COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] aspirato dopo il 1530.
Nel clima di timore che il vuotodi potere provocato dalla morte di Alessandro suscitava in entrambi i gruppi, del dominio ereditate dalla Repubblica, caratterizzate da un gradodi accentramento superiore a quello che tra '400 e ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] da ogni soggezione al governo, potesse divenire un organismo in gradodi mantenere il controllo della situazione nell'ipotesi di un vuotodi potere.
All'indomani della liberazione di Roma Augusto accettò l'invito rivoltogli da R. Cadorna, tramite ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] un messaggio facilmente comprensibile sia per i destinatari in gradodi leggere sia per gli illetterati. Gli stessi motivi sono calvinista, del periodo divuotodi potere causato dalla mancanza di un imperatore. La stessa strategia di evitare, per ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] L. trae le ragioni di una verità affrancata dagli esiti del materialismo sensistico e in gradodi competere con l'Illuminismo e facoltà vitali e introdotto, con l'egoismo, la noia, il vuoto e la nullità del mondo. Su questa tematica e le sue ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] galileiani, il vuoto e la discontinuità della materia; nel 1714 obiettò alle critiche di C. Galiani alla G. (che dunque avrebbe costruito il testo con il più alto gradodi finezza allora possibile).
Vi furono forse altri falsi. Un Chronicon Pisanum ...
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GIOVANNI GIOCONDO da Verona (Fra Giocondo)
Pier Nicola Pagliara
Nacque a Verona o nei dintorni entro il 1434, stando a una lettera di Raffaello il quale nel luglio del 1514 gli attribuisce più di ottanta [...] caratteri e alla loro disposizione, ma anche in gradodi controllare prospetticamente iscrizioni da porre in alto e quindi 1988, pp. 23 s.); e qui è nuovamente documentato, dopo un vuotodi notizie nel 1490-91, con regolarità dal 1492 a tutto il 1493. ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] che il mondo in cui il melanconico si progetta è un mondo divuote possibilità, perché il passato a cui il melanconico ha consegnato la sua , dai risultati che si è in gradodi ottenere nella massima espressione di sé. L’individuo non è più regolato ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] a Camillo Porzio il rimpianto di non essere stato in gradodi risalire sino alla congiura dei baroni di non averli mai scritti. Egli ora prometteva di colmare il vuoto, ora dichiarava di non poter costringere se stesso a scrivere la cronaca di ...
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Gregorio XIV
Agostino Borromeo
Niccolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombarda, l'11 febbraio 1535 da Francesco e Anna Visconti.
La sua nascita avvenne prematuramente: questa circostanza, secondo [...] indicazioni del concilio di Trento, a creare una nuova figura di sacerdote in gradodi fare efficacemente fronte ai il vuotodi potere creatosi durante i due conclavi intervallati dal breve pontificato di Urbano VII - sedeva sulla cattedra di Pietro ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] dell'alfabeto e dando risalto anche agli spazi vuoti: nascono le "pagine tipograficamente pittoriche", che assomigliano scorso bastava essere in gradodi girare una chiave e di premere un campanello per essere capaci di fare anche fotografie!
Altri ...
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vuotare
v. tr. e intr. pron. [der. di vuoto] (io vuòto, ecc.; il dittongo mobile tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con votare2 «offrire in voto, dare il proprio voto», e comunque oggi le forme con vo- sono disusate...
vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene nulla, che non ha nulla dentro di...