PILLAT, Ion
Ramiro Ortiz
Poeta romeno, nato a Bucarest nel 1891. Si può dire (col Crăinic) il rappresentante più autorevole della poesia romena contemporanea tradizionalista. Ciò non toglie che il suo [...] (A monte dell'ArgeŞ) hanno la grazia delicata e la finitezza di certe poesie (L'amica di nonna speranza) del Gozzano.
Opere: Visări păgâne (Sogni pagani), 1912; Eternităţi de o clipā (Eternità di un istante), Bucarest 1914; Grădina între ziduri (Il ...
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QUASIMODO, Salvatore (App. II, 11, p. 635; III, 11, p. 534)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Napoli il 14 giugno 1968 dopo esser stato colto da gravissimo malore ad Amalfi. Negli ultimi anni [...] 1964; G. Pozzi, La poesia italiana del Novecento da Gozzano agli ermetici, Torino 1965; G. Petrocchi, Poesia e tecnica 1975; F.J. Jones, La poesia italiana contemporanea (Da Gozzano a Quasimodo), Messina-Firenze 1975; M. Bevilacqua, La critica ...
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Piromalli, Antonio. – Poeta e critico letterario italiano (Maropati, Reggio Calabria, 1920 - Polistena 2003). Intellettuale poliedrico e pensatore rigoroso, ha coniugato studio e impegno sociale radicandosi [...] con particolare riferimento alla fine del Settecento (Parini, Bertola) e al periodo tra Ottocento e Novecento (Gozzano, Carducci, Pascoli, Deledda), approfondendo inoltre il ruolo della cultura popolare e subalterna e delle letterature regionali ...
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MARIANI, Gaetano
Giuseppe Antonio Camerino
Critico letterario, nato a Roma il 7 gennaio 1923, morto ivi il 30 giugno 1983. Professore di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea dal [...] 'interesse del critico fu la letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento.
Nel 1958 M. raccolse i suoi saggi su G. Gozzano, C. Roccatagliata Ceccardi, M. Novaro, C. Sbarbaro, E. Montale e U. Saba nel volume Poesia e tecnica nella lirica del ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] Belli i belli occhi strani della bellezza ancora
d’un fiore che disfiora, e non avrà domani
(Guido Gozzano, “Le due strade”, in I colloqui, vv. 20-21)
dove l’uso della virgola sembra contrapporsi al semplice trasferimento del soggetto (fiore) creando ...
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Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] Les figures du discours, Paris, Flammarion (1a ed. Des figures du discours autres que les tropes, Paris, Maire-Nyon, 1827).
Gozzano, Guido (1980), Tutte le poesie, testo critico a cura di A. Rocca, Milano, Mondadori.
Montale, Eugenio (1981), L’opera ...
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CASALINUOVO, Giuseppe
Domenico Scafoglio
Nacque il 16 ag. 1885 da Vito e da Eleonora Nisticò a San Vito Jonio, in provincia di Catanzaro, dove il padre possedeva un podere. A Catanzaro, dove consegui [...] è meno letterario e più vivo, vi compaiono movenze pascoliane e si avverte a volte l'influsso dei crepuscolari (Corazzini e Gozzano). L'opera alla quale il C. dovette un discreto successo, che superò i limiti della regione, è la Lampada del poeta ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] , invece,lato sensu decadente il B., maturatosi nella Torino dell'anticarducciano Thovez e del crepuscolarismo di Guido Gozzano. Ora, da quell'atmosfera fra "morbida" e protestataria, comunque fortemente impegnata, il B. derivò una sua intima ...
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Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] nell’età barocca con G. Basile (Lo cunto de li cunti, 1634-36) e negli ultimi decenni del 18° sec. con C. Gozzi, che oppose le sue f. teatrali all’asserito «tritume» realistico di C. Goldoni. Una raccolta sistematica di f. popolari iniziò alla fine ...
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RONCAGLIA, Aurelio
Giuseppe Tavani
Filologo e critico, nato a Modena l'8 maggio 1917. Dopo gli studi medio-superiori a Modena e la frequenza come interno alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1935-39), [...] a R. di trovarsi fin dagli inizi a suo agio tanto in questioni di ermeneutica poetica applicata ad autori contemporanei (Gozzano) o in studi sui preromantici (Mme de Staël), quanto nello studio delle opere minori del Boccaccio, di cui nel 1941 ...
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gozzo1
gózzo1 s. m. [prob. accorciamento di gargozzo]. – 1. Negli uccelli, la porzione dilatata dell’esofago (detta anche ingluvie), in cui il cibo può essere immagazzinato e trattenuto per un certo periodo. 2. estens., pop. a. Stomaco, soprattutto...
gozzo2
gózzo2 s. m. [etimo incerto]. – Piccola imbarcazione di legno, a remi, fornita talvolta di una piccola vela, con scafo generalmente a estremità aguzze, adoperata nella pesca ravvicinata.