Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] linguaggi discordi: l'unità poetico-culturale non si mantiene più per Piave si sposavano ad alcuni tra i più grandi momenti musicali dell'Ottocento, e il Berchet seducente. Il fatto è che la rivoluzione della « Scapigliatura » fu soprattutto formale e ...
Leggi Tutto
Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] Roversi, autore del resto culturalmente vicino a Pasolini. L’ mettere il nome di una rivoluzione laica, perché tutto torni50 Ivi, p. 99.
22 Cfr. J. Burckhardt, L’età di Costantino il Grande, ed. it. Firenze 1957, pp. 377-378.
23 Cfr. G. Gadberry, ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] Ambito, quello in questione, di grande complessità, non solo per la pluralità di stagioni culturali e di eventi a cui occorre del melodramma e per l’altro dal ritardo di quella rivoluzione estetica che, tra anni Settanta e Novanta dell’Ottocento, in ...
Leggi Tutto
Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] culturale, quasi non tradisse - anche, e in ispecie, nel «greco» Winckelmann - un diverso intendere e sentire, il clima storico del romanticismo, della rivoluzione in cui vibrano gli ultimi echi della grande filologia germanica e i preludi alla crisi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] suo vicino di casa, lo ricordi come «grande letterato quasi in ogni scienza», oltre che, la denuncia dei limiti anche culturali di chi ha tanto impoverito il alla narrativa.
Negli anni in cui la rivoluzione industriale si affacciava anche in Italia, ...
Leggi Tutto
Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] provincie sottomesse a Venezia. Ben più grande e profonda fu la loro efficacia di periodici negli anni che videro l'alba della rivoluzione francese. A Modena la logica che portava sono le opere sulla storia culturale, di cui ricorderemo soltanto DAVID ...
Leggi Tutto
LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] alla pace dopo lo sconvolgimento della Rivoluzione. Da ciò l'immagine idilliaca , oggetto di una nostalgia culturale e morale le cui motivazioni città di dimensioni umane: "un misto di città grande e di città piccola, di cittadino e di villereccio ...
Leggi Tutto
MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] due principi, da cui si desumono la grande importanza che il M. attribuiva all'apprendimento che da un'adesione a un progetto culturale, tanto che nessuna delle edizioni del M resto pienamente consapevole della rivoluzione che stava suscitando. ...
Leggi Tutto
Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] La chiusura politica e culturale sopravvenuta alla lacerazione prodotta dalla rivoluzione francese e allo sconvolgimento .
Può dirsi in un certo senso (ma la virtù dei grandi poeti sembra essere quella di offrirci un’esperienza estrema, vuoi di ...
Leggi Tutto
CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] dai protagonisti stessi della Rivoluzione francese, continuava a esercitare un grande fascino, nel clima - Sull'opera svolta come gonfaloniere di Pesaro e promotore di istituzioni culturali e filantropiche cfr. i necrologi cit. all'inizio. Sui suoi ...
Leggi Tutto
rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
metamediale
agg. Che va al di là del mezzo comunicativo. ◆ Per il prof [Jeffrey T. ] Schnapp «Ci troviamo in un momento di grande effervescenza culturale e tecnologica intorno ai mondi virtuali. […] Mentre le prime ondate della rivoluzione...