Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] pp. 81-86.
Muljačić, Žarko, (1972), Fonologia della lingua italiana, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] , in Grossmann & Rainer 2004, pp. 227-234, 364-376.
Ricca, Davide (2004), Aggettivi deverbali, in Grossmann & Rainer 2004, pp. 419-444.
Tekavčić, Pavao (1980), Grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 3° (Lessico). ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] , 27-29 maggio 1998), Torino, Istituto elettrotecnico nazionale Galileo Ferraris, pp. 301-306.
Serianni, Luca (1989), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] 1-5 ottobre 2002), a cura di P. D’Achille, Firenze, Cesati, 2 voll., vol. 1º, pp. 61-71.
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET. ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] delle parole, della determinazione delle categorie grammaticali e degli elementi formativi, desinenze, affissi e alternanze qualitative. La grammatica tradizionale, fino a tutto il 18° sec., limitava la m. all’individuazione di una forma base (per ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] . La versione più accreditata di questa posizione è quella elaborata da Chomsky negli anni Ottanta, nota come Grammatica Universale. Secondo questa prospettiva (chiamata ''teoria dei principi e parametri''), tutte le lingue funzionano in base a ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] S. Hiller, O. Panagl, Die frühgriechischen Texte aus Mykenischer Zeit, Darmstadt 1976 (con ricca bibliografia).
Interpretazione e grammatica: L. R. Palmer, The interpretation of Mycenaean Greek, texts, Oxford 1963; M. Ventris, J. Chadwick, Documents ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] dedicò largamente a promuovere la stampa di testi classici, soprattutto in lingua greca, per la quale pubblicò anche una grammatica da lui stesso composta, che indica bene la natura essenzialmente divulgativa e didattica dell'opera che egli svolse in ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] dopo, come il greco, l'ittita, il latino, il celtico e altre ancora, si assomigliano molto nei suoni e nella grammatica, gli studiosi hanno pensato a una lingua d'origine unica per tutte le lingue antiche, le quali, trasformandosi, hanno poi dato ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] scritture di carattere formale, di cui non ci è rimasta traccia, dovute a notai che con la loro padronanza di grammatica e di formule potevano assicurare la continuità d’una tradizione pur nel trapasso da una lingua all’altra» (Fiorelli 1994: 563 ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...