tempo probabilmente alla greca Hybla Geleatis o Gereatis, menzionata nelle fonti antiche: l’identificazione si basa ...
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Architetto (m. Valladolid 1534). È nota la sua attività, dal 1526, in varie città della Spagna e soprattutto a Siviglia: nella sagrestia "dei calici" e nelle cappelle del coro della cattedrale (1529), [...] una sontuosa decorazione plateresca riveste un impianto ancora gotico, ma il municipio (iniziato nel 1527, terminato nel 1564), specie per il raffinato uso del linguaggio classico nelle sue facciate, è una delle opere più significative del ...
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Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] esempi della plastica antica, ricercando un espressivo realismo, in contrasto con le ricerche del tardoromanico e dell’incipiente gotico d’Oltralpe. In Campania si osserva un vivace classicismo (pulpiti del duomo di Salerno, 1118 circa); in Toscana ...
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SASSETTA
Emilio Cecchi
. Stefano di Giovanni, detto il S., pittore senese, nato nel 1392, morto nel 1451. È ricordato in numerosi contratti e documenti del 1428, 1430, 1440, 1442, ecc. Probabilmente [...] del santo, dalla raccolta Mackay, a Long Island (New York), sono passati recentemente alla National Gallery di Londra.
Dal gusto gotico, cosmopolita, degl'inizî del sec. XV, si ravviva al S. l'istinto a dipingere scene di genere, poetiche leggende ...
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Architetto (Cawthorne 1799 - Lower Walmer 1861). Nel 1829 pubblicò un volume sull'ornamentazione gotica delle cattedrali inglesi. Autore, tra l'altro, della New Church nel sobborgo londinese Lower Tooting [...] (1829), della Liverpool & Manchester District Bank a Manchester, di molte ville in stile gotico e rinascimentale nei dintorni di Manchester, e della chiesa di Cheetham Hill (1835). ...
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Pittore, e forse scultore, originario di Minden, Vestfalia (notizie dal 1367 - m. Amburgo 1415), attivo dal 1367 ad Amburgo. Sua unica opera certa è il grande altare scolpito e dipinto, datato 1379, ora [...] nella Kunsthalle di Amburgo: una delle opere capitali del gotico tardo tedesco, affine, per molti aspetti, alla cultura boema. ...
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Pittore. Se ne hanno notizie fra il 1372 e il 1410; e F. sta forse come abbreviazione di Federici. Non è il meno notevole fra i senesi della seconda metà del Trecento. Trasse dal gotico di Simone Martini, [...] ma con ornamentazione più carica; sentì l'influsso di Lorenzetti (v. la sua Natività della Vergine, nella Galleria di Siena); e, in specie nella seconda parte della sua carriera, quello di Bartolo di Fredi. ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...