PRATESI, Giovanni
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 85 (2016), 2023
Nacque a Genova il 4 gennaio 1865, terzo e ultimo di tre figli, da Ferdinando Pratesi (1831-1879), coreografo, e Filomena [...] motivi. Il gran ballo della vendemmia è tutto un quadro, un baccanale irradiante la più gioconda e stramba spensieratezza» (Musica e musicisti, n. 4, aprile 1904). Il balletto fu rappresentato poi nell’aprile dello stesso anno al Teatro Argentina di ...
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SOLERA, Temistocle
Michele Curnis
– Nacque a Ferrara il 25 dicembre 1815 da Antonio (v. la voce in questo Dizionario) e da Marianna Borni (o Bormi) di Iseo, penultimo di sei figli, tre maschi e tre [...] fu impresario (1851-52); a Barcellona il granteatro del Liceu, che nel 1853 diede La hermana de Pelayo, opera ambientata nel 718 (Angelo Villanis; Venezia, LaFenice, 1858), poi divenuto Una notte di festa (Venezia, LaFenice, 1859) e riproposto ...
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CAMMARANO, Salvatore
Ariella Lanfranchi
Nacque a Napoli il 19 marzo 1801 da Giuseppe e da Innocenza Mazzacane. Della vita e degli studi giovanili (oltre che poeta e librettista fu anche pittore e scenografo) [...] compositori, legati in gran parte all'ambiente teatrale L. de Belloy, 1765); Pia de' Tolomei, Venezia, teatro Apollo, 18 febbr. 1837 (derivato da una novella del Desmaison); Maria di Rudenz, Venezia, LaFenice, 30 genn. 1838, Poliuto (rielaborazione ...
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TAJO, Italo
Giancarlo Landini
Nacque il 25 aprile 1915 a Pinerolo, da Luigi (nato ad Agordo nel Bellunese il 14 aprile 1871; morì a Pinerolo il 23 dicembre 1936) e da Adele Dell’Eve, nata a Camerata [...] avvenuto salto di qualità. Nel 1943 debuttò alla Fenice di Venezia con La sonnambula (il Conte Rodolfo). Nel 1946 ebbe il ricomparve alla Lyric Opera di Chicago e fu anche al GranTeatro dell’Avana.
Dal 1951 riprese l’attività in Europa, partecipando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Spagna del Seicento non solo vengono scritti alcuni dei capolavori assoluti [...] secolo rimane comunque Lope de Vega (detto la “fenice degli ingegni”), che realizza le sue rivoluzionarie la necessità che l’uomo accetti senza ribellarsi la parte che gli è stata affidata da un Dio onnipotente e assolutamente giusto nel “granteatro ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] the Church of England, Cambridge 1898, sono di gran valore per le relazioni fra Inghilterra e papato nel LaFenice (questa derivata da Lattanzio), o didattici.
Non inceppata da formule tradizionali, la rivolgeva la loro attività (il teatro, la corte). ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
*
F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] Gran Re vide sdegnosamente respinte dal Macedone le sue proposte di pace e di alleanza. Impotente ad arginare la marcia di Alessandro, che strappava all'impero la Siria, laFenicia omayyade Yazīd I. Questo teatro religioso, testimoniato dagl'inizî ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] minuto, nel quale gli ovini tengono di gran lunga un posto preponderante:
Il sottosuolo non Si concluse l'anno 205. La pace stipulata a Fenice, in Epiro, ratificava a Durante tutto l'impero, la Macedonia non fu teatro di avvenimenti notevoli.
L'opera ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] come un luogo suburbano, dal teatro magnificentissimo, dai vasti spazi, dai vessillifero allude alla resurrezione, lafenice consumata dalle fiamme nel suo [...> che le par un bosco de una gran citae, ben intese e ben compartite, di longhezza ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] la Temperanza e la Speranza, come è possibile distinguere nell'incisione del GranTeatro del Lovisa - rammentano, secondo la lettera dello stesso Giacomo apostolo (2, 17), che la recentissima di Lionello Puppi, LaFenice (memoria, fuoco, memoria), ...
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