BAROZZI, Angelo
Gianfranco Spiazzi
Patriarca di Grado dall'agosto del 1207 al giugno del 1237; in precedenza era stato pievano di San Giovanni di Rialto e cappellano di San Marco. Nel 1213 ottenne da [...] il suo collega non riuscirono però a impedire che la lite tra le due parti degenerasse in guerra aperta.
Il patriarcato di Grado possedeva cospicui beni a Costantinopoli, una parte dei quali era stata data in affitto nel 1207, proprio all'inizio dell ...
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In teologia, virtù e. o in grado eroico: stato di perfezione, per cui l’uomo, sotto l’influsso dei doni dello Spirito Santo e in modo permanente, compie atti virtuosi in grado superiore. È propria dei [...] , come quando si mettano a rischio la vita, la libertà ecc., e quindi si distingue dall’esercizio abituale della virtù in grado eroico. Teologi e moralisti ritengono che solo la legge divina naturale possa imporre atti e. (Dio è infatti padrone della ...
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Oggetto dell'appello ed evoluzione giurisprudenziale
Antonio Carratta
Viene analizzata la più recente evoluzione giurisprudenziale sulla determinazione dell’oggetto del giudizio d’appello, alla luce [...] , la «motivazione dell’appello» ora imposta all’appellante dagli artt. 342 e 434 c.p.c.9 Al pari del giudice di primo grado che deve decidere su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa e non può pronunciarsi d’ufficio sulle eccezioni che siano ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] di derivazione funzionalista o cibernetica, che sostituiscono alla stessa nozione di S. quella più onnicomprensiva di sistema politico, in grado di dar meglio conto dei processi di diluizione e di ubiquità della politica nella società.
Più di recente ...
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MI
Guido Gasperini
. Nome del terzo grado della scala naturale di do maggiore. Nel sistema di solmizzazione di Guido d'Arezzo (v.) il nome di mi e i termini, composti, di elami, bemi e alamire indicarono [...] il terzo grado delle scale esacordali di ut, di sol e di fa, cioè il suono inferiore di ognuno dei tre semitoni diatonici allora usati. In Germania e in Inghilterra, la nota mi è indicata, ancor oggi, dalla lettera e dell'antico alfabeto musicale; il ...
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adattabilita
adattabilità Concetto che esprime il grado in cui un’entità economica riesce a conformarsi all’ambiente in cui opera. Il termine a. (ingl. fitness) deriva dalle teorie evolutive in biologia [...] ’a. di un’impresa nel mercato in cui opera indica il grado in cui l’impresa riesce a soddisfare la domanda guadagnando quote di mercato a scapito di imprese concorrenti, oppure il grado in cui l’impresa riesce a controllare e a sfruttare una ...
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incentivo
Alberto Heimler
Qualsiasi fattore in grado di motivare l’azione di individui e imprese. L’obiettivo di conseguire una corretta struttura degli i. riguarda pertanto sia rapporti di mercato [...] massimizzare la propria utilità individuale, sono spinti a minimizzare l’uso delle risorse della società in funzione del grado di soddisfazione raggiunto. Tuttavia, la semplice attribuzione di diritti di proprietà non sempre è sufficiente a garantire ...
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antisèttico Sostanza organica o inorganica in grado di inibire lo sviluppo e la moltiplicazione di microrganismi, usata a tale scopo in medicina (per uso esterno, per es. l'alcol e le soluzioni di acido [...] fenico, o per uso interno, per es. l'elmitolo e l'urotropina) e nell'industria alimentare per impedire o ritardare l'alterazione di cibi e bevande ...
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In citologia e genetica, il coefficiente (grado di p.) per cui è moltiplicato il numero fondamentale dei cromosomi: negli animali superiori le cellule somatiche sono diploidi mentre i gameti maturi sono [...] aploidi, nelle piante e in altri animali, a seconda del ciclo vitale, può verificarsi un’alternanza di generazioni cellulari diploidi e aploidi (sporofito e gametofito) ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....