ARCIMBOLDI, Giuseppe
Elena Povoledo
Nato a Milano nel 1527, da nobile famiglia, era figlio del pittore Biagio (amico di B. Luini), e da lui fu educato in un ambiente che risentiva sia della tradizione [...] Conforta l'inesauribile fantasia del pittore, e l'infinita varietà dei motivi, uno stile tecnicamente sicuro, dal colorito vivace e minuzioso.
Delle numerose composizioni dipinte dall'A. e in gran parte disperse nel sacco di Praga del 1648, poche sono ...
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TARSO (ass. Tarzi; Tarzu; Ταρσός; Tarsus)
P. D'Amelio
Antica città della Cilicia sul fiume Cidno. Come pretesi fondatori di T. figurano nella tradizione classica e locale cilicia Sennacherib, Sardanapalo, [...] autonomia, a T. risiedevano principi locali, vassalli del Gran Re, che portavano il nome dinastico di Syennesis. Questa la ceramica acquista un carattere indigeno indipendente con grande varietà di stili e tecniche, malgrado evidenti legami con Siria ...
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WHITHORN
J. Higgitt
(Candida Casa nei docc. medievali)
Cittadina dell'estremo S-O dell'od. Scozia, nella regione di Dumfries e Galloway.W. fu uno dei primi centri della cristianità nella Britannia settentrionale. [...] nelle immediate vicinanze. Queste sculture utilizzano una varietà limitata di decorazioni a intreccio e possono di s. Niniano in versi medioscozzesi afferma che intorno al 1400 un gran numero di pellegrini giungeva a W. anche da luoghi lontani, quali ...
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CARONNI, Paolo
Clelia Alberici
Nato a Monza il 26 genn. 1779, visse a Milano; frequentò, all'Accademia di Brera, la scuola d'incisione diretta allora da Giuseppe Longhi, suo concittadino e cugino, e [...] si dedicò fin dagli esordi anche alla produzione di ritratti, in gran parte incisi da proprio disegno. Quattro ne eseguì per la render le carni o la morbidezza di una pelliccia, la varietà dei broccati e dei pizzi, l'ondulazione delle parrucche, la ...
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Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. iv, pp. 860-870)
R. Gnoli
Si raccolgono qui talune osservazioni sull'impiego dei marmi in età romana e protobizantina e sulla loro provenienza [...] cave di un gabbro dioritico o metagabbro assai diffuso (palazzi del Palatino, Villa Adriana, ecc.), il cosiddetto "granito verde della sedia" (varietà a macchia grande e minuta) nel quale, come dimostra il toponimo, è da vedere l'antico "ofite". Dal ...
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TEHERAN
R. Ghirshman
Collezioni archeologiche. - A) Museo Archeologico. - Il museo di T. fu aperto nel 1937. Esso comprende diverse collezioni.
Ricchissime collezioni di materiale preistorico proveniente [...] che avevano rovinato i ricchi mobili in avorio scolpito. Una gran parte degli oggetti d'oro venne fusa (si parla di arrivato a formare un insieme che può rivaleggiare per scelta e varietà con i migliori musei. La sua collezione abbraccia tutti i ...
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LEVI, Isacco Gioacchino
Federico Trastulli
Nacque a Busseto, presso Parma, il 2 nov. 1818 da Angelo e da Sara Fano. Le prime notizie sulla sua formazione si hanno a partire dagli anni Quaranta, quando [...] parti pienamente illuminate e altre in penombra. Invece la varietà tipologica e fisionomica del L. sembra derivare dall'accostamento e membri della sua famiglia, opere oggi conservate in gran parte presso il Museo civico di Busseto.
Nel 1856 si ...
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Anglosassoni, Arte degli. Vetri
D. Whitehouse
VETRI
Benché il vetro venisse usato in Inghilterra fin dall'inizio del periodo anglosassone, non c'è prova di continuità di produzione dall'epoca della [...] Harden, 1956), tutto il vetro del primo e gran parte di quello dell'ultimo periodo anglosassone, a questi luoghi hanno rivelato che il vetro era soffiato a canna e in una varietà di colori comprendente il verde, il blu, il giallo e il marrone. ...
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DOMENIGHINI, Francesco
Luciano Anelli
Nacque a Breno (Brescia) il 5 ott. 1860. Fu dapprima garzone in una forneria; nel capoluogo camuno frequentò il pittore bergamasco Giuseppe Rota, che dipingeva [...] le proprie emozioni, i lavori eseguiti, che tuttavia sono andati in gran parte distrutti (Begni Redona, 1985, p. 201). Di essi dà la Banca di Valle Camonica a Breno. Talvolta la varietà stilistica e ideale lo portava ad abbandonare l'ispirazione ...
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Vedi PONTICI, Vasi dell'anno: 1965 - 1996
PONTICI, Vasi
E. Paribeni
Gruppo di vasi che per generale consenso vanno inseriti nella produzione ceramica etrusca. Il nome è dovuto a una anfora del Vaticano [...] inferiori hanno figurazioni animalesche o motivi vegetali. Nella varietà di influssi che è stata notata in questi vasi pittori principali, di cui il primo il Pittore di Paride è di gran lunga il più fecondo e il più ricco di qualità artistiche. Lo ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...