Arte
Motivo decorativo costituito da tralci vegetali, per lo più di acanto, stilizzati in volute svolgentisi l’una dall’altra (v. fig.). Dipinto, modellato in stucco, inciso o scolpito, il r. è tra i motivi fitomorfici più diffusi nell’arte classica, nel mondo bizantino, islamico e occidentale, come ornato di elementi architettonici, di cornici di dipinti murali e di miniature, di oggetti o utensili ...
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Botanica
Infiorescenza botritica con asse (graspo) allungato e fiori distanziati e pedicellati. Infiorescenze a g. tipiche si hanno nel glicine, nel maggiociondolo, nella robinia ecc.; tra quelle più note: il ribes e in particolare la vite, i cui racemi sono composti (➔ infiorescenza).
Tecnica
Complesso di mine antiuomo e anticarro, o anche soltanto antiuomo, posate in un’area semicircolare, con raggio ...
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Il frutto della vite, costituito da un’infruttescenza (grappolo composto di cime), comprendente un certo numero di bacche (acini o chicchi) di vario colore, dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, [...] più (per lo più fra 150 e 300 g). I raspi, usati per la preparazione della grappa, rappresentano in massa dal 2,5 all’8% del grappolo (per lo più dal 3 al 4%); il rimanente è costituito dagli acini (di cui le bucce sono circa il 10%, i semi dall’1 al ...
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Complesso di assi vegetativi o fioriferi ramificato a grappolo, e quindi con l’asse primario unico. Si contrappone a simpodio (➔ ramificazione). ...
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Botanica
Infiorescenza composta indefinita, costituita da un asse da cui si dipartono tante infiorescenze a grappolo, solitamente decrescenti in lunghezza dal basso verso all’alto, per cui la p. assume [...] aspetto piramidale o conico. Se i rami secondari sono molto regolari e di lunghezza costante, si ha una p. di forma cilindrica, detta p. spiciforme. Impropriamente, nel linguaggio comune viene detta p. ...
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Si dice di una infiorescenza composta, quando il suo tipo cambia nelle successive ramificazioni; per es., il grappolo di cime in certe Lamiacee.
Divisione e. è il fenomento della meiosi (➔). ...
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In botanica, si dice del fiore o dell’infiorescenza apparentemente opposti a una foglia (per es., il grappolo della vite). Oppositipennata Si dice di foglia pennata le cui foglioline sono opposte a due [...] a due (per es., nel carrubo). Oppositipetalo Si dice degli stami quando sono opposti ai petali. Analogamente si dicono oppositisepali, opposititepali gli stami quando sono opposti rispettivamente ai sepali ...
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tuberosa Pianta erbacea (Polyanthes tuberosa) della famiglia Amarillidacee, originaria del Messico, con bulbo fusiforme, prolifero e fiori bianchi o rosei all’esterno, riuniti in lungo grappolo, generalmente [...] stradoppi nelle forme coltivate. È ampiamente coltivata per i fiori, dai quali si estrae anche un’essenza per profumeria costituita da antranilato di metile, benzoato di benzile, alcol benzilico, salicilato ...
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tralcio Ramo giovane delle viti, detto anche germoglio se non è ancora lignificato, e sarmento se è secco e staccato dalla pianta. Consta di vari internodi, che sono ingrossati ai nodi; il complesso è [...] un simpodio, e ogni piede termina con un cirro o con un grappolo; di solito dopo due nodi portanti un viticcio o un grappolo ne segue uno che ne è privo; la sola Vitis labrusca ha un cirro a ogni nodo, in questo caso ogni piede consta di un solo ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] delle uve da tavola; alcuni si dicono a raspo secco (e sono i più comuni e antichi), perché con essi il raspo dei grappoli si dissecca, e gli acini più o meno presto avvizziscono; altri, a raspo verde, e sono i più perfezionati, ma anche complicati e ...
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grappolo
gràppolo (ant. grappo) s. m. [dal germ. krappa «uncino»; v. grappa1]. – 1. In botanica, infiorescenza botritica con asse principale che porta a intervalli regolari delle brattee, alla cui ascella sono inseriti pedicelli fiorali di...
cluster
‹klḁ′stë› s. ingl. (propr. «grappolo»; pl. clusters ‹klḁ′stë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Ammasso stellare, in partic. globulare. 2. In chimica, cluster metallico, denominazione generica di composti solubili contenenti più legami...