Powell, Dick (propr. Richard Ewing)
Francesco Costa
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Mountain View (Arkansas) il 14 novembre 1904 e morto a Los Angeles (California) il 2 gennaio [...] ottimista e raggiante, che volta le spalle alla Grande depressione per costruirsi un futuro migliore. Negli anni stessa linea, fu eccellente in Johnny O'Clock (1947; A sangue freddo) di Robert Rossen, in cui è il proprietario di una bisca ...
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Cobb, Lee J.
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Leo Jacoby, attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York l'8 dicembre 1911 e morto a Woodland Hills (California) l'11 febbraio [...] Lee Strasberg. Esordì nel cinema con North of the Rio Grande (1937) di Nate Watt, un western in cui interpreta la numerosi film tra cui il poliziesco Johnny O'Clock (1947; A sangue freddo) di Robert Rossen, il noir Thieves' highway (1949; I corsari ...
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Clooney, George
Gaia Marotta
Attore cinematografico statunitense, nato a Lexington (Kentucky) il 6 maggio 1961 da genitori irlandesi. Dotato di un sorriso accattivante e di uno sguardo magnetico, C. [...] e prodotta da Steven Spielberg. L'attore ha ottenuto un grande successo di pubblico con il ruolo contraddittorio e affascinante di Doug dalle sue interpretazioni successive. È stato un freddo colonnello dei servizi segreti nel thriller fantapolitico ...
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Regista cinematografico statunitense (n. New York 1966). Ha esordito alla regia con il documentario The Cruise (1998): ritratto di un eccentrico autista di autobus newyorkese, la pellicola ha ricevuto [...] l’Emmy Award e il primo premio dell’International Forum al Festival di Berlino. M. ha raggiunto il grande pubblico con Capote (2005, Truman Capote - A sangue freddo); il film gli è valso la nomination a Oscar, BAFTA e Directors Guild of America Award ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] caso la si rappresenterà in modo più distanziato, freddo, dando maggiore importanza al contesto ambientale, invitando lo sec. non sembra essere diminuito di molto rispetto ai grandi fasti degli anni Trenta del Novecento, non potrebbe probabilmente ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] luglio al teatro Palazzo di Montecatini, davanti a un pubblico freddo e distante, si ebbe un insuccesso: in programma Il chiavino azione vera non erano necessarie (R. Simoni), un grande attore sempre più grande di ciò che rappresentava (S. D'Amico), ...
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Testimonianze - Marlon Brando
Edoardo Albinati
Marlon Brando
Il Novecento ha declinato una quantità di tipi umani molto diversi tra loro e tutti raffigurati con la massima nettezza di profilo nel cinema. [...] Dove è però il proprio corpo a essere dissezionato. Crudelmente, freddamente. E forse è proprio a questo che alludevano i quadri confonderla con la vita… con il ritmo interiore che il grande interprete possiede sin dall'inizio."Le ore di lavoro sono ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] privata di Sherlock Holmes, di Billy Wilder). Del resto, non c'è grande scrittore del poliziesco, da A. Christie a G. Simenon, da S.S tregua) di John Boorman, In cold blood (1967; A sangue freddo) di Richard Brooks, La mariée était en noir (1968; La ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] , di Gordon Douglas e My son, John (1952; L'amore più grande) di Leo McCarey. La sua più tarda ed esplicita elaborazione è nel notevole came in from the cold (1965; La spia che venne dal freddo) di Martin Ritt è agli antipodi dei film di James Bond ...
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Six contes moraux
Piera Detassis
La boulangère de Monceau ‒ Six contes moraux, I (Francia 1962, La fornaia di Monceau, bianco e nero, 26m); regia: Eric Rohmer; produzione: Barbet Schroeder per Les Films [...] Rohmer è chiaro: "La parola francese moraliste non ha una grande connessione con la parola 'morale' […]. Un moraliste è . Se penso alla Tour Eiffel, lo dico". Quella notte nel freddo Natale di Clermont-Ferrand è però anche il punto di snodo della ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura superiore a quella normale, o superiore...