NIKESERMOS (Νικησερμος)
Red.
Ceramista della fine del VII sec. a. C. la cui firma appare su un vaso chiota frammentario rinvenuto ad Emporion - sulla costa SE dell'isola di Chio - fra le rovine di un [...] F. Hood-J. Boardman, in Journ. Hell. Studies, LXXV, 1955, Suppl., p. 22, tav. 2 e; L. H. Jeffery, The local Scripts of archaic Greece, Oxford 1961, pp. 338 e 377, n. 42 e, tav. 65; M. Guarducci, Epigrafia greca, I, Roma 1967, p. 269, n. 9, fig. 121. ...
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(gr. Ξάνθος) Antica città della Licia (Turchia), presso l’od. villaggio di Kinik. Passata sotto il dominio persiano, vi restò fino all’età di Alessandro Magno. Nel 42 a.C. oppose invano resistenza a Bruto, [...] più antiche, del 5° sec. a.C., e acropoli romana), sono stati riportati alla luce resti di un palazzo (da cui proviene ceramica greca dell’8° sec. a.C.), templi e monumenti sepolcrali decorati. Tra le due acropoli fu eretta l’agorà romana (2° sec. d ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] , fig. 15. Bronzetto dal Mendolito: P. Orsi, art. cit., p. 52 ss., fig. 3. Bronzetto a Catania: G. Libertini, in Rivista indo-greco-italica, vii, 1923, p. 221 ss., con fig.; J. Whathmough, The Pre-italic Dialects of Italy, ii, Londra 1933, p. 449, n ...
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HELBIG, Wolfgang
W. Fuchs
Archeologo, nato il 2 febbraio 1839 a Dresda, morto il 5 ottobre 1915 a Roma. Studiò dal 1856 al 1861 a Gottinga e Bonn, dove subì l'influenza di C. Jalin, F. Ritschl e F. [...] suo ulteriore sviluppo scientifico fu influenzato da W. Henzen e H. Brunn. Furono essi ad indirizzarlo allo studio dell'arte minore greca e dei monumenti etruschi. A cominciare dal 1862 pubblicò i suoi saggi negli Annali dell'Istituto e nei due primi ...
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DARIO, Pittore di (o Pittore dei Persiani)
A. Stenico
Il ceramografo più importante del gruppo àpulo dell'inizio dell'ultimo venticinquennio del IV sec. a. C. che produsse vasi di grandi dimensioni (caratteristici [...] , tav. 88) con Dario tra i Persiani ed altri episodi laterali che si fanno risalire al contenuto di una tragedia greca, forse i Persiani di Eschilo. Questo vaso è tipico dello stile del maestro per la trattazione del soggetto, la composizione ...
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CLA(UDIUS) SATURNINUS
G. Bordenache
Scultore provinciale attivo nella Dacia Superior in un periodo non precisabile, verosimilinente la fine del II, inizio del III sec. d. C.
Ci ha tramandato la sua [...] oggi nel museo di Deva (Romania). Si tratta di una rozza e povera derivazione da un prototipo celebre dell'arte greca, la cosiddetta Venere Genitrice, così diffusa in età romana. Nella traduzione provinciale di Cl. S. si è perduta ogni traccia ...
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AKYLOS (῎Ακυλος)
A. Stazio
Supposto incisore, il cui nome ricorre su due gemme, una corniola tardo-romana con Afrodite al bagno ed Eros che regge uno specchio, ed un'altra gemma ora dispersa, con la [...] dubbio se esso derivi da un norninativo Akylos, o non piuttosto da una forma Akylas, più frequentemente documentata nell'onomastica greca. Più che di un incisore pare si tratti del possessore delle gemme.
Bibl: Tassie-Raspe, Catalogue of Gems, Londra ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] (così il γ, che s’impiegava per la gutturale sorda anziché per quella sonora). Esistono inoltre lettere per suoni mancanti in greco, così per il suono f differente dalla ϕ, e per una sibilante differente dalla s.
La conoscenza della lingua etrusca ...
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Tecnica di realizzazione della superficie di un corpo duro (pietra, metallo, osso, intonaco ecc.) e, per estensione, il disegno stesso.
Archeologia
I g. possono avere un valore artistico oppure semplicemente [...] . Nei vasi a figure rosse il g. fu usato solo, e di rado, per lo schizzo preparatorio dei contorni. Fra le iscrizioni greche e latine vi sono numerosi g., incisi più o meno diligentemente su oggetti di vario tipo (pareti di edifici, rocce, statue di ...
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SEGESTA
Giuseppe Nenci
(XXXI, p. 294)
Antica città della Sicilia occidentale sulle pendici del Monte Barbaro (Calatafimi, Palermo). Con Entella ed Erice fu tra le tre più importanti città fondate dagli [...] 'ambito del koinon elimo, come provano testi epigrafici da poco venuti alla luce. È un tipico esempio di città non greca progressivamente ellenizzata tramite la mediazione selinuntina e imerese: la sua grandezza nel 5° secolo a.C. è dimostrata, oltre ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....