Città, Regno di Sicilia
Giovanni Vitolo
I trent'anni compresi tra la scomparsa di Guglielmo II (1189) e la celebrazione della Curia generale di Capua da parte di Federico II nel dicembre del 1220, che [...] Tutto questo valeva però anche per gli esponenti della feudalità e del mondo ecclesiastico, ai quali ugualmente la volontà 1250 si vennero così delineando all'interno del Regno tre grandi poli: l'area campana incentrata sul triangolo Capua-Napoli- ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] monasteri Sublacensi, su Le relazioni del monastero sublacense col papato, la feudalità e il comune dell’Alto Medio Evo e su Gli «Annales quanto il «francescanesimo», che veniva esaltato «come un grande fiume che convoglia con i detriti i germi della ...
Leggi Tutto
CARLO di Tocco (K., , Ka., , Kar., , Karolus)
Giuliana D'Amelio
Glossatore civilista e longobardista, vissuto tra la seconda metà del XII e il principio del sec. XIII. L'appellativo di Tocco, paese del [...] , ne con l'epoca in che sembra aver egli scritta la sua grand'opera", cioè l'apparato alla Lombarda datato tra il 1207 e il 1215 de aliorum, Lomb.II, 34, 8, sulla giurisdizione feudale).
Anche la fortuna dell'opera longobardistica di C. seguì la ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] che non tollerava vincoli particolaristici, anche l’arbitrio feudale venne sentito come pericolo politico da combattere.
Come disse andò a Vienna. A Napoli inizialmente l’Istoria, per il grande suo successo, aveva messo in evidenza l’autore, che ...
Leggi Tutto
VENTIMIGLIA
Pietro Corrao
– Vasto e articolato lignaggio dell’aristocrazia siciliana, di origine ligure, radicato principalmente nel territorio montano delle Madonie con ininterrotta continuità dal [...] (1259-60); nel 1258 fu investito delle Petralie con il grande feudo di Bilici (e i suoi estesi seminativi), di Gratteri e avvio della contestata inchiesta sulla legittimità dei titoli feudali commissionata al maestro notaio della Cancelleria Giovan ...
Leggi Tutto
RUSSO, Vincenzo
(Vincenzio).
Anna Maria Rao
– Nacque a Palma (provincia di Terra di Lavoro), nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli [...] scritti sotto la tirannia, o almeno leggerli con grande cautela; che il commercio in democrazia non solo non , ad ind.; G. Galasso, La Memoria di V. R. sull’abolizione della feudalità nel 1799, in Id., La filosofia in soccorso de’ governi, 1989, pp. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercantilismo
Cosimo Perrotta
L’equivoco sul mercantilismo
Il mercantilismo è il pensiero economico dominante, con alcune eccezioni, dai primi decenni del 16° sec. ai primi decenni del 18°. Si tratta [...] pubblici – sono uniti dal comune interesse di emarginare la feudalità e la sua prepotenza. I mercantilisti sono appunto l’ interno ristretto. A questo si aggiunga il radicale cambiamento delle grandi rotte commerciali. Tra la fine del 15° sec. e gli ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre su uno scenario ancora segnato dalla contrazione demografica [...] , diplomatici, alla riduzione dello spazio politico della feudalità, oltre che al confronto con la Chiesa, e prendere il vento fino a 50-60 gradi, dalle forme arrotondate e con grande capacità di carico e quindi di autonomia. Nel 1418 è scoperta l’ ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michelangelo Schipa
Luigi Mascilli Migliorini
Michelangelo Schipa può considerarsi il rappresentante più significativo di una scuola storica che nel Mezzogiorno ereditò la passione civile della generazione [...] accampano da protagonisti i soggetti storici individuali e collettivi e le grandi forze ideali da cui essi sono spinti e di cui essi studi del periodo precedente il conflitto –I primordi della feudalità calabrese (1922), Il regno normanno (1933), Il ...
Leggi Tutto
D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] in Europa dalla conquista barbarica allo stabilimento della feudalità, in cui fu celebrata la monarchia costituzionale che cattolico. Imperocché il cattolicesimo è dottrina compiuta, la grande dottrina del genere umano. Il cattolicesimo perciò non è ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...