Pseudonimo dello scrittore gallese Llewellyn Jones-Machen (Caerleon-on-Usk, Galles, 1863 - Beaconsfield 1947), autore di narrazioni di carattere mistico, romantico e macabro che ne fanno un epigono attardato [...] della poesia sepolcrale e del romanzo gotico. Delle sue opere si citano: Hieroglyphics (1902), originale saggio di critica letteraria; The house of souls (1906); The hill of dreams (1907); The great return (1915); The terror (1917; trad. it. 1986), ...
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Architetto (n. Santiago de Compostela - m. 1749), allievo di A. de Andrade. Tra le sue opere, il chiostro della cattedrale di Lugo (1711-14) e la facciata della cattedrale di Santiago (iniz. 1738), nella [...] quale il verticalismo gotico si unisce alle forme barocche. ...
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Architetto (Edimburgo 1831 - Londra 1912). Dopo gli studî alla Royal academy di Londra e l'esperienza nello studio di G. E. Street, lavorò all'inizio con W. E. Nesfield (1862-68). Realizzò numerose chiese [...] in stile gotico ma la sua ricerca più significativa si svolse nell'ambito dell'architettura domestica: case di città e pittoresche case di campagna nelle quali emergono riferimenti a linguaggi regionali tradizionali e cura nel raffinato uso dei ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] semionirici, si collocò sulla linea del romanzo gotico. Da ricordare il suo esordio: The cannibal (1949) e le seguenti opere narrative: Charivari (1950), The goose on the grave (1954), The owl (1954), The lime twig (1961). Con Second skin (1964) ...
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Pittore (sec. 14º), di cui si hanno notizie dal 1333 al 1358, prima grande personalità della pittura veneziana. Pur risentendo profondamente l'influsso dell'arte bizantina, nelle sue forme più eleganti [...] e raffinate, si avvicinò anche al gotico né gli fu estranea l'opera di Giotto. Alle tre opere certe (Incoronazione della Vergine, 1324, Washington, National Gallery; resti di un polittico, 1333, nel museo di Vicenza; Madonna in trono col Bambino, ...
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Pittore catalano (attivo tra il 1380 e il 1424). Oriundo di Gerona, forse allievo di P. Serra, tenne a Barcellona una fiorente bottega: con vivace gusto narrativo, solida tecnica e finezza cromatica, propagò [...] in Spagna i modi del gotico internazionale. Opere sicuramente sue sono una pala d'altare di s. Chiara (1415; Museo vescovile di Vich); l'altare di Guardiola (1404; Barcellona, Museo) e quello di s. Pietro (1411) in S. Maria a Tarrasa. ...
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Architetto e scultore francese (n. Rouen - m. ivi 1527). Nipote e allievo di Jacques (m. Rouen 1510) gli successe, nel 1508, come maestro dell'opera nella cattedrale di Rouen, dove eseguì, con una ricchezza [...] decorativa di gusto tardo gotico, il portale (con aiuti) e il rosone. Fu autore della tomba del cardinale d'Amboise nella cappella della Vergine (1515-16, Rouen, Cattedrale) e lavorò anche al castello di Boissey-le-Châtel. ...
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Famiglia di scultori svevi (sec. 17º). I membri più noti sono Jorg (Waldsee 1583 circa - Überlingen prima del 1635), autore di due altari nella chiesa del convento di Überlingen, con statue e rilievi che [...] segnano il passaggio dal gotico al primo barocco, e i suoi fratelli Martin e Michael il Vecchio, attivi fra il 1624 e il 1665. Un ramo della stessa famiglia lavorò a Olmutz nel sec. 18º. ...
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Architetto spagnolo (secc. 15º-16º). Poche sono le notizie sulla sua vita: lavorò (dal 1489) per incarico del cardinale Pedro González de Mendoza alla costruzione del Colegio de Santa Cruz a Valladolid, [...] che era stata iniziata (1487) in stile gotico da altri, introducendovi, specie nella facciata, elementi decorativi di schietta impronta rinascimentale. La larga assimilazione di forme toscane del Rinascimento è anche presente nel palazzo a Cogolludo, ...
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Goto ariano (n. 311 circa - m. Costantinopoli 383). Nato da genitori cristiani provenienti dalla Cappadocia, fu consacrato vescovo (341 circa) da Eusebio di Nicomedia; esercitò il suo vescovato prima in [...] Mesia, convertendo al cristianesimo ariano i Visigoti. Scrisse trattati e commenti in greco e latino, inventò l'alfabeto gotico, e tradusse, in mezzo a un popolo analfabeta, gran parte della Sacra Scrittura. Parte della traduzione ci è pervenuta ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...