invarianza
invarianza [Der. di invariante] [LSF] Proprietà di ciò che è invariante, spesso sinon. di conservazione. ◆ [FAF] La circostanza per cui una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata [...] di geometria algebrica, se è finito, si mantiene costante al variare dei dati (contando ogni soluzione con il dovuto grado di molteplicità); la sua importanza sta nel fatto che consente di ricavare la soluzione generale di un problema da casi ...
Leggi Tutto
Geologia
Formazione stratiforme relativamente sottile.
La f. di detrito (o detrito di f.) è un accumulo di materiali rocciosi incoerenti che si forma al piede delle pareti rocciose.
La f. (o coltre) [...] azione della forza di gravità: i movimenti traslativi avvengono su una superficie inclinata e sono essenzialmente legati al grado di plasticità della formazione rocciosa e alla presenza di livelli lubrificanti (gessi, argille ecc.). Le f. di ...
Leggi Tutto
ZEUTHEN, Hieronymus Georg
Alessandro Terracini
Matematico, nato a Grimstrup presso Varde (Jütland) il 15 febbraio 1839, morto a Copenaghen il 5 gennaio 1920. Studiò all'università di Copenaghen; nel [...] , rinunciando a una formulazione esplicita del principio della conservazione del numero, l'autore riassume sostanzialmente in quello che il grado di un'equazione algebrica è indipendente dai valori dei coefficienti. All'indirizzo e non allo Z. è da ...
Leggi Tutto
Intuizionismo
AArend Heyting
di Arend Heyting
Intuizionismo
sommario: 1. Concetti fondamentali. 2. Aritmetica elementare. 3. Il principio del terzo escluso. 4. I numeri reali. 5. Ineguaglianza e separazione [...] numeri naturali n per cui le cifre dall'nesima alla (n + 9)-esima nello sviluppo decimale di π sono tutte 7. Non siamo in grado di trovare il primo elemento di T finché non si riesca a trovare dieci 7 successivi in π o si riesca a dimostrare che tale ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] esperienza sensibile delle osservazioni e sul rigore delle dimostrazioni matematiche, «che per ammissione di tutti i filosofi hanno il primo grado di certezza» (In Sphaeram […], cit., p. 7). A partire dall’edizione del 1581 di In Sphaeram si trova la ...
Leggi Tutto
MANFREDI, Gabriele
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 25 marzo 1681 da Alfonso e Anna Maria Fiorini.
Il padre, originario di Lugo, era un notaio provvisto di buona cultura e scelse per i figli i migliori [...] de' letterati d'Italia (1710).
Nel 1708 il M. entrò come collaboratore nella Cancelleria del Senato bolognese, dove giunse al grado di primo cancelliere e rimase fino al pensionamento nel 1752. Dal 1720, inoltre, insegnò nello Studio bolognese e, dal ...
Leggi Tutto
PINCHERLE, Salvatore
Enrico Rogora
PINCHERLE, Salvatore. – Nacque a Trieste l’11 marzo 1853 da Mosè ed Evelina Dörfles.
Di famiglia ebraica frequentò le scuole medie e il liceo Imperiale a Marsiglia, [...] queste proprietà a funzioni Xn che sono soluzioni di equazioni lineari alle differenze di ordine qualsiasi, e fu in grado di generalizzare l’algoritmo delle frazioni continue, utilizzato da Gauss per i polinomi di Legendre, introducendo il concetto ...
Leggi Tutto
POMPILJ, Giuseppe
Enrico Rogora
POMPILJ, Giuseppe. – Nacque a Roma il 17 luglio 1913.
Nel 1918 perse il padre, morto in guerra. Si laureò con lode in matematica nel 1935 con una tesi di geometria algebrica [...] il legame più evidente tra i nuovi e i vecchi interessi di Pompilj; grazie a questo punto di vista geometrico, fu in grado di interpretare e di estendere, nel contesto della teoria delle variabili casuali e con i contributi di alcuni dei suoi allievi ...
Leggi Tutto
CHELINI, Domenico
Francesco Saverio Rossi
Nacque da Francesco e da Giustina Casanetti a Gragnano di Lucca il 18 ottobre 1802, ultimo di una famiglia di contadini, proprietaria di un appezzamento di [...] (1837), pp. 166-190; sulla Formazione e dimostrazione della formula che dà i valori delle incognite nelle equazioni di 1º grado (ibid., LXXXV [1840], pp. 3-12); Sopra alcuni punti notabili nella teoria elementare dei tetraedri e delle coniche, in Mem ...
Leggi Tutto
GERBALDI, Francesco
Aldo Brigaglia
Nacque a La Spezia il 29 luglio 1858 da Francesco e da Caterina Boeris. Compì i suoi studi universitari a Torino dove allora insegnavano E. D'Ovidio (la cui influenza [...] flessi delle curve del quart'ordine, il G. otteneva significativi risultati su tale difficile questione (L'equazione del ventiquattresimo grado da cui dipende la ricerca dei flessi nella curva generale di quart'ordine, ibid., VII [1893], pp. 178-190 ...
Leggi Tutto
-grado
[dal lat. -grădus, dallo stesso tema di gradi «camminare»]. – Secondo elemento, atono, di aggettivi composti derivati dal lat. (come retrògrado, tardìgrado, dove il primo elemento è un avverbio) o formati modernamente (per es. plantìgrado,...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....