Architetto austriaco (Klagenfurt 1934 - Graz 2012); si è formato con K. R. Lorenz a Graz, dove ha poi insegnato all'Università Tecnica (1980-2000). Negli anni Settanta, lavorando con E. Hut, ha progettato [...] vicina al decostruzionismo, esercitando una notevole influenza sulle esperienze che hanno avuto come centro la facoltà di architettura di Graz. Sulla base di un progetto del 1977, dal 1986 al 1996 ha lavorato alla costruzione dello Steinhaus, la sua ...
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Scultore (Sexten, Tirolo, 1729 - Graz 1792), attivo a Graz. Fra le sue numerose opere per chiese e palazzi della regione, per il parco di Schönbrunn a Vienna, ecc. è particolarmente notevole una statua [...] dell'Immacolata a Maria Grün, che è una delle più belle sculture barocche della Stiria ...
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Scultore (Graz 1695 - Admont 1765). Nel campo della scultura in legno, è il più notevole artista del tardo barocco in Stiria. Tra le sue opere, segnate da una vena di popolare realismo, l'altare con S. [...] Martino e il povero (1740) per la chiesa di St. Martin presso Graz, e le statue nella biblioteca del convento benedettino di Admont (1760-65). ...
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Scultore (Bilbao 1875 - Graz 1910). Studiò dapprima a Bilbao; poi, nel 1894, fu a Parigi, dove subì l'influsso di A. Rodin. Tra le sue opere, spesso di raffinata eleganza: Risveglio e Morte di Orfeo (Bilbao, [...] Museo de Bellas Artes) ...
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Pittore (Laufen, Baviera, 1646 - Graz 1695). A Roma (1675 circa) studiò Pietro da Cortona e i bolognesi; a Venezia avvicinò G. Langetti e A. Zanchi, e attraverso questi conobbe la scuola napoletana: si [...] formò così uno stile eclettico. Suo capolavoro è la decorazione del salone del castello di Eggenberg (1685), con tele e affreschi di soggetto mitologico ...
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Pittore (Graz 1888 - New York 1949). Formatosi all'accademia di Monaco di Baviera, soggiornò poi in Svizzera (1921), a Monaco (1922), a Parigi (1932); nel 1938 si stabilì a New York. Accanto alla vastissima [...] opera di illustratore, in particolare per la rivista monacense Simplicissimus, dipinse soprattutto vedute cittadine di uno scintillante cromatismo e di una incisività graficamente ritmata. T. si dedicò ...
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Architetto (Graz 1656 - Vienna 1723). Dette inizio alla prima generazione di architetti tedeschi, dalla quale fu fondata una vera e propria scuola nazionale nel contesto del barocco europeo, ma gli mancò [...] quella sciolta eleganza che nell'opera del suo rivale e seguace J. L. von Hildebrand fu assunta a tratto specifico del barocco austriaco. A Vienna costruì il palazzo del principe Eugenio, iniziò il palazzo ...
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Pittore e architetto (Lodi 1569 - Graz 1633). Formatosi a Venezia presso il Tintoretto, fu dal 1589 pittore di corte dell'arciduca Ferdinando del Tirolo. Dal 1597, a Graz, fu al servizio di Ferdinando [...] d'Asburgo (poi imperatore Ferdinando II), anche come architetto. Eseguì numerose pale d'altare per le chiese di Graz, dove fondò (1620) una confraternita di pittori. Il suo capolavoro architettonico, che rielabora in modo originale motivi palladiani ...
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Architetto austriaco (n. Leibnitz, Stiria, 1940). Formatosi al Politecnico di Graz, dal 1971 al 1985 ha lavorato in società con G. Lauffner. Dal 1976 è titolare di uno studio a Leibnitz; in seguito ne [...] del clima culturale innovativo sviluppatosi intorno alla scuola di Graz nel corso degli anni Novanta e suoi lavori sono Bad Radkersburg (1980), la casa Praun a Graz (1986), la casa dello studente WIST a Graz (1991), il Centro di ricerca e sviluppo ...
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Architetto austriaco (Lienz 1933 - Los Angeles 2010). Dopo avere studiato all'università di Graz, ha iniziato la professione a Vienna, influenzato da W. Pichler e H. Hollein. Trasferitosi a New York (1964), [...] manifestazioni internazionali (Terza mostra d'architettura, Biennale di Venezia, 1985), ha elaborato il piano di sviluppo di Graz (1992). Tra le opere successive: Istituto culturale austriaco, New York (1993-2001); sede bancaria, Lienz (1998-99 ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
graziare
v. tr. [der. di grazia] (io gràzio, ecc.). – 1. a. Fare la grazia a un condannato, condonando intera la sua pena o commutandola in altra meno grave: il sovrano graziò il condannato a morte; dopo dieci anni di detenzione fu graziato....