COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] Seriamente ferito, solo a stento riuscì a rifugiarsi nell'atrio del Grand Hotel, dove poi rimase a letto per quasi tre mesi. Il l'operosità per il teatro del C., autore di libretti d'opera: Doña Flor,Colomba,Fortunio e Cimbelino per N. van Westerhout, ...
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Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] il foco e degrignando e denti» (II, xi, 29), che richiama le «grand’ali» di «vipistrello» di Lucifero e il suo «graffiar» i dannati di i tratti municipali, testimoniati dalle stampe più antiche dell’opera, quella del 1487 in due libri e quella del ...
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FIUMI, Lionello
Riccardo D'Anna
Nacque il 12 apr. 1894 a Rovereto da Giovanni, professore di chimica, e da Cristina Peratoner, milanese. Nel 1908 la famiglia si trasferì a Verona. Al periodo che corre [...] che giudicò la più grande soddisfazione letteraria della sua vita: il Grand prix international de poèsie italiennes, Paris 1930; Scelta di giudizi critici ital. ed esteri sulle singole opere poetiche di L. F., in L. Fiumi, Poesie scelte, Milano 1934 ...
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Nacque a Torino il 1° ott. 1872, in una famiglia israelita, unico figlio di Giacomo e di Maria Esmeralda Todros, di nazionalità francese.
Il nonno paterno, Abramo, protomedico del bey di Tunisi, aveva [...] accademico dei Lincei (1878) e pubblicò la sua opera principale, L'Egitto al tempo dei Greci e dei tardi - redasse le voci su Napoleone I e i Napoleonidi per il Grande Dizionario enciclopedico UTET (1937, VII, pp. 1100-1150). A coronamento dei ...
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BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] dello stesso di Breme, che gli rispose nel suo Grand Commentaire sur un petit article par un vivant remarquable Marioni, F. B. (1785-1821), 2 voll., Arezzo 1897; M. Baldini, L'opera lirica di F. B., Cortona 1905; A. Ottolini, Sulla morte di F. B., in ...
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Arrabal, Fernando
Bruno Roberti
Scrittore, drammaturgo e regista cinematografico spagnolo, naturalizzato francese, nato a Melilla (Marocco spagnolo) l'11 agosto 1932. Ha riversato sulla scena e sullo [...] in Italia solo nel 1972 con il titolo Il paese incantato), opera prima di Alejandro Jodorowsky su adattamento dello stesso A. da un come Guernica, L'enterrement de la sardine, Le grand cérémonial, Le couronnement, A. scrisse due film per ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] Parigi e si stabilì definitivamente in Provenza.
Opere
Rivelò fin dalla prima raccolta, Douze petits écrits altro: Proêmes (1948); La rage de l'expression (1952); Le grand recueil (3 voll., 1961), che riunisce anche parte delle poesie precedenti ...
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Scrittore ed etnologo francese (Parigi 1901 - Saint-Hilaire, Essonne, 1990). Formatosi nell'ambito del surrealismo, in seguito se ne dissociò, privilegiando il racconto autobiografico inteso come viaggio [...] al Collège de sociologie e dal 1946 fu redattore di «Les temps modernes». Nel 1980 rifiutò il Grand Prix national des Lettres.
Opere
Gli esordi letterari, le raccolte poetiche Simulacre (1925); Le point cardinal (1927); Glossaire, j'y serre mes ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] 1888) e Choses vues (1887 e 1900; ultima ed. accresciuta, 1913), notazioni e ricordi personali d'una grande efficacia e di vivo interesse. Se le opere scritte dopo l'esilio sono viziate dall'enfasi verbale cui il poeta indulgeva ormai senza freno, lo ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] , si avvicina per il canto e le musiche, per la varietà, la ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatro d'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. La salute di M., che era afflitto da un male incurabile, veniva ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...