sole
Antonietta Bufano
Giorgio Stabile
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Il termine è di alta frequenza nelle opere dantesche, ove assume una vasta gamma di valori, da quelli strettamente naturali [...] sapienti ardenti soli (Pd X 76) " per lo splendore della dottrina " (Landino). E ancora luce - ma luce diversa, della graziadivina - è il sole che, al pari di una candela, ha ‛ stenebrato ' la mente di Stazio permettendogli di attingere le verità ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] secolarizzazione inevitabilmente destinato a compromettere nei ceti politicamente decisivi la fede tradizionale in un'investitura per graziadivina del re (v. Brunner, 1968). Al culmine di questa duplice evoluzione, all'espropriazione dei ceti potrà ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] di professione-vocazione implica l'idea che il lavoro e il successo professionale che ne consegue siano un segno della graziadivina. Per effetto di questa mentalità il capitale si forma come una sorta di costrizione ascetica al risparmio. In questa ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] 'intelletto. Questa era la condizione in cui il genere umano si era venuto a trovare in seguito alla perdita della graziadivina: l'intelletto dell'uomo era come annebbiato e la valutazione basata sui sensi non più sorretta da una chiara comprensione ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] citata, l'affermazione che esistono due filosofie ‒ una, priva di ogni errore, i cui principî ci vengono donati per graziadivina, e un'altra, tutta umana, limitata e soggetta a sbagliare, che parte dalla sensazione e argomenta mediante la ragione ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] trascende (If VII 73), la " sapienza e scienza " accordate a Salomone (Pd X 113) e a Daniele (Pg XXII 147) per graziadivina, la " sapienza umana " di cui si ammanta la Filosofia... donna... mirabile di savere, gloriosa di libertade (Cv II XV 3 [già ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Censura, Inquisizione e scienza nell’Italia della Controriforma
Saverio Ricci
Specificità italiana e contesto europeo
La sorveglianza di censura e Inquisizione sulla scienza, al tempo segnato dal caso [...] si misurò con una teologia peraltro divisa su problemi, come quello della graziadivina, di maggiore gravità: su entrambi i fronti, costituzione della natura e grazia soprannaturale, entrambi affrontati da Campanella, il rinvio di pronunce papali ...
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venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] (Rime CII 43), dei sapienti suggerimenti dati da persona sagace (Cv III XI 16 [da Ettore] venia loro la luce del consiglio), della graziadivina elargita agli uomini (Pd XIX 64 Lume non è, se non vien dal sereno / che non si turba mai); e così in XXV ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] l’annuncio passò originariamente dagli ebrei ai giudeocristiani, ai greci e infine ai latini, così nei tempi ultimi la graziadivina, dopo essere passata dall’Oriente all’Italia e di qui alla Gallia con la prima diffusione del monachesimo, ritornerà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] , e non confinerebbe la filosofia, intesa come mera teologia naturale, in uno stadio di natura pura, estraneo alla graziadivina, appagato della dimostrazione di un essere immutabile e di una conoscenza solo concettuale e astratta di Dio e incapace ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...