CAMERANI, Bartolomeo Andrea
Sisto Sallusti
Nacque a Ferrara verso il 1735 (secondo il Bartoli, che con ogni probabilità lo conobbe personalmente; secondo E. Campardon, invece, egli sarebbe nato a Venezia).
Avviato [...] il teatro S. Luca di Venezia nella compagnia diretta da G. Lapy. Nel 1762 si distinse, alto e corpulento in contrasto col gracile e delicato G. Majani, nelle rappresentazioni veneziane de Ilcavaliere di spirito o sia La donna di testa debole e de L ...
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FALCHI, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna intorno al 1720.
Nulla si sa della sua formazione e delle sue prime prove teatrali, anche se è possibile ipotizzare che provenisse da una famiglia [...] ricche di emotività e di buon senso del teatro goldoniano, e uno dei beniamini del pubblico veneziano. Anche se la figura gracile, ben poco adatta al ruolo d'amoroso, e la bassa statura gli impedirono di ottenere il successo che avrebbe meritato, il ...
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CIMARA, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 19 luglio 1891 da Giuseppe, che era prima guardia nobile del Vaticano, e da Giovanna Putti. Dalla sua aristocratica famiglia il C. ereditò "quella distinzione [...] Sera di pioggia di P. Riccora; Un uomo di A. Savoir, più adatti al suo temperamento e al suo fisico gracile ed eternamente giovanile, imponendosi all'attenzione della critica. Meno buone le sue interpretazioni di opere più complesse, da Shakespeare a ...
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gracile
gràcile agg. [dal lat. gracĭlis]. – 1. a. Di persona (e più spesso di bambini o di fanciulle), magro, delicato, di costituzione fisica debole e poco resistente alla fatica e ai disagi: è una bambina g., di complessione, di aspetto...
gracilita
gracilità s. f. [dal lat. gracilĭtas -atis]. – Condizione, costituzione di chi è gracile; anche con riferimento a cosa, in senso proprio e fig.