Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] per beni in buona parte di provenienza dotale (23). Ciò che il nobile Briani aveva acquistato con «fatiche e cimento» in una vita «per dal doge Pasquale Cicogna, suo cugino in secondo grado (44). Altri illegittimi trovavano tra le pareti domestiche ...
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Giustizia, disciplina e ordine pubblico
Alfredo Viggiano
In un altro capitolo di questo volume si è trattato il tema dell'amministrazione della giustizia civile nel corso del XVI secolo, del coinvolgimento [...] sotto un unico denominatore, quello della giustizia, in grado di garantire la correttezza dei rapporti tra gli individui di un tipo di reato di nuovo conio: l'"offesa a nobili", a tutela della immagine dei membri della classe dirigente. Il 9 ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] numero di familiari, più o meno vicini per grado, laici o appartenenti a loro volta al clero, tratta del resto di un atteggiamento comune: cf., ad esempio, Giovanni Tabacco, Nobili e cavalieri a Bologna e a Firenze fra XII e XIII secolo, "Studi ...
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La pietà laicale
Giuseppina De Sandre Gasparini
Premessa
Don Giuseppe De Luca, nell'ormai lontano 1956, in un primo approccio con la storia di Venezia come città "spirituale", diversa eppure strettamente [...] Semitecolo, un Gritti, una Marcello -, ma verso la fine del secolo anche un veneziano non nobile e non eccessivamente dotato patrimonialmente come Filippo da Grado o un calzolaio ricco raggiungono la ragguardevole quota di 2.000 messe (40), e non ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] che i suoi più diretti interpreti non erano stati in grado di difendere. Ma, dopo Campoformido e nei primi mesi ogni 17 abitanti. Ovvero: proporzioni molto più serrate del resto della regione per nobili (1 a 587), negozianti (1 a 36), «artisti» (1 a ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] nota nella sua città come mediatrice di pace. Nel 1376 un nobile senese in lite con una famiglia nemica era ricorso al suo aiuto Si può supporre che la rete delle confraternite fosse in grado di coprire i bisogni più urgenti della povertà cittadina; è ...
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Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] proposito è dunque di mostrare quali furono i vari aspetti, i gradi d'intensità ed i campi in cui venne a configurarsi il senso e la Signoria. D'altronde il legame stesso fra ciascun nobile e lo Stato era improntato in una certa misura anche all ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] due categorie era vincolata al celibato: era cioè uno status nobiliare legato alla carica; esso costituì, in un certo senso, il in ogni altro luogo, negli Stati Uniti. Qui e, in grado leggermente minore, in altri paesi (e tra questi soprattutto, ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] me la ambizione, la avarizia e la mollizie de’ preti […]. Nondimeno el grado che ho avuto con più pontefici m’ha necessitato a amare per el e dispersi, in qualche caso di estrazione nobiliare, in qualche altro borghese, ma sempre appartenenti ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] latino arte; onde concedesi esser più bello, più virtuoso e più nobile», Conv., I, v, 14), e il senso del linguaggio avere, o anche non avere, attuazione pratica, Brunetto è in grado di inserire nel Tresor, a modello, atti ufficiali del Comune di ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...
signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. In passato, con accezione generica (come...