BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] "intervenire a difesa dell'individuo contro la tirannia della collettività", cioè contro la "nuova feudalità" delle "consorterie ferroviarie" e dei, grandi monopoli privati. Il B. coloriva il suo discorso con una venatura di filosofia industrialista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] quanto scelto dai sette elettori che ‘rappresentano’ la feudalità tedesca, il sacro romano imperatore (erede degli imperatori quella tonalità etico-religiosa che era invece preminente in altre grandi figure del tempo (si pensi a Dante Alighieri, a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] la libertà e l’autonomia della ragione, si abbattono la feudalità, i privilegi di nascita e le corporazioni.
Il Rinascimento l’uscita forzata e violenta del Paese dal circuito della grande cultura europea («Noi fummo come separati dalla vita degli ...
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BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] che sarebbe successo a B. nella marca; e d'altra parte non dovette essere un danno troppo grande, perché B. teneva legati a sé, forse anche da vincoli feudali, i tre nuovi marchesi. Anzi Aleramo, che fra i tre sembra gli sia stato il più legato ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] l'approvazione, avvenuta il 22 dicembre 1216, dell'altro grande Ordine mendicante, quello domenicano, altro elemento, di carattere , forse nel corso di repressioni di ribellioni della feudalità del Regno, cui era legata anche per vincoli familiari ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] pedagogico delle leggi, sia mettendolo per la prima volta a contatto con l'ambiente della massoneria, dove le grandi questioni del momento, la feudalità, la rappresentanza politica, l'uguaglianza, l'istruzione del popolo venivano affrontate con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michele Amari
Giuseppe Giarrizzo
Storico acclamato della Sicilia aragonese e musulmana, fu politico ‘nazionale’ e figura simbolo della lotta antitirannica e liberale.
La vita
Nato a Palermo il 7 luglio [...] fare una storia che cominciando dagli assalti del governo alla feudalità nostra, abbia termine al 1835. Però ho voluto scrivere del 1848 al governo delle finanze dell’isola. A valle la grande storia, storia di due conflitti che ora si traversano, ora ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] (24 maggio 1671).
Nei cattivi rapporti familiari, vissuti con grande disagio da C., sono state spesso individuate le ragioni dei Stati italiani che pretendeva legati a sé da antichi vincoli feudali (Toscana, ducato di Savoia, Modena, Mantova, Parma ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] Croce, che lo considerò una sorta di patetico difensore dell'assolutismo e dei vecchi e tramontati ideali feudali e aristocratici. Assume quindi grande importanza l'opera di W. Maturi, che al di là di qualsiasi polemica risorgimentale o di recuperi ...
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CAROLINA (Maria Annunziata) Bonaparte Murat, regina di Napoli
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Aiaccio il 25 marzo 1782, da Carlo e da Letizia Ramolino, settima degli otto figli viventi. Aveva appena undici [...] , et l'Empereur a son système et il veut que tu fasses partie du grand Empire… Il faut que tu montres l'exemple, mais ne va pas lui offrir il suo atteggiamento contrario alla opera eversiva della feudalità, da lei attaccata in difesa della ricchezza ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...