DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] grandi contrasti interni e che rischiavano continuamente di impoverire gli stimoli culturali Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP) e PCI, Le "scelte di campo" del 1947, in Sulla rivoluzione italiana, Torino 1978, pp. 196-206. Il ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] come conseguenza che la rivoluzione del proletariato, pur avendo inizio nei quindi il ruolo dei fattori politici e culturali nel configurare la struttura di classe di , anch'esse caratterizzate dalla presenza di grandi fiumi, cioè nelle valli del Nilo ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] la vittoria del proletariato. La larga partecipazione ebraica alla Rivoluzione bolscevica, il riconoscimento di autonomia culturale e amministrativa accordati alle altre minoranze etniche. Legato a gruppi intellettuali di paesi con grandi comunità ...
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Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava [...] rivoluzioneproletaria. I Comuni dovranno essere distrutti dal proletariato si alimentano di numerosi fattori culturali e organizzativi. A Venezia, La Tav. 10 rende bene questa impressione di grande incertezza nell’elettorato: metà del centro storico ( ...
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Democrazia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Democrazia
sommario: 1. Introduzione. 2. La democrazia come valore. 3. Evoluzione dell'esigenza democratica. a) Garanzia della libertà. b) Strumento di [...] a mascherare, dietro il prestigio di un grande nome, una realtà molto meno rispettabile.
Ma dell'evoluzione tecnica, economica e culturale che tramite i mezzi di scomparsa del proletariato in una società in cui la rivoluzione aveva eliminato le ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] prende le distanze. L'aver auspicato forme di rivoluzioneproletaria, la soppressione della proprietà privata, l'abolizione del del capitalismo. Abolite le grandi metropoli, le città sono diventate nodi di relazioni culturali e sociali, dello Stato ...
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Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] intero corpo di una grande società sia diviso in due o tre grandi sette. [...] Ma di dissenso e di rivoluzione.
Si sono avanzate né ‛borghese' né ‛proletaria', bensì umana. Molti hanno coniuge, portentose possibilità culturali per la vita spirituale ...
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Industrializzazione
Paul Bairoch
Introduzione: una doppia definizione e una doppia finalità
La definizione del termine 'industrializzazione' è a un tempo semplice e complessa: semplice, in quanto le [...] grandi difficoltà, un tipo di vita soddisfacente. E poiché la rivoluzione 'espansione nella produzione di questo bene culturale. Con la terza fase siamo in metà del XX secolo costituisce l'equivalente del proletario della seconda metà del XIX - il che ...
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Il canto sociale dai Dischi del sole alle posse
Antonio Fanelli
Fili da riannodare
Il ‘fare musica’ in forme collettive e condivise svolge una funzione sociale preziosa nel delineare identità di gruppo [...] dei fatti culturali, il fulcro teorico della rivoluzione gramsciana negli musica dal testo, per cui degli inni proletari conosciamo gli autori, da Pietro Gori ( voleva stare per conto suo e non ricordo grandi slanci per trovare un’unione. Forse ci fu ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] delineava una visione della "rivoluzioneproletaria", il cui nucleo essenziale, classe operaia poteva unire a sé le grandi masse contadine immesse dalla guerra sulla scena utilizzare nelle battaglie politiche e culturali che si proponeva di dare ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...