LORENZI
Maurizia Cicconi
Famiglia di scultori, originari di Settignano, presso Firenze, e attivi nel corso del Cinquecento in Toscana, che ebbe tra i suoi rappresentanti di maggior rilievo Stoldo di [...]
Holderbaum (pp. 369 s. n. 4), che riferisce come l'opera risulti conclusa entro l'aprile 1548, sostiene che fu eseguita a Firenze lavorato, oltre che al già ricordato Esculapio, alla Fontana grande o di Ercole e alla Fontana del labirinto o di ...
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COMERIO, Agostino
Fernando Mazzocca
Nacque a Locate (od. Locate Varesino, provincia di Como) il 12 maggio del 1784 dal pittore Filippo e da Lauretana Benini di Faenza. Dopo aver seguito gli insegnamenti [...] col mutare delle vicende politiche non vennero mai eseguiti. Nel 1814 si recò a Parigi per studiare le opere allora raccolte nel "Grand Musée", e a Londra per vedervi i marmi del Partenone, appena trasportativi dalla Grecia.
Stabilitosi dopo il 1815 ...
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CASANOVA, Giovanni Battista (Zanetto)
Christoph H. Heilmann
Nacque a Venezia da Gaetano e da Giovanna (Zanetta) Farussi, entrambi attori, il 2 novembre del 1730 (secondo il registro battesimale della [...] si recò a Venezia con "l'ex-juif Guarienti, grand connaisseur en tableaux" (secondo le memorie di Giacomo, II Malerei um 1800, II, München 1928, pp. 79, 82, 85, 144; L'opera del genio ital. all'estero, E. Lavagnino, Gli artisti ital. in Germania, III ...
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STAVELOT
B. Evrard-Neuray
(fiammingo Stablo; Stabelaco, Stabulaus nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio orientale, in provincia di Liegi (dip. Verviers), disposta ad anfiteatro sul versante settentrionale [...] Parigi, Mus. Nat. du Moyen Age, Thermes de Cluny), sembra anch'esso provenire dall'abbazia di Stavelot. Quest'opera, di grandi dimensioni, in rame sbalzato e dorato, si differenzia da altri esemplari precedenti per l'assenza di policromia: gli smalti ...
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FIDANZA, Gregorio
Daria Borghese
Figlio di Filippo, fratello di Francesco e Giuseppe, nacque a Collevecchio (ora in prov. di Rieti) nel 1754, come risulta dai documenti (Roma, Arch. stor. del Vicariato, [...] personaggi che dalla Polonia si recavano a Roma per il grand tour e talvolta si adoperò anche in qualità di mercante chiamata in causa per decidere se il dipinto fosse un'opera del Seicento (l'attribuzione al Dughet non venne ulteriormente sostenuta ...
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COPPEDÈ, Adolfo
Mauro Cozzi
Terzogenito dell'intagliatore Mariano e di Antonietta Bizzarri, nacque a Firenze il 29 apr. 1871. Terminate le scuole tecniche, dal 1888 frequentò la Scuola professionale [...] Ludovica de' Medici. la munifica donatrice di molte delle opere d'arte raccolte agli Uffizi. Il C. morì a Parugiano in Arte e storia, XXXIV (1915), pp. 216 s.; I nuovi grandi locali dell'Alitambra di Firenze, in L'Architettura italiana, XVI (1921), p ...
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VEZELAY
L. Cabrero-Ravel
VÉZELAY (lat. Viseliacum)
Città della Francia sudorientale (dip. Yonne), nella regione storica della Borgogna.
V. prende origine da un monastero femminile fondato probabilmente [...] , dei leoni e di Lazzaro; il terzo, che opera nelle campate orientali della navata, deriva dal Maestro di et ses fondations monastiques, Auxerre 1946; F. Salet, Essai d'interprétation du grand tympan de Vézelay, BSNAF, 1947, pp. 62-69, 262-268; F. ...
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PAZZI, Arturo
Giovanni Duranti
PAZZI, Arturo. – Figlio di Roberto, commerciante, e di Luigia Germiniasi, nacque a San Martino dall’Argine, nel Mantovano, il 19 settembre 1867.
Terminati gli studi primari [...] per la minuscola facciata una soluzione di grande unitarietà, dominata da un colossale arco d Pazzi; Casa dell’Immobiliare-villino Vitale, in Roma nuova. Rassegna d’opere edilizie moderne di Roma (suppl. mensile de L’Italia industriale artistica), ...
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PODESTI, Giulio
Fabrizio Di Marco
PODESTI, Giulio. – Nacque a Roma il 10 luglio 1842, primogenito di Francesco, pittore, e di Clotilde Cagiati.
Dopo aver frequentato il collegio Nazareno, dove si diplomò [...] Orfeo, via A. Depretis (1887-88, demolita); Grande Albergo, Frascati (1888); caffè Aragno e negozio -1905), Roma 1974, ad ind.; G. Morolli, I palazzi Caprara e Baracchini e l’opera di G. P., in F. Borsi - G. Morolli, I palazzi della Difesa, Roma ...
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GROSSO, Giacomo
Tiziana Musi
Nacque a Cambiano, presso Torino, il 25 maggio 1860 da Guglielmo e Giovanna Vidotti, nono di undici figli. Le difficili condizioni economiche (il padre era falegname) condussero [...] (Torino, Galleria civica d'arte moderna), che traeva spunto dalla Storia di una capinera di G. Verga.
Di grandi dimensioni, l'opera riscosse un notevole successo (fu acquistata dall'allora sindaco di Torino E. Balbo Bertone di Sambuy) e suscitò vivo ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...