MALAGA
S. Alcolea Gil
MÁLAGA (lat. Malaca; arabo Mālaqa)
Città della Spagna meridionale, in Andalusia, posta al centro di una baia prospiciente la costa del Marocco.In origine colonia punica, a partire [...] M. nei secoli della dominazione nasride i celebri vasi ornamentali del tipo c.d. Alhambra, che traggono il nome dal palazzo di Granada, la cui forma, simile a un'anfora, con grande collo a campana e due anse lisce ai lati, presenta alcune varianti. L ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] del tipo cuerda seca di Toledo e Siviglia, o a lustro metallico dorato di Manises. Seguirono le tradizioni musulmane anche i vetri di Granada del sec. 16°, fabbricati a Puebla de Don Fadrigue o a Castril de la Peña, i mobili decorati a intarsio e le ...
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Pittore (n. forse a Haarlem 1415 circa - m. Lovanio 1475). Si stabilì a Lovanio nel 1447 ma solo dal 1457 un'ampia documentazione lo mostra maestro affermato, in contatto con letterati e teologi della [...] la critica attribuisce alla sua giovinezza (Scene della vita della Vergine, Madrid, Prado; trittico con la Deposizione dalla Croce, Granada, Capilla Real; Deposizione nella tomba, Londra, Nat. Gall.), B. risulta vicino, per tratti stilistici e motivi ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] con le opere rigidamente neoscolastiche (Tratado de la victoria de sí mismo, 1550) di M. Cano, con le predicazioni di L. de Granada (Guía de pecadores, 1556; Introducción al símbolo de la fe, 1583-85) e di J. de Ávila (Audi, filia, 1557), si assiste ...
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Pseudonimo dell’artista spagnolo Samuel Marìn (n. Elche 1980), conosciuto per le sue immagini a silhouette nera che animano i muri di molti luoghi nel mondo. Vive e lavora tra Murcia e Madrid. Adolescente, [...] e i graffiti, interessi che lo portano a conseguire il diploma presso l’Accademia di belle arti di Granada. Gli interventi di S. sono caratterizzati dal forte impatto visivo di sagome interamente nere a carattere prevalentemente antropomorfo ...
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morésco, stile Modalità decorative e architettoniche caratteristiche della cultura araba dell'Africa del Nord e della Spagna a partire dalla seconda metà dell'11° sec., quando le tradizioni iberiche classiche [...] ), i rivestimenti di ceramica smaltata, la fantasia delle membrature architettoniche, cui fa riscontro la semplicità lineare degli impianti. Tra i maggiori esempi di architettura moresca, l'Alhambra di Granada e la Grande moschea di Siviglia. ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] (Andrei, 1871, pp. 38 ss.), impegnato nel 1515 ad ultimare le tombe dei re cattolici per la cappella reale di Granada. Possiamo supporre che Michelangelo alluda al F. quando scrive: "Richordo, chome oggi, questo di venti uno di giennaio mille cinque ...
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FANCELLI, Pandolfo
Sandro Bellesi
Figlio dello scalpellino settignanese Bernardo, nacque, probabilmente a Mantova, intorno all'ultimo decennio del sec. XV. Avviato alle arti plastiche nella bottega [...] alcuni rilievi per il monumento funebre di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia nella cappella reale della cattedrale di Granada (1517). Dopo la morte di Domenico (1519) il F. entrò in contatto con lo scultore B. Ordóñez, impegnato in quel ...
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Scultore (Burgos 1490 circa - Carrara 1520). In gioventù fu a Firenze, dove guardò all'opera di A. Sansovino e del giovane Michelangelo. Stabilitosi a Barcellona nel 1515, ripartì nel 1519 per l'Italia, [...] dopo la sua morte, da Pietro da Carona; il monumento di re Filippo e di Giovanna la Pazza, nella cappella reale di Granada, anch'essi terminati dopo la morte di O.; a Napoli l'altare Caracciolo nella chiesa di S. Giovanni a Carbonara. Progettò anche ...
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Pittore, scultore, architetto (Granata 1601 - ivi 1667), una delle personalità più significative del Seicento spagnolo. Si formò a Siviglia presso lo scultore J. Martínez Montañes e fu condiscepolo di [...] . Tra i dipinti ricordiamo la Madonna col Bambino e il Miracolo di s. Isidoro (Madrid, Prado), Storie della Vergine (Granada, Capilla Mayor); tra le sculture: il retablo di Labrija, il Bambino Gesù di Passione (Madrid, Confradia de los Navarros ...
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duende
s. m. inv. Fascino ammaliatore, talvolta venato di tristezza e inquietudine; estro ispiratore, creativo. ◆ Il «duende» ha perso Gades ma Gades - Antonio Esteve Ródenas in arte Gades, così come lo ribattezzò la sua prima, grande maestra...
zaino-bomba
loc. s.le m. Zaino contenente un ordigno esplosivo. ◆ è impossibile difendere migliaia di chilometri di coste e di cittadine. Nel 1996, ad esempio, l’Eta piazzò uno zaino-bomba nella famosa Alhambra di Granada. (Gian Antonio Orighi,...