DURAZZO, Giacomo Filippo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 4 nov. 1589, primogenito di Agostino e di Geronima Brignole di Antonio.
Tre dei cinque fratelli del D. (Francesco [I], Francesco [...] infatti sembrava incarnare lo spirito intraprendente e imprenditoriale dei Durazzo, tutto teso a perseguire un disegno di grandezza che consentisse alla famiglia di inserirsi ai vertici dell'aristocrazia genovese, accentuando in tale direzione le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] questo anche la sua voglia incontenibile di stupire i suoi interlocutori e di rendere evidente la sua superiorità, la sua grandezza e anche il suo disdegno per le convinzioni e gli atteggiamenti accettati solo per abitudine (una delle sue bestie nere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] e la Summa terminorum metaphysicorum, mentre le altre opere hanno un carattere scientifico o etico. E qui sta la sua grandezza, a giudizio di Tocco, che ha sempre ritenuto fondamentale per la filosofia confrontarsi con gli altri saperi, e le scienze ...
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CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] orientale dell'Araboinpreghiera, acquistatodal re e oggi al Museo di Capodimonte, e Il boia raffigurato a grandezza naturale, ricordato dal Targioni Tozzetti (1929) come "pittura forte, dalle pennellate larghe, sicura, disegnata magistralmente ...
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BELLAVITIS, Giusto
Nicola Virgopia
Nacque il 22 nov. 1803 a Bassano (Vicenza) dal conte Ernesto e da Giovanna Navarini.Ricevette la prima istruzione dal padre, funzionario nel municipio di Bassano, [...] , essendo un metodo puramente geometrico, èsenz'altro uno dei mezzi più semplici e immediati per rappresentare le relazioni di grandezza e di posizione e il B. diede, in forma breve ed elegante, soluzione a svariatissimi problemi. Tale metodo, però ...
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BIMBI, Bartolomeo
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Nicolò, nacque a Settignano il 15 maggio 1648; nel 1661 circa entrò alla bottega di Lorenzo Lippi, dove rimase fino alla morte del maestro (1665); di [...] sono i ritratti). Singolare testimonianza dell'interesse scientifico tanto vivo negli ultimi Medici, il B. dipinge a grandezza naturale frutta spropositate, o animali con due teste portati dai contadini al granduca, gli uccelli migratori bloccati ...
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Famiglia di astronomi e geodeti di origine italiana, trasferitasi in Francia. Gian Domenico (Perinaldo, Imperia, 1625 - Parigi 1712), fu il capostipite della famiglia e il suo più illustre componente. [...] alla misurazione dell'arco di meridiano passante per l'osservatorio (meridiano di Francia) per la determinazione della grandezza e forma della Terra. Gli succedette nella direzione dell'osservatorio il figlio Giacomo (Parigi 1677 - Thury, Oise ...
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Giurista (Tolosa 1522 - Bourges 1590). Studiò a Tolosa, ma fu soprattutto nella sua educazione umanistica un autodidatta. Cominciò a insegnare a Tolosa (1547); insegnò poi a Cahors (1554-55), a Bourges [...] implacabilmente all'indirizzo di Bartolo, che copriva di dispregio. Questo atteggiamento polemico, che nascondeva al C. la grandezza dello sforzo ricreatore della scuola bartoliana, segnò pure i limiti dell'indirizzo cuiaciano: il quale prevalse in ...
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Filosofo (m. 1380 circa); fu all'università di Oxford, prima fellow del Merton College, poi del Queen's College e, dal 1371, cancelliere dell'università. È autore di celebri trattati di logica, di cui [...] o compiuto un processo di cambiamento; sulla determinazione del limite massimo o minimo di una capacità (di agire o patire); sul moto, nella sua triplice accezione: locale, quantitativo (aumento o diminuzione di grandezza), qualitativo (alterazione). ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] mera prova di artista in cui si avvertono «la bontà, la malinconia, la celebrazione, l’aspirazione e la speranza della grandezza, l’anima di un italiano sulla quale sono passati il risorgimento nazionale e la poesia del Carducci» (Croce, 1911, 19687 ...
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grandezza
grandézza s. f. [der. di grande]. – 1. a. Le dimensioni di un corpo nel loro insieme, quindi volume, capacità, ampiezza, superficie: la g. di una casa, di una piazza, di un fiume, di un albero; misurare la g. di un campo; determinare...
grandezzata
s. f. [der. di grandezza]. – Atto col quale si ostenta grandezza, cioè possibilità, capacità, mezzi superiori a quelli effettivamente posseduti; per lo più usato al plur.: quella gente a forza di grandezzate s’era messa in un mare...