Andrea Bogoljubskij, Santo
H. Faensen
Sovrano della Suzdalia, granduca di tutte le Russie, nato intorno al 1111, morto il 29 giugno 1174, nipote di Vladimiro Monomaco e figlio di Giorgio Dolgorukij. [...] suo controllo si sviluppò una storiografia chiaramente di parte che volle mostrare il suo dominio come espressione della graziadivina e della volontà del popolo. Due torri, simbolo del potere granducale, con scale a chiocciola conducenti al matroneo ...
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Bernini, Gian Lorenzo
Fabrizio Di Marco
Il genio inventore del Barocco
Gian Lorenzo Bernini fu il più geniale artefice del Barocco, lo stile nato e sviluppatosi a Roma nel Seicento. Svolse la sua attività [...] centrale attraverso il baldacchino e al tempo stesso simboleggia la supremazia del papato: si giunge infatti alla graziadivina, rappresentata dalla colomba, attraverso la mediazione della Chiesa.
L'architetto delle piazze
Nello stesso periodo poi ...
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Parnaso
Giorgio Padoan
Massiccio montuoso della Grecia centrale, ricco di boschi e anfratti, che attraversa la Doride e la Focide costeggiando il golfo di Corinto; il monte principale - anch'esso nominato, [...] -141): cioè i poeti antichi che descrissero fantasticamente l'età dell'oro, parlando del P., ebbero forse, per graziadivina, l'intuizione del Paradiso terrestre. L'arditezza dell'affermazione, sottolineata ai vv.136-137 dal tono grave e imperativo ...
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Magna Charta
Marzia Ponso
Il primo documento a garanzia delle libertà individuali
Il 15 giugno 1215 il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere una serie di [...] sue guerre contro la Francia che lo videro sconfitto a Bouvines nel 1214. Il sovrano, però, pur definito re «per graziadivina», era un signore feudale, e quindi il suo potere era di natura contrattuale, basato sul vincolo personale tra signore e ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] t. negativa’, che insiste sul carattere inesprimibile del mistero divino, nozione questa che sarà ripresa costantemente nel corso dei t. possono ridursi a due proposizioni fondamentali: la grazia non sopprime la natura, ma la perfeziona; esiste ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] s. Girolamo. L’intuizione religiosa della filiazione divina diventa in Agostino un concetto speculativo, la e originali dell’Umanesimo; accentua ed esaspera la funzione della grazia nel processo di salvazione, nega all’individuo il libero arbitrio ...
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Filosofo e mistico svedese (Stoccolma 1688 - Londra 1772). Dotato di preparazione scientifica e ripetutamente soggetto di esperienze estatiche, volse la propria speculazione al sensibile e al rapporto [...] vis formatrix; l'archaeus di Paracelso). Emanato direttamente dalla Luce divina, esso costituisce il più alto "grado" della realtà ed Dio, per recuperare la quale è sì necessaria la grazia, ma senza alcun pregiudizio per la libera iniziativa umana ...
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LUTERANESIMO (ted. Luthertum)
Alberto Pincherle
Questo nome designa e il corpo delle dottrine predicate da Lutero (v.) e la teologia dei suoi seguaci, alcuni dei quali su qualche punto si differenziarono [...] l'Antico Testamento, cioè il decalogo, e la legge morale.
Più gravi, le controversie intorno all'importanza reciproca della graziadivina e del libero arbitrio umano. Già il fatto che si discuta questo argomento indica di per sé che ci si è ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] erede è ancora quasi un fanciullo. Essi sono chiamati qua e là con lo stesso titolo (βασιλεύς) che spetta al re per graziadivina. E il poema finisce con la guerra civile tra il re legittimo ritornato salvo e i sostenitori (o i dipendenti) dei nobili ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] dalla fede in Dio; né il senso potentissimo del valore individuale, umano, conduce ancora a dissidio con il senso della graziadivina: ancor fusi l'uno nell'altro essi appaiono nella volontà di riforma che anima il poeta, riforma politica e riforma ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...