TICONIO (Ticonius, Tychonius, ecc.)
Scrittore cristiano africano, morto intorno al 400. Donatista, egli cercò di trovare argomenti a favore della sua setta; laico, e fortemente influenzato dal pensiero [...] Ai Romani, a proposito del peccato d'origine. Certo, T. ha su questo punto, e sulla predestinazione e la graziadivina, idee molto affini a quelle svolte da Agostino dopo il 398 e soprattutto nella polemica antipelagiana. E Agostino riprodusse, nel ...
Leggi Tutto
PAJON, Claude
Teologo calvinista, nato a Romorantin (basso Blésois) nel 1626, morto a Carré presso Orléans il 27 settembre 1685. Studiò a Saumur sotto M. Amyraut (v.); nel 1650 andò predicatore a Machenoir, [...] dell'arminianismo (v.) e di M. Amyraut. La conversione del cristiano non è imposta dalla forza cieca della graziadivina predeterminante, bensì è ottenuta per mezzo della parola che agisce sull'intelligenza e sulla volontà dell'uomo; il concorso ...
Leggi Tutto
MERODE, Willem de
Gerda VAN WOUDENBERG
Pseudonimo del poeta olandese Willem Eduard Keuning, nato a Spijk il 2 settembre 1887, morto ad Eerbeek il 22 maggio 1939. Il più importante poeta protestante [...] ("Il sangue prezioso", 1922), in cui, come anche nelle opere successive, la lotta tra il peccato e la fede nella graziadivina è cantata in forme ricche, con fini metafore. Negli ultimi anni il suo stile diventa più semplice e conciso; elaborò anche ...
Leggi Tutto
GANSFORT, Wessel
Il nome di Giovanni, per cui da taluno si è scambiato Wessel per un cognome, non è affatto sicuro: probabilmente deriva da una confusione con J. Ruchrat (v., XXX, p. 212) di Wesel. Fu [...] e alla pietà. L'atteggiamento mistico del suo pensiero, il fatto di aver fortemente sottolineato l'azione della graziadivina, di non aver riconosciuto l'infallibilità, non che del papa, dei concilî ecumenici, hanno contribuito a farlo ritenere ...
Leggi Tutto
LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] dalla previsione avuta da Dio di quelli che sarebbero stati i meriti umani qualora la grazia fosse stata concessa. Analogamente, ma senza subordinare l'iniziativa divina ai meriti umani neppure previsti, il Molina attribuì a Dio, tra la scienza dei ...
Leggi Tutto
POLE, Reginald
Davide Romano
POLE, Reginald. – Nacque ai primi di marzo del 1500 a Stourton Castle, Staffordshire, terzogenito maschio di sir Richard Pole e di Margaret, contessa di Salisbury, entrambi [...] I, p. 131).
La cosiddetta rivolta inglese del Pellegrinaggio di grazia offrì lo spunto per la sua prima missione diplomatica, che gli egli fosse comunque il vero «papa legitimo» per elezione divina, senza il quale la Chiesa era priva del suo « ...
Leggi Tutto
Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] le minuzie della natura così apunto come elle sono, con buona regola, migliore ordine, retta misura, disegno perfetto e graziadivina, abbondantissimo di copie e profondissimo di arte, dette veramente alle sue figure il moto et il fiato»15.
Nato nel ...
Leggi Tutto
ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] come aveva già dichiarato Agostino (De doctr. christ., II, 40, 60) - avevano enunciato già prima di Cristo, in ragione della graziadivina, idee vere e conformi alla fede, perfino riguardo al "culto dell'unico Dio".Nell'Italia del sec. 14° con Dante ...
Leggi Tutto
L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] origine naturale. Nel periodo preiconoclasta, ricorrono l'esaltazione e l'invocazione dell'onnipotenza di Dio, con esempi di graziadivina (Daniele e i leoni, i Tre Ebrei nella fornace, la conversione di s. Eustachio), immagini di carattere dogmatico ...
Leggi Tutto
Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] stesso D. trasferite in formule correnti: come ‛ perdere il ben dell'intelletto ', che in D. significa " perdere la graziadivina ", assume il significato di ‛ perdere il senno '; il ‛ provando e riprovando ' dantesco, dal senso suo " ora approvando ...
Leggi Tutto
grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...