CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] S. Curionis). In G. Tiraboschi, Storia della letter. ital., VII, 4, Venezia 1796, il C. figura nella sezione dei grammatici "sia l'ultimo trà grammatici di questo secolo uno che nel numero e nell'erudizione dell'opere non fu inferiore ad alcuno e di ...
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MALPICA, Cesare
Antonio Carrannante
Nacque a Capua il 2 apr. 1804 da Ignazio, nobile calabrese in servizio come ufficiale dei Cacciatori campani, e dalla capuana Maria Antonia Turino.
Nel 1827, dopo [...] grado di consapevolezza e spregiudicatezza.
Il M. si dimostrò sempre attento e abile anche nella scelta del pubblico: "Da' Grammatici nulla temo e nulla spero. I beatissimi che non piansero mai tengo per fermo che non m'intenderanno. Dunque da chi ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] di "ciarlatani", (S. Serena), importante in quanto in esso compare già la sua polemica contro la pedanteria dei grammatici e degli imitatori pedissequi dei classici, ribadita, sempre in quel periodo, da due epigrammi latini: In grammaticos (in ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] ). L'avvento del cristianesimo non tocca né sovverte l'ordine degli studi che si inizia dalle artes liberali - prime la Grammatica e la Retorica -; al di sopra delle artes stanno gli studi superiori della Logica, Fisica, Meccanica; al di sopra ancora ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] e dei gentili costumi che essi sembravano recare con sé, gli aprissero la via non pure alla familiarità dei dotti e dei grammatici di corte, sì anche alla frequentazione delle nobili brigate avide di svaghi e di lusso, ma pure non aliene dal gusto ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] corte estense; ma forse è da scorgere in certa animosità del B. verso il Tasso la logica conseguenza degli ideali di un grammatico che all'"aureo" Trecento guardava come ad un modello di forma e di norma; a proposito appunto del Tasso ribadiva in una ...
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AMENTA, Niccolò
Alberto Asor Rosa
Nacque a Napoli il 18 ott. 1659 da Francesco e da Maddalena Troiano, ambedue di famiglia gentilizia. Intraprese gli studi di diritto, seguendo le orme paterne, in un [...] , N. A. e le sue commedie,in Riv. d'Italia,XI (1908), vol. II, pp. 533-604;C. Trabalza, Storia della grammatica italiana,Milano 1908, pp. 339, 359 s.; G. Baretti, Prefazione alle Tragedie di Pier Cornelio, tradotte in versi italiani (1747-48), al ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] documenti. Le fonti d’informazione sono i testi epigrafici, i testi letterari e le notizie tramandate dagli antichi grammatici e lessicografi (➔ Esichio di Alessandria).
Una distribuzione che cerca di conciliare i fatti linguistici con i dati storici ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] e il Gelli, in Raccolta di studi critici dedicati ad A. D'Ancona, Firenze 1901, pp. 34-41; G. G. Ferrero, Dante e i grammatici dalla prima metà del Cinquecento, in Giorn. stor. d. letter. ital., CV (1935), pp. 1-15. Per il Petrarca, e anzitutto per i ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] solito anche da una breve osservazione sul diverso valore che il termine ha nel linguaggio comune e in quello dei grammatici. L'aspetto corrente di alcuni termini è messo in rilievo mediante l'inserimento nel testo esplicativo del vocabolo 'romanzo ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...