(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] era uscito dalle fasce e trovato il guscio di una tartaruga se ne era fatta una lira. Poi andato verso il tramonto in Pieria, dove Apollo pascolava le greggi degli dei, gli rubò 50 giovenche. Apollo inseguì ...
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(gr. ῎Ερως)
Mitologia
Dio greco dell’amore (detto in latino Amor e Cupido). Ignoto a Omero, figura da Esiodo in poi, dapprima come un dio della natura e come potenza teogonica, senza genitori o nato dal [...] Caos, o dalla Notte e dal Giorno ecc., poi come dio dell’amore, figlio di Afrodite e Ares (o Zeus o Ermete). Fu immaginato come un fanciullo o giovinetto alato, armato d’arco e di faretra, piena di dardi ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] età storica alcuni attributi che sembrano appunto risalire all’età micenea: il serpente e la trasformazione in uccello (solo più tardi l’uccello sacro diventa la civetta, γλαῦξ, raccostata ad A. anche ...
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(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] e da Anchise, fu uno dei più forti difensori di Troia. Caro agli dei per la sua pietà, Zeus, Afrodite e Posidone lo salvarono dalle mani nemiche. I poemi del ciclo epico narravano che E., dopo la distruzione ...
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(gr. ᾿Ιώ)
Mitologia
Mitica figlia di Inaco, signore di Argo, e di Melia. Amata da Zeus, fu, per la gelosia di Era, cambiata in vacca e quindi data in custodia ad Argo; quando questi fu ucciso da Ermete, [...] Era mandò contro Io un tafano (➔ estro) che, pungendola, la spinse in fuga furiosa finché, giunta in Egitto, poté riprendere la forma primitiva e generò Epafo, da cui discesero Danao ed Egitto. Dopo la ...
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(gr. Οἰδίπους)
Mitologia
Eroe greco del ciclo tebano. Nominato già in Omero, è protagonista del poema ciclico perduto Edipodia; ma la sua leggenda è nota soprattutto dall’Edipo re e dall’Edipo a Colono [...] di Sofocle e dalle Fenicie di Euripide.
Nato da Laio re di Tebe e da Giocasta, il padre lo fa esporre sul monte Citerone, con le caviglie trafitte (donde il nome: «dai piedi gonfi»), per scongiurare l’avverarsi ...
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(gr. Τήλεϕος) Mitico figlio di Eracle e di Auge, figlia del re di Tegea, Aleo. Secondo una tradizione fu messo in un’arca con la madre e gettato in mare ma, salvatosi, fu allevato alla corte di Teutrante [...] re di Misia. Secondo un’altra versione T. nacque sul Partenio da Auge, che, data a Nauplio per essere annegata, fu invece venduta a mercanti e da questi portata in Misia a Teutrante. T., nutrito da una ...
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(gr. Δημήτηρ) Divinità femminile greca: secondo Esiodo è figlia di Crono e di Rea, sorella di Estia, Era, Zeus, Posidone e Ade. Ma dietro la sistemazione esiodea si conservano i tratti di un’antichissima [...] divinità materna della Terra, direttamente espressa dal nome, nel quale l’etimologia antica individuava un primo elemento Δη- (o Δā-), equivalente a Gā, Gaia, la «terra». A tale interpretazione del nome, ...
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(gr. ᾿Ιάσων) Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco e di Polifeme (o Polimede o Alcimede), il capo della spedizione degli Argonauti. Secondo la versione più comune della leggenda, il padre, quando [...] fu spodestato dal fratellastro Pelia per salvare G. lo mandò presso il centauro Chirone, dal quale G. fu allevato, finché giunto ai 20 anni tornò a richiedere la signoria di Iolco indossando uno strano ...
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(gr. Διδώ, lat. Dido -onis) Leggendaria regina fenicia (il nome fenicio era ῾Allīzāh, Elissa, "la gioconda"), figlia del re di Tiro, Muttone. Dopo che il ricchissimo suo zio e sposo Sicherba (Sicheo) [...] fu per le sue ricchezze ucciso dal fratello di Didone, Pigmalione, ella fuggì in Africa, dove acquistò dal principe indigeno Iarba, con l'inganno della pelle di bue tagliata in sottilissime strisce, ...
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GR
‹ǧi-èrre› (non com. Gr) s. m. – Sigla di Giornale Radio, titolo di trasmissione radiofonica di informazione giornalistica: ascoltare il GR; sintonizzarsi sul GR delle otto; è per lo più seguita, nella scrittura o nell’annuncio orale, dal...