MEZZOGIORNO, QUESTIONE DEL
Raffaele Ciasca
. È stata una delle più complesse questioni che abbiano agitato la vita italiana dopo l'unificazione del regno. Non sospettata nei primi decennî dopo l'unità [...] la malaria; dall'altro, lo spostarsi delle grandi vie commerciali, della ricchezza e della civiltà dalle regioni meridionali verso l'Europa centrale, il secolare prevalere del grave feudalismo e del dispotismo nel Mezzogiorno, quando altrove questi ...
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GIUSEPPE Bonaparte, re di Napoli, poi re di Spagna
Piero Pieri
Nacque il 7 gennaio 1768 a Corte, poco più d'un anno e mezzo prima del suo grande fratello Napoleone. Fu dapprima, grazie a una borsa di [...] Napoli, e dal 30 marzo G. prese a governare. In poco più di due anni di regno si compirono grandi cose, prima fra tutte l'abolizione della feudalità, così che Murat trovò poi la via molto spianata nel campo delle riforme. Nominato il 7 luglio 1808 re ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] Nella politica interna le conseguenze della trentennale lotta delle Due Rose, che aveva stroncato e dissanguato la grande nobiltà feudale mentre ancora una nuova forte classe terriera e industriale non si era formata, insieme col malcontento diffuso ...
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GUERRA, arte della
George MONTANDON
Alberto BALDINI * Romeo BERNOTTI ltalo BALBO
La lotta - antica come l'uomo in quanto manifestazione di forza intesa a facilitare il soddisfacimento di desiderî [...] al loro seguito per imprese di guerra. Ma poiché nel regime feudale la sovranità era sminuzzata fra i "signori" di diverso ordine, mezzi di attacco, assai a lungo.
Il grande tentativo compiuto dalla feudalità di condurre, con le crociate, imprese a ...
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SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] sostituzione di uno stato moderno all'antico stato feudale, anche se non era ancora scomparsa l'organizzazione feudale, che appare più che non in Piemonte, evidente nella Savoia, con quelle grandi e potenti case signorili, annidate nelle impervie ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] quanto non potessero più fare le vecchie ideologie religioso-feudali, nel loro bisogno di foggiarsi ideali di vita ., le credenze magiche e astrologiche che hanno tuttora un peso così grande nella vita dei singoli come delle folle, e che si esprimono ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] elementi, scemò i poteri del viceré e allargò vieppiù i gradi di successione feudale e diminuì il "relevio" (tassa di successione nel feudo) e conferì il "grandato" alla città (la rappresentanza della capitale), soddisfece pure o tentò di soddisfare ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] da Viterbo. Nel sec. XV Avignone ed Aix furono due grandi centri della pittura europea e vi affluirono artisti da tutti i paesi in autorità effettiva, anche a causa del forte sviluppo della feudalità nel paese.
Ai primi del sec. XII la Provenza passò ...
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NOBILTÀ
Giovanni SABINI
Giuseppe CARDINALI
Cesare MANARESI
. Un fenomeno costante in quasi tutte le forme di società politiche, fino dai tempi più remoti della storia, è l'esistenza di gruppi più [...] durante e dopo il periodo delle signorie. I principi, grandi vassalli dell'Impero, in virtù della loro qualità di vicarî nel seguente l'uso di fare concessioni di simili titoli non feudali anche a sudditi non proprî, come ad es., fecero largamente ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] , che acquista un'autorità preminente e assoluta nella città; ora proviene dall'aristocrazia feudale del territorio o, in genere, dall'esercizio delle armi, come i grandi capi dell'età di Federico II e di Arrigo VII, i condottieri del Quattrocento ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...