GIOIA, Agostino
Silvano Giordano
Nacque a Giovinazzo, presso Bari, il 20 genn. 1695, da Saverio e Cassandra Todisco. Mancano notizie sulla sua famiglia e gli anni della giovinezza. Fu battezzato con [...] convento di Andria ricoprì l'ufficio di promagister studii, occupandosi della formazione scientifica dei chierici; nel 1719 ottenne il grado di lettore e nel 1721 divenne baccelliere.
Nel 1727 fu inviato al Collegio maggiore di Roma, dove si preparò ...
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D'AFFLITTO, Eustachio
Cinzia Cassani
Nacque a Rocca Gloriosa, nel Principato Citeriore (prov. Salerno), il 29 luglio 1742 da Giovanni, patrizio napoletano e da Maria Barretta dei duchi di Simeri. A [...] cui espulsione aveva concorso, il divieto di passare nell'Ordine gerosolimitano. Nel medesimo anno conseguì, nell'Ordine domenicano, il grado di padre maestro e per qualche tempo fu in viaggio per le principali città italiane stringendo rapporti di ...
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ANGELO da Camerino
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Nato, come si può affermare induttivamente avendo presente il curriculum della sua carriera ecclesiastica, intorno alla metà del sec. XIII, si fece agostiniano nel convento di [...] di C. Grandjean, Paris 1905, p. 290), A. il 15 ott. 1311 veniva creato patriarca di Grado da Clemente V e quivi moriva nei primi mesi del 1314, poiché a Grado gli succedeva Paolo Guarducci de, Pilastri il 28 marzo di quell'anno.
La fama di teologo ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] potenziale negatività. Anche per E. De Martino, la m. impone alla cultura umana l’obbligo di elaborare modalità rituali in grado di operare una prima presa di distanza culturale dall’evento luttuoso, così da frenare, nell’azione del rito, il rischio ...
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In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, [...] , e poi, con senso più tecnico e preciso, i dignitari ecclesiastici che hanno sotto di sé i vescovi. Come alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, il patriarcato è attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] al di fuori della pratica della fede, sotto l'implicito presupposto che la razionalità intrinseca a questa pratica non sia in grado di 'parlare' ad altri, non sia cioè comunicabile ad altri contesti vitali. Per cui non resta che incontrarsi in quella ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] Se si preferì il Chigi, figura certo non ancora di primo piano nella diplomazia pontificia, e se si incontrò il gradimento francese (24 genn. 1644), le difficoltà erano ben lontane dall'essere appianate. Il 1644 trascorse per il Chigi nell'incertezza ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] provenienti dalla penisola. Al di là della liturgia in latino gli emigranti cercano infatti un clero che sia in grado di parlare con loro.
La crescita dell’emigrazione nell’Ottocento
Sullo scorcio dell’Antico regime i fenomeni migratori assumono ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] dolorosa verso l’immortalità fa toccare all’animo i sommi gradi dell’ideale». Citando poco dopo Joseph De Maistre e la diseguali perché fra di loro c’era una gerarchia «i cui gradi sono definiti dalla intensità di desiderio con cui gli uomini tendono ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] le virtù specificamente monacali dell'obbedienza (c. 5), della taciturnità (c. 6), dell'umiltà (c. 7: se ne distinguono dodici gradi sulle orine di Cassiano, che tuttavia si era fermato a dieci). I dodici capitoli seguenti sono dedicati alla liturgia ...
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-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....