Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] .Da un punto di vista scolastico, ciò significa, che la vera educazione linguistica deve certo tenere in considerazione la grammatica, l’analisi logica e del periodo: imparare a usare l’italiano standard è una competenza imprescindibile nel mondo ...
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Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] non danno quasi nessun risultato; 5 ore di studio di esperanto sono sufficienti a dare un’idea generale di tutta la grammatica di questa lingua. Negli alunni di lingua madre inglese, i risultati dello studio del latino, del tedesco e del francese ...
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Siamo soliti pensare all’italiano, e alle lingue in generale, come a blocchi compatti le cui regole sono rigidamente stabilite dalla grammatica. Da questa prospettiva, la frase che funge da titolo di questo [...] sia stata accolta per influenza dei parlanti meridionali.
Tuttavia, sarebbe sbagliato supporre che l’italiano colloquiale presenti una grammatica che è il risultato della somma caotica di vari tratti dai più diversi dialetti parlati in Italia, dal ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] che deriva dall’utilizzo di lemmi stranieri e alla effettiva versatilità della lingua, nonché all’apparente «semplicità della grammatica».
D'altro canto, non sono mai mancate le critiche, talvolta anche molto dure, all’inglese, come quella di ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] , connotandosi come «testo dell’essere nella storia e dell’esserci della storia», come «grande codice dell’Occidente» e «grammatica dell’esistenza» (Vignolo 1998).
Per saperne di più:
Cersuolo, S. 1999. Wolf teorico della filologia classica in ...
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Per la maggior parte dei parlanti esiste una differenza netta tra il significato della parola lingua e quello della parola dialetto. Una lingua è ad esempio l’italiano, un dialetto è il siciliano. E quindi [...] l’italiano ha una sua grammatica e il siciliano no, l’italiano ha una sua forma scritta e il siciliano no, l’italiano è parlato da persone di cultura e il siciliano dagli anziani e dagli analfabeti. Quanto c’è di vero nelle frasi precedenti? In ...
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[leggi la prima parte]
Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] è troppo difficile per gli stranieri. Tutte le lingue esistenti brulicano di difficoltà nella pronunzia, nell’ortografia, nella grammatica, nel dizionario e in specie negli idiotismi. Perciò molto raramente uno straniero riesce – e anche lui dopo uno ...
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È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] o *I’m gonna to London. In questo modo abbiamo scoperto qualcosa di, tutto sommato, abbastanza banale, e cioè che la grammatica non è libera. Proprio per la sua normatività la regola grammaticale non lascia spazio – mi si permetta il gioco di parole ...
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«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] , Dario Petrini, Sandro Bianconi (1992, pp. 171-190). Si consiglia inoltre, di Prandi, «Le regole del congiuntivo» in La grammatica e l’errore a cura di Nicola Grandi (Bologna, Bononia University Press, 2015, pp. 137-160).
Per quanto riguarda il ...
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Tutti noi ci siamo prima o poi trovati a discutere sul web con persone intolleranti agli errori grammaticali e che quasi sempre non possono fare a meno di correggerli: si tratta dei cosiddetti “grammar-nazi”. [...] caso della realtà linguistica). Come ci ricorda De Benedetti nel suo Val più la pratica:
l punto è che la grammatica scientifica non si preoccupa tanto di prescrivere quanto di descrivere, analizza cioè come i parlanti si comportano nei fatti, non ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...
Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia (studio scientifico del sistema lessicale...
La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; il medesimo codice contiene anche una trascrizione...