Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La toreutica e l'oreficeria
Laura Buccino
La toreutica
Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche [...] Il sacello-heroon posidoniate, in BdA, 40 (1955), pp. 53-64.
C. Rolley, Production et circulation des vases de bronze, de la Grande Grèce à l’Europe hallstattienne, in Ocnus, 3 (1995), pp. 163- 78.
C. Tarditi, Vasi di bronzo in area apula. Produzioni ...
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FILIGRANA
L. Breglia
Il termine, di cui s'ignorano gli equivalenti antichi, è applicato a quella particolare tecnica della oreficeria, ancora in uso ai nostri giorni, che ottiene motivi decorativi ripiegando [...] alla f., ai lavori in metallo intagliato. In Egitto, infatti, la f. vera e propria giunge tardi ed è frutto di importazione greca. Nell'ambiente egeo la f. compare nelle sue prime applicazioni ad Hissarlik, nel II e III strato e pertanto si data come ...
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PROCOPIO di Gaza (Προκόπιος, Procopius)
G. Manganaro
Letterato che resse la pubblica scuola di Sofistica della città di Gaza tra la fine del V sec. e il primo trentennio del VI d. C. Nella abbondante [...] nel senso stesso delle miniature della Iliade Ambrosiana. La prima scena illustrava l'episodio del viaggio di Priamo al campo dei Greci per concludere il patto, secondo il quale il duello tra Paride e Menelao doveva decidere le sorti della guerra. La ...
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ABSIDE (ἁψίς "giuntura, arco, vòlta", absis)
G. Becatti
G. Matthiae
È la terminazione a pianta semicircolare, coperta generalmente da una calotta a quarto di sfera, di una parete; talora aperta nello [...] Roma. Se tanta fortuna ebbe in un tipo architettonico in certo modo tradizionale e più di altri legato all'influsso greco, ancor più vasta applicazione ebbe nelle basiliche civili (v. basilica), nelle aule destinate ad udienze o ad altre cerimonie in ...
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VANTH (VΑΝΘ)
S. de Marinis
Divinità etrusca dell'Oltretomba. Nelle rappresentazioni figurate accompagna spesso la figura del demone maschile della morte, Charun, ma, a differenza di quanto avviene per [...] .
Da quanto si è detto, risulta chiaro e innegabile un certo rapporto con il tipo delle Keres e delle Erinni della mitologia greca. Gli studiosi non sono però d'accordo sulla natura e l'entità di questo rapporto; e il problema interessa anche per ...
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FORTUNA (Fortuna, Fors)
M. Floriani Squarciapino
Il culto che sin dai tempi più antichi ebbe in Roma e nelle regioni finitime Fortuna, personificazione dell'influenza capricciosa e variabile che si manifesta [...] tipici, come si è accennato, sono il timone e la cornucopia (l'uno è tipicamente romano, l'altro era già proprio della Tyche greca), ma l'accompagnano spesso anche il globo su cui poggia il timone o su cui sta la dea stessa (come su una moneta di ...
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ARIENTI, Carlo
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque il 21 luglio 1801 ad Arcore da Bernardo, direttore botanico dei giardini di Mantova: bambino autodidatta, copiò in disegni gli affreschi del Palazzo [...] col ritratto, l'unico rimastoci dal vero e subito famoso, di Vincenzo Bellini (Napoli, Conservatorio). Dipinse La donna greca (1833, venduta al governatore, conte Harbing), l'Uccisione di Giovan Maria Visconti per il principe di Belgioioso, la ...
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Vedi SERRA DI VAGLIO dell'anno: 1966 - 1997
SERRA DI VAGLIO
M. Napoli
Località sita nel comune di Vaglio della Lucania, a circa dieci km a S-O di Potenza, nella valle del Basento. È stato qui identificato [...] collegati.
A S. di V., già abitata in età preistorica e nella prima Età del Ferro, è documentata la presenza greca alla fine del VII sec., età alla quale vanno assegnate numerose lastre fittili con scene in rilievo di guerrieri combattenti. Ricca ...
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OLBIA (᾿Ολβία)
F. Benoït
4°. - Scalo fondato da Massalia (Marsiglia), sulle coste della Provenza, a O della penisola di Giens presso Hyères, a circa 65 km dalla metropoli. I suoi abitanti sono chiamati [...] la cinta di grossi blocchi quadrangolari, difesa da torri quadrate, misurava all'incirca 15o m per 130.
In periodo romano la cittadella greca divenne il centro della città nuova che si estese verso N-E, e formò un quartiere a parte, come è dimostrato ...
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IMHOTEP
S. Donadoni
IMḤŌTEP. − Visir del faraone Djoser, cui la tradizione attribuisce singolare attività scientifica ed artistica: in particolare la costruzione della piramide a scalini di Saqqārah [...] poi. Il tipo iconografico deve essersi costituito a Memfi, che è certo anche il luogo di origine del suo culto. In epoca greca fu identificato con Asklepios.
Bibl.: K. Sethe, Imhotep, Lipsia 1902; J. B. Hurry, Inhotep, Oxford 19302; J.-P. Lauer, in ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....