WAGNER, Wilhelm Richard
Gastone Rossi-Doria
Nacque a Lipsia, nono figlio del pubblico funzionario K. W. Friedrich Wagner e di Johanna R. Pätz, il 22 maggio 1813; morì a Venezia il 13 febbraio 1883.
Sei [...] di Bellini, di Méhul ecc., da Königsberg a Riga W. ora soccombe ora violentemente reagisce. A Königsberg (1836-37) disegna una grandeopera in 5 atti: Die Hohe Braut, di cui lascia poi musicare il testo ad un amico, J. Kittl, sotto il titolo Die ...
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STRUMENTAZIONE
Alfredo CASELLA
. L'arte della strumentazione è basata sulla funzione espressiva, evocatrice e anche descrittiva del timbro (colore del suono) e fa parte integrante della creazione lirica [...] l'arte strumentale inaugurata da Weber, in Francia nuovi orientamenti si manifestavano con singolare vigore. Nel gruppo cosiddetto del grandopéra si stacca, e di parecchio, la figura di Meyerbeer, musicista che, per quanto lontano oggi dalla nostra ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] nazionale oscilla fra rimasticature francesi, consapevolmente o meno intrise dai modi del «grand-opéra» e dagli sviluppi del teatro lacrimoso, suggerimenti poetici, condizionati da lirici nostrani non sempre all’altezza del compito, ripensamenti ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] tutti i balli e balletti di corte, dal maestro di musica dei balli, J. H. Schmelzer). Intanto lavora già alla composizione del Pomo d'oro, l'opulentissima "grand'opera" nuziale (che però si farà solo nel '68); l'8 agosto, rinunziando a comporre l ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] Ricordi. E le mode artistiche d’oltralpe non si limitavano certo al teatro leggero. Il Grand-opéra di Jakob Meyerbeer e di Daniel Auber, l’«opera mastodonte» come si usava chiamarla, continuava a trionfare sui palcoscenici del periodo e influenzava ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] del matematico e filosofo moderno e il suo ruolo sociale ed economico. Nella ricostruzione di Frisi i Principia sono la più «grand’opera che sia mai stata scritta» (p. 81), mentre la Chronology è giudicata interessante ma aperta a dubbi e possibili ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] e delle sue leggi si succedono i soliti ‘luoghi comuni’ di stampo umanistico, sull’opera legislativa giustinianea «ammasso di leggi, monumento di una grand’opera mal eseguita», «confuso ammasso di assurdità e contraddizioni», espressione di una «sì ...
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CARLO di Tocco (K., , Ka., , Kar., , Karolus)
Giuliana D'Amelio
Glossatore civilista e longobardista, vissuto tra la seconda metà del XII e il principio del sec. XIII. L'appellativo di Tocco, paese del [...] attaglia questo tempo né con l'età dei… precettori e dello scolaro, ne con l'epoca in che sembra aver egli scritta la sua grand'opera", cioè l'apparato alla Lombarda datato tra il 1207 e il 1215. Non si poteva cioè immaginare che chi nel 1161 era già ...
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MORLACCHI, Francesco
Biancamaria Brumana
MORLACCHI, Francesco (Giuseppe, Baldassarre). – Nacque a Perugia il 14 giugno 1784 da Alessandro (1760-1818) e da Virginia Terenzi (1766-1834).
La presenza della [...] di Enrico V» di F. M., in Esercizi. Musica e spettacolo, n.s., I (1991), pp. 59-72; G. Ciliberti, Un esempio di «grandopéra» alla corte di Dresda: il «Raoul di Créquy» di F. M., ibid., pp. 47-58; Id., Alcune ipotesi su un esordio teatrale: «Il ...
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DANZI
Mauro Macedonio
Famiglia di musicisti di origine italiana.
Innocenzo (Innocente, Innocenz, Innozenz) nacque certamente in Italia intorno all'anno 1730, ma le scarse notizie biografiche di cui [...] : Der Calif von Bagdad), Monaco 1802, perduta; resta solo una romanza (edita a Monaco da Scherer, 1804); Iphigenie in Aulis, "grand'opéra", 3 atti, libr. di A. Zeno, Monaco, teatro di corte, 27 genn. 1807, perduta; Dido, melologo, libr. di ignoto ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...