Poligrafo (n. Làmole, Firenze, 1540 - m. forse Roma dopo il 1602); insegnante di grammatica e umanità a Firenze, sembra si sia trasferito nel 1602 circa a Roma; scrisse degli argomenti più varî: De' fatti [...] de' Romani; Vita di Innocenzo VIII (pubbl. 1829); Costumi de' Turchi e modo di guerreggiarli (pubbl. 1853); Vite di donne illustri (1596); ecc.; pubblicò varie traduzioni ...
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Grammatico latino della seconda metà del 4º sec. d. C. autore di un'Ars grammatica in tre libri, a noi giunti (1º, le parti del discorso; 2º, gli elementi della grammatica; 3º, il più importante, poetica [...] e metrica), utilissimi anche per la storia dei generi letterarî ...
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Naturalista e glottologo norvegese (Volda 1813 - Oslo 1896), contribuì con i suoi studi filologici ("Grammatica della lingua popolare norvegese") alla rinascita nazionale, aprendo una polemica linguistica [...] dell'indipendenza dalla Danimarca è del 1814) egli contribuì così con i suoi studi filologici, culminanti nella "Grammatica della lingua popolare norvegese" (Det norske Folkesprogs Grammatik, 1848; nuova ed. del 1864 col titolo: Norsk Grammatik ...
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Nome latinizzato del grammatico Johann Klaj (Herzberg, Cottbus, 1535 - Bendeleben, Halle, 1592); importante per la grammatica e la metrica tedesca è la sua Grammatica Germanicae linguae (1578). ...
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Grammatico e scrittore di metrica latina (4º sec. d. C.); della sua opera, Ars grammatica ad Constantium imperatorem, si trovano tracce nell'opera di Prisciano. ...
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Gesuita portoghese (Ribeira Brava, Madera, 1526 - Évora 1583), rettore di collegi, noto soprattutto per una grammatica latina (De institutione grammatica libri tres, 1572) che ebbe più di quattrocento [...] edizioni e numerose versioni: la Ratio studiorum la prescrisse come testo di scuola ...
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Orientalista (Magdeburgo 1879 - Falkensee, Brandeburgo, 1945), prof. a Breslavia (1921-30). Si occupò di grammatica accadica ed ebraica e dedicò studî al codice di Ḥammurabi. La sua opera più nota è una [...] Syrische Grammatik (2a ed., 1932). Morì suicida ...
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Indianista statunitense (Bielitz, Slesia austriaca, 1855 - San Francisco 1928), prof. di sanscrito e di grammatica comparata nell'univ. di Baltimora. Si dedicò specialmente agli studî vedici: ha dato opere [...] fondamentali sull'Atharvaveda (1899-1901), sulla storia della religione vedica (The religion of the Veda, 1906-07). È autore fra l'altro di un dizionario di concordanze vediche (A vedic concordance, 1906) ...
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Filologo romano (2º-1º sec. a. C.); liberto di un epicureo, insegnò filosofia, retorica, grammatica e seguì Publio Rutilio Rufo nel suo esilio a Smirne. Pare si occupasse specialmente del significato delle [...] parole. Studiò anche la questione dell'autenticità delle commedie plautine. Scrisse un Pinax e 9 libri di Musae ...
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Linguista polacco (Szczakowa 1903 - Varsavia 1980). Ha indagato su problemi di dialettologia e di grammatica comparata delle lingue slave. Tra le opere vanno ricordate: Sposoby powstawania słowiańskich [...] gwar przejściowych ("Modi di formazione dei dialetti slavi di transizione", 1938); Zarys dialektologii języków zachodnio-słowiańskich z wyborem tekstów gwarowych ("Profilo di dialettologia delle lingue ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...