CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] filosofia peripatetica. Sembra che lo studio assiduo compromettesse sin da questa età la salute del giovanetto, la cui gracile costituzione non seppe resistere a una tubercolosi tracheale che lo stroncò a soli ventinove anni. Comunque gli anni ...
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ALVIANO (Liviani), Bartolomeo d'
Piero Pieri
Nacque nel 1455, probabilmente a Todi, da Francesco e da Isabella, della nobile famiglia degli Atti. La madre morì nel darlo alla luce e l'A. fu allevato [...] zia Milia Monaldeschi, moglie di Corrado d'Alviano, fratello di Francesco, che lo tenne accanto ai suoi due figli. Sebbene gracile ed esile, mostrò subito passione alle armi, in un ambiente di continue risse e guerriglie. Il padre, del resto, era ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] e presso il locale liceo "Torricelli" conseguì, nel 1906, la licenza ginnasiale. In quegli anni il suo gracile fisico di adolescente fu colpito da una forte infezione tifoidea, cui fecero seguito serie complicazioni broncopolmonari, dalle quali non ...
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GRAMIGNA, Vincenzo
Dario Busolini
Nacque a Riccia, presso Campobasso, nel Molise, nel 1580 da una famiglia al servizio del feudatario del luogo, il conte d'Altavilla e principe della Riccia Vincenzo [...] peste del 1600) si apprende che da ragazzo egli avrebbe voluto intraprendere il mestiere delle armi, ma, troppo gracile, dovette ripiegare sugli studi letterari, dedicandosi interamente a essi verso i sedici anni.
Grazie alla protezione del principe ...
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FERRETTI, Gabriele
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 31 genn. 1795 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli.
Nel 1799, per sottrarsi alle temute persecuzioni dei novatori, i Ferretti [...] studi che completarono successivamente a Siena nel collegio "Tolomei" avendo a maestri gli scolopi. A differenza del fratello, gracile e delicato, il F. aveva avuto in sorte dalla natura una complessione robusta che molto aveva poi coltivato con ...
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Panebianco, Angelo. - Politologo e pubblicista italiano (n. Bologna 1948). Dal 1989 professore alla facoltà di scienze politiche dell'Università degli studi di Bologna, è editorialista del Corriere della [...] che non c'è (1995); Guerrieri democratici. Le democrazie e la politica di potenza (1997); Il potere, lo stato, la libertà. La gracile costituzione della società libera (2004); L'automa e lo spirito (2009); Persone e mondi. Azioni individuali e ordine ...
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GUSSAGO, Germano Jacopo (talvolta Jacopo Germano o Germano, o solo Jacopo)
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Ghedi (Brescia) il 22 ag. 1747 da Giuseppe e da Lucrezia Rovati, "onesti e comodi [...] , sempre in Brescia, alla scuola gesuitica delle Grazie. Nonostante l'opposizione dei genitori, preoccupati per la sua gracile costituzione, volle farsi francescano ed entrò nella "famiglia" dei minori osservanti. Anche dopo l'ordinazione sacerdotale ...
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CAMERANI, Bartolomeo Andrea
Sisto Sallusti
Nacque a Ferrara verso il 1735 (secondo il Bartoli, che con ogni probabilità lo conobbe personalmente; secondo E. Campardon, invece, egli sarebbe nato a Venezia).
Avviato [...] il teatro S. Luca di Venezia nella compagnia diretta da G. Lapy. Nel 1762 si distinse, alto e corpulento in contrasto col gracile e delicato G. Majani, nelle rappresentazioni veneziane de Ilcavaliere di spirito o sia La donna di testa debole e de L ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] padre al telaio e seguendo la madre nella campagna. Gli stenti, la difficile prova della sopravvivenza lo fecero crescere gracile e malaticcio. Poté continuare gli studi all'istituto Cottolengo di Torino e poi al seminario di Ivrea. Insofferente per ...
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FERRARI, Giovan Francesco
Franco Pignatti
Le notizie intorno alla sua vita sono quanto mai scarse. Nella Biblioteca modenese G. Tiraboschi riporta la testimonianza dell'erudito Francesco Forciroli, [...] pontificio nei territori di Bologna e di Romagna. Dopo la morte del cardinale, avvenuta il 7 ott. 1564, il F., "di gracile sanità", rifiutò altri servizi e si sposò, ma non ebbe figli. Secondo il Tiraboschi morì a Reggio il 28 febbr. 1588.
Altre ...
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gracile
gràcile agg. [dal lat. gracĭlis]. – 1. a. Di persona (e più spesso di bambini o di fanciulle), magro, delicato, di costituzione fisica debole e poco resistente alla fatica e ai disagi: è una bambina g., di complessione, di aspetto...
gracilita
gracilità s. f. [dal lat. gracilĭtas -atis]. – Condizione, costituzione di chi è gracile; anche con riferimento a cosa, in senso proprio e fig.