Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] , in D. il brutto è fermamente tale: e la bellezza poetica che da esso nasce è frutto della certezza, morale L'infinitamente piccolo e sfuggente e labile, e l'infinitamente grande ed eterno. Eppure, sotto questa immensamente varia materia, si ...
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Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] Povertà e dell’Agio: la sua aspirazione suprema è verso la bellezza, che può manifestarsi tanto nella forma fisica quanto in quella spirituale Leone Ebreo, Giordano Bruno); mentre un nuovo grande tentativo di conciliare la teologia cristiana dell’a ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] ripresa di una ballata [Giunta]) e Conoscer sé, a voler esser grande (sei versi, da una canzone morale); e quasi certamente - " "siciliana", ma un sentimento ben più limpido di come la bellezza "appaia" in forma di luce, nell'attimo irripetibile: " ...
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luce
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
Guido Di Pino
– In un passo del Convivio D. afferma che l'usanza de' filosofi è di chiamare ‛ luce ' lo lume, in quanto esso è nel suo fontale principio... ‛ [...] luce de la sua [di Beatrice] umilitate / passò li cieli (Vn XXXI 10 21), e 'l piacere de la sua bieltate / ... divenne spirital bellezzagrande, / che per lo cielo spande / luce d'amor (XXXIII 8 24); l. d'amore anche in Rime XC 16, LXVII 65 (in quest ...
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per
Aldo Duro
La preposizione ha in D. un totale di 3320 ricorrenze: 1386 nella Commedia, 220 nella Vita Nuova, 236 nelle Rime, 1161 nel Convivio, 282 nel Fiore, 35 nel Detto. Non è mai presente, nelle [...] Cv I II 14 grandissima utilitade ne segue altrui per via di dottrina.
1.2. Include talora l'idea della dispersione: spirital bellezzagrande, / che per lo cielo spande / luce d'amor (Vn XXXIII 8 23); per le parti quasi tutte a le quali questa lingua ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] ', con un traslato assai perspicuo in Vn XXXIII 8 20 'l piacere de la sua bieltate / ... divenne spirital bellezzagrande; Rime LVIII 7 Tu, Violetta, in forma più che umana, / foco mettesti dentro in la mia mente, / col tuo piacer ch'io vidi; XCI ...
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salire [salavam, ind. imperf. I plur.: cfr. Petrocchi, Introduzione 429-430;. sarria, cond. pres. III singol., per sincope e assimilazione da ‛ saliria ': cfr. Petrocchi, ad l.; saglia, cong. pres. III [...] (si ricordi il passo di Vn XXXIII 8 20 'l piacere de la sua bieltate, / partendo sé da la nostra veduta, / divenne spirital bellezzagrande). In III XIV 15 Per le quali tre virtudi si sale a filosofare a quelle Atene celestiali, vale a significare il ...
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Quantunque volte, lasso! mi rimembra
Mario Pazzaglia
. - Canzone di due stanze (Vn XXXIII 5-8; schema 6 + 7 AbC, AcB: BDEeDFF, con concatenatio e combinatio), presente nella tradizione ‛ organica ' [...] cagione di desiderio e di pianto, come ogni bene legato a un ritmo di contingenza, diventa schermo della spirital bellezzagrande (v. 22); il lamento che nel sonetto si estendeva alla compartecipazione corale dei ‛ cor gentili ' è prima ricondotto a ...
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GRANDE, Adriano
Massimiliano Manganelli
Nacque a Genova il 1° luglio 1897, figlio di Romolo, un sarto piemontese immigrato in Liguria, e di Salvina Seghezze. Non condusse studi regolari, pertanto la [...] dall'"aridità" del paesaggio ligure e dalla bellezza che ne scaturisce all'improvviso, si inscrive evidentemente (Roma), primo di una serie di testi narrativi di non grande rilevanza. Inviato in Albania con l'incarico di fondarvi un istituto ...
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BELLEZZA, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nato a Bitonto (Bari) il 17 febbr. 1888, apprese i primi elementi di teoria musicale dal padre e iniziò giovanissimo lo studio del violino vincendo una borsa di studio [...] nel penetrare e riprodurre nella luce migliore le più riposte bellezze dello spartito straussiano. Più che un direttore la critica riconobbe in lui un prezioso collaboratore del grande musicista. Ancora nello stesso anno e sempre al Costanzi preparò ...
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bellezza
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito: la b. è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori umani (Foscolo). In partic.: a. Di...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...