Storico (Francoforte sul Meno 1845 - Graz 1906). Bibliotecario alla biblioteca regionale della Stiria (1867-70), prof. di scuola media (1870-80), prof. di storia nella univ. di Graz (dal 1886), fondò una [...] commissione storica per la Stiria, e pubblicò molte opere, tra cui una monografia sul principe Giovanni Ulrico di Eggenberg (1880) e due volumi sulla politica di Venezia durante la guerra dei Trent'anni ...
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Storico austriaco (Fulnek, Moravia, 1846 - Graz 1936), prof. nella univ. di Graz (1893-1917). La sua attività di studioso è dedicata ai movimenti religiosi austriaci e boemi nei secc. 15º e 16º (hussiti, [...] anabattisti) e alla storia della Riforma e della Controriforma in Austria. Tra le opere: Hus und Wiclif (1884); Beiträge zur Geschichte der hussitischen Bewegung (1878-94, fascicoli 1-5); Die Reformation ...
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Giurista e sociologo (Cracovia 1838 - Graz 1909); prof. (1876) nell'univ. di Graz, si interessò di diritto pubblico, di filosofia del diritto e di sociologia. Si è anche occupato delle origini storiche [...] dei Serbi e dei Croati e del movimento sociale e nazionale degli Iugoslavi nel sec. 19º. Opere principali: Philosophisches Staatsrecht (1877; 3a ed. 1907, col titolo Allgemeines Staatsrecht), Der Rassenkampf ...
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Filosofo e psicologo (Leopoli 1853 - Graz 1920). Dopo un periodo di studio dominato da interessi storici, si dedicò alla filosofia, sotto la guida di F. Brentano. Dal 1882 all'univ. di Graz, vi fondò tra [...] il 1886 e il 1887 il primo laboratorio di psicologia sperimentale in Austria, influenzando notevolmente lo sviluppo delle ricerche psicologiche in senso scientifico. M. può essere considerato il fondatore ...
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Filosofo e sociologo (Vienna 1919 - Graz 2003), prof. nell'univ. di Amburgo e successivamente a Heidelberg e a Graz. Membro dell'Accademia austriaca delle scienze. Sensibile alle istanze antimetafisiche [...] del neopositivismo e, soprattutto, a quelle del razionalismo critico popperiano, T. si impegnò in un lavoro di "smascheramento" di varie concezioni filosofiche, ridimensionando in particolare l'hegelismo ...
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Matematico svizzero (San Gallo 1577 - Graz 1643). Abiurò il protestantesimo (1597 circa) e si fece gesuita. Insegnò in varie scuole del suo ordine. ...
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Uomo di stato asburgico (verosimilmente Graz 1568 - Lubiana 1634); fu governatore della Carniola (1602) e presidente della Hofkammer dal 1603 al 1615. Poi, presidente del Consiglio segreto, ebbe parte [...] preponderante nella politica asburgica nel periodo 1619-34, sostenendo Wallenstein ...
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Storico, paleografo e diplomatista tedesco (Graz 1864 - Würzburg 1945), professore all'università di Monaco (1893-98), poi di Würzburg (1898-1934). Particolarmente competente in scienze ausiliarie della [...] storia (Monumenta palaeographica, 1902-1940), fu anche ottimo editore di testi (Bamberger Chroniken, 1907-1910; fonti sulla crociata del Barbarossa, 1928). Fondamentale il suo saggio sulla diplomatica ...
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Scrittore austriaco (Loučeň, Boemia, 1883 - Graz 1974). Prossimo a H. von Hofmannsthal agli inizî, passò a uno stile realistico di tipo stifteriano, approdando infine a un realismo psicologico che appesantisce [...] i tratti essenziali di quello dostoevskiano. Fra i romanzi: Hans Jäckels erstes Liebesjahr (1908), Ödhof (1911), Das Grab des Lebendigen (1917; ripubbl. nel 1936 col titolo Die Ortliebschen Frauen), Ein ...
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Predicatore religioso (Kanisce, Stiria, 1800 - Graz 1864); sosteneva di avere ricevuto medianicamente da Dio il testo delle sue opere, annunziatrici di una nuova era di riscatto umano. Fondò (1840 circa) [...] una comunità detta Nuova Luce (Neues Licht), cui era affidata la diffusione e la realizzazione di una sua teoria religiosa, secondo cui Dio è riasceso al cielo come signore e creatore dell'universo, amore ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
graziare
v. tr. [der. di grazia] (io gràzio, ecc.). – 1. a. Fare la grazia a un condannato, condonando intera la sua pena o commutandola in altra meno grave: il sovrano graziò il condannato a morte; dopo dieci anni di detenzione fu graziato....